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giovedì 30 luglio 2009

Contro tendiniti e problemi vari

Oggi un post anomalo. Dopo tanti problemi devo ringraziare un pezzo di gel. Sono un 36enne che inizia a sentire il tempo che passa. Ho sempre giocato a pallone e, come la maggior parte dei pallonari, sono stato operato alle ginocchia e ho qualche acciacco alle gambe. Negli ultimi anni, causa una tendinite degenerativa al tendine di achille, ho fatto alcuni esami ed ho scoperto di avere, come tantissime altre persone, una gamba leggermente più corta di un'altra. Nel mio caso la sinistra è quasi un centimetro più corta delle altre due (questa arriva dopo). Questo difetto ha come conseguenze un'ovvia postura non corretta che alla lunga porta a dolori alle gambe e alla schiena. Problema facilmente risolvibile con dei plantari da inserire nelle scarpe per pareggiare il cm mancante. Plantari che purtroppo vanno fatti su misura e che arrivano a costare anche 300 euro.

Sono arrivato al punto che una passeggiata di un paio di ore, come se ne fanno tante la domenica pomeriggio, rischiava di mettermi ko.

Per farla breve: parlando con un amico sono venuto a conoscenza di plantari in gel di varie misure che si possono trovare, senza troppi problemi, nei negozi sportivi a costi abbordabilissimi (tra i 10 e i 40 euro). Ne ho comprato uno (specifico per il tallone) al costo di 9,90 euro e vorrei baciare chi li ha inventati.

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mercoledì 29 luglio 2009

I primi provvedimenti concreti post G8

Ieri pomeriggio sono andato in gita con la mia nipotina di 5 anni. Abbiamo fatto visita ad un agriturismo con fattoria annessa. E' stata una bella giornata in mezzo alla natura tra capre, porcelli, mucche, conigli e galline. Ovviamente i bambini si sono divertiti guardando tutti gli animali. Hanno munto la capra e fatto il latte. Io, invece, sono rimasto sorpreso in positivo.

Prima di spiegare cosa è successo, devo cospargermi il capo di cenere e chiedere scusa per quello scritto nel mio post di sabato 18 luglio 2009, nel quale ironizzavo sul G8 e sui provvedimenti discussi per limitare l'inquinamento nel mondo.

Parlando con il fattore ho avuto modo di sapere che la settimana scorsa tutti gli allevatori sono stati avvisati di mettersi in regola per limitare al minimo l'inquinamento portato dagli animali. Sembra una barzelletta ma è stato appurato che il metano contenuto nelle flatulenze delle mucche contribuisce per il 5% all’inquinamento globale portato dai gas, dato che il metano è 22 volte più potente nel trattenere il calore nell’atmosfera rispetto all’anidride carbonica.

Quello che io ho definito una banale perdita di tempo, devo ricredermi, sembra proprio che troverà una concreta applicazione sul territorio nazionale. Nella foto che segue, potete vedere una delle prime applicazioni pratiche degli argomenti trattati al G8. Sicuramente la tecnologia utilizzata non è il massimo ma sarà sicuramente migliorata con il tempo, su questo non credo ci siano dubbi.

Per la foto si ringrazia Valemoon.

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"I love Silvio" party

Mentre a Belfast si svolgono i "World Dwarf Games", ovvero, i Giochi mondiali per nani, il nostro migliore atleta viene festeggiato al Globo, una delle più note discoteche di Parigi. A quanto pare, la partecipazione di Silvio ai giochi non è stata accettata per manifesta superiorità.

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giovedì 23 luglio 2009

Il cucchiaio ovvero l'ottimizzazione!

L'altra settimana ho portato degli amici ad un ristorante e ho notato che il cameriere che ci ha preso l'ordinazione aveva un cucchiaio nel taschino della camicia, ma non ci ho fatto caso più di tanto. Però mi sono accorto che ce l'aveva anche il ragazzo che ha apparecchiato...

Mi sono guardato intorno e ho visto che tutto il personale aveva un cucchiaio nel taschino. Quando il cameriere è tornato,gli ho chiesto il perché del cucchiaio. "Vede - mi ha spiegato - i titolari si sono rivolti alla Andersen-Consulting", esperti in efficienza, per revisionare le procedure del ristorante.

Dopo mesi di analisi statistiche, hanno concluso che i clienti fanno cadere il cucchiaio il 78% più spesso che le altre posate, per un totale di circa 3 cucchiai all'ora. Se il personale è pronto per queste evenienze, possiamo ridurre i viaggi cucina-sala, risparmiando 1.5 ore/uomo ogni sera. Appena ha finito di parlare, da un tavolo vicino è caduto un cucchiaio.

Il cameriere l'ha sostituito subito, e ha spiegato: "Ora ho tutto il tempo di prenderne un altro di riserva con comodo, quando passerò dalla cucina, invece di andarci apposta". Ero impressionato. Il cameriere continuava a prendere gli ordini, e mentre i miei amici ordinavano, ho continuato a guardarmi intorno.

Mi sono così accorto che ciascun cameriere aveva un cordino che dall'asola dei pantaloni finiva dentro la cerniera. La curiosità mi ha spinto a chiedere al cameriere che cosa fosse quel cordino. "Mi complimento per il suo spirito di osservazione, la Andersen ha scoperto anche che potevamo risparmiare tempo in gabinetto. Ehm... Tirandolo fuori col cordino, possiamo avvicinarlo all'orinatoio senza toccarlo, eliminando la necessità di lavarsi le mani; cosi il tempo trascorso in bagno si riduce ben del 58% !!!."

"Ok, capisco - ho detto io - il cordino vi aiuta a tirarlo fuori, ma come lo rimettete dentro?"

"Beh - ha sussurrato - non so gli altri camerieri, ma io uso il cucchiaio...

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domenica 19 luglio 2009

Paolo Borsellino: per non dimenticare

Oggi ricorre l'anniversario della morte di Paolo Borsellino, assassinato nel 1992. Riporto un link dal blog mafiazero.

"E' normale che esista la paura, in ogni uomo, l'importante è che sia accompagnata dal coraggio. Non bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura, altrimenti diventa un ostacolo che impedisce di andare avanti." (Paolo Borsellino)

http://piccolevitalita.blogspot.com/2009/07/falcone-e-borsellino-due-eroi-da-non.html

sabato 18 luglio 2009

Cassano al Liverpool?


Rimbalza dall'Inghilterra questa bomba di mercato! Ceduto Xavi Alonxo al Real Madrid, il Liverpool avrebbe formalizzato al club ligure un'offerta, di circa 5 milioni di euro, più il cartellino di David N'Gong e il prestito di Andrea Dossena e la comproprietà del primavera James Old-one. "La trattativa è molto ben avviata" ha dichiarato ai microfoni di Channel 5 il ds Marotta, ma sul giocatore c'è anche l'Inter". :-D

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G8: Berlusconi tra verità e finzioni

Il G8 appena concluso è stato una specie di MTV Awards, un Festival di San Remo. Alla fine, quasi nessuno ha capito cosa sia stato deciso in questo iper celebrato simposio dei grandi. Per come la vedo io è un inutile teatrino mediatico per i leader che vi partecipano ma, sul lato pratico, non serve assolutamente a niente. La tanto pubblicizzata "comunità d'intenti", infatti, dov'era quando si è trattato di affrontare la crisi economica che sta massacrando il pianeta? Volatilizzata! Ogni stato ha preso misure personali e non c'è stata nessuna strategia unitaria.

In Italia, grazie alla stampa e alla televisione, del G8 non ci abbiamo capito un cazzo. In tv servizi su Berlusconi che chiede una sedia, Obama che gioca a basket, la Carla che non esce perché fa troppo caldo. Oltre a questo ci hanno frantumato gli zebedei con gli elogi di Obama a Berlusconi e alla sua grande leadership, almeno, questo era il messaggio che è stato fatto passare.

Andando online e leggendo articoli esteri la cosa non è proprio così. Il Times titola "OBama elogia l'integrità del leader italiano" e se leggiamo l'articolo, si nota che il leader non è Berlusconi ma Napolitano. Obama è un uomo intelligente e da impressione di grandissima umanità ma, soprattutto, conosce la finezza della dialettica politica. A me è subito sembrato strano che, nel casino italiano piombato addosso a Berlusconi, Obama si potesse sbilanciare con una dichiarazione così precisa. Non mi riesce di capacitarmi: siamo in mano ad un giornalismo scadente al massimo o è manipolazione dell'informazione?

Per concludere, al G8 cosa è stato deciso? Io del G8 ho in mente solo i sorrisoni di Berlusconi, il menù dei pranzi e delle cene, le grandi strette di mano. L'apoteosi del falò delle vanità. Si è parlato delle solite banalità sulla salvaguarda dell'ambiente. Praticamente hanno speso milioni di euro per fare quello che la mia nipotina di 5 anni fa all'asilo. Non potevano trovarsi un pomeriggio su Skype o Messenger e discuterne lì? Magari con tutti i soldi risparmiati, invece, di parlare su come aiutare l'Africa... potevano fare direttamente un bonifico. Complimenti al solito teatrino della politica.

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venerdì 17 luglio 2009

Televisione per non pensare



"Ci pagano per non farvi pensare" così dichiara un addetto ai lavori. Non che ci volesse un premio Nobel per capirlo, però, il video resta comunque molto interessante. Già Groucho Marx disse "trovo che la televisione sia molto educativa. Ogni volta che qualcuno l'accende, vado in un'altra stanza a leggere un libro". Sarebbe il caso che iniziassimo a farlo anche noi.

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Falcone e Borsellino: due eroi da non dimenticare

Nel 1992, il periodo tra maggio e luglio, per l'Italia onesta fu un incubo. In pochissimi mesi vennero assassinati due Eroi Italiani. Giovanni Falcone muore nella comunemente detta strage di Capaci il 23 maggio 1992; Paolo Borsellino perde la vita nella strage di via D'Amelio il 19 luglio dello stesso anno. Così, giusto per ricordarlo ai più. Domenica 19 luglio, tra un tuffo e l'altro, almeno per un momento, pensate a questi due uomini che hanno sacrificato la loro vita per il bene comune.

« Occorre compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi, perché è in ciò che sta l'essenza della dignità umana. » (Giovanni Falcone)

« Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola. » (Giovanni Falcone)

« Mi uccideranno, ma non sarà una vendetta della mafia, la mafia non si vendica. Forse saranno mafiosi quelli che materialmente mi uccideranno, ma quelli che avranno voluto la mia morte saranno altri. » (Paolo Borsellino)

Mi piacerebbe che questo post ricevesse tanti commenti, anche solo due parole: "Impossibile dimenticare".

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giovedì 16 luglio 2009

Gavin Paslow: il diavolo o un imbecille?

Quando ho pensato di aprire il blog avevo un solo timore, ovvero, cosa scrivere? Riuscirò a trovare sempre un'idea interessante? Dopo qualche mese posso rispondere che è impossibile non trovare qualcosa da scrivere. I giorni che il blog è rimasto fermo, è stato per pigrizia o per mia assenza.

Ok, ora passiamo alla notizia. La chirurgia estetica, già! Siamo in un mondo che da più importanza all'apparire che all'essere. Facendo un discorso molto sbrigativo quando boccio la macchina la porto dal carrozziere, di conseguenza, quando trovo la fidanzata con il naso storto o le labbra piccole la porto da chirurgo estetico. Io ho gli svarioni quando dono il sangue e, mai e poi mai, mi sottoporrei a rifarmi il naso che, vi garantisco, non è certo alla francese. Pazienza, mi vado bene così. Con questo non critico chi si rifà le tette, il culo, la faccia, posso solo dire che il più delle volte, l'effetto è veramente innaturale. Ma come si dice "contento tu contenti tutti."

Volevo parlavi di questo fenomeno qui a fianco. Gavin Paslow, 39 anni, inglese. Lui si è sottoposto ad interventi chirurgici per diventare come il diavolo. Si è fatto mettere le corna, colorare gli occhi, limare i denti e, dulcis in fondo, segare la lingua in due. Dimenticavo: per concludere la trasformazione ha cambiato nome in Diablo Delenfer (che credo significhi Diavolo dell'Inferno). Non c'è che dire, i suoi genitori saranno orgogliosi di lui.

La cosa curiosa è che tutto questo l'ha fatto truffando lo Stato. E' proprio il caso di dire "ne sa una più del diavolo". Le operazioni ammontano ad un totale di, più o meno, 4000 euro. Però, non l'ha passata liscia. E' stato condannato a lavori socialmente utili. Comunque, imbarazzante che un 39 enne possa riesca a farsi passare dalla mutua simili interventi, quando c'è gente che deve pagare completamente farmaci essenziali per condurre una vita decente.

Il nostro, però, non è ancora soddisfatto. Aspetta la coda. Attualmente la chirurgia (estetica?) non arriva a tanto ma lui è convinto che in un paio d'anni sarà possibile. Il buon Gavin (o Diablo?) è anche papà di una bimba di 3 ed una ragazzina di 15 anni. Quest'ultima non condivide le scelte del babbo (oh bella e perché mai?) e lo accusa di metterla in imbarazzo. (Amica mia hai tutta la nostra solidarietà!!!). Magari dopo la coda troverà anche il tempo per farsi un trapianto di cervello?

Lui non sembra interessarsi troppo del pensiero della figlia e dichiara: "Le sue amiche dicono che sono figo ma agli incontri tra i genitori lei non mi fa mai andare. A molte donne piace il mio look, ma ce ne sono anche tante altre a cui non piace. I miei genitori? Continuano a volermi bene, sono pur sempre loro figlio. Ma mia madre mi chiama ancora Gavin".

Ma Gavin... non potevi accontentarti di un tatuaggio?

Il dilemma rimane aperto. Gavin: un povero diavolo o un ricco imbecille?

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mercoledì 15 luglio 2009

Banca d'Italia contro il prestito etico. Ma va?

Il data 13 luglio 2009 ho ricevuto questa email:

Caro Valente,
in data 10 luglio 2009 è stato notificato a Zopa il decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze che, su indicazione di Banca d'Italia, ha cancellato dall'elenco degli intermediari finanziari ex art. 106 la nostra società. Come conseguenza immediata ci vediamo costretti a sospendere la trattazione di nuovi prestiti e l'ingresso di nuovi Prestatori. La società sta valutando tutte le iniziative, anche di natura giurisdizionale, per tutelare la propria posizione e la community.
-- cut--
Ti terremo informato su tutte le attività che metteremo in atto per salvaguardare un'iniziativa innovativa, etica, sociale e vantaggiosa per tutti i partecipanti.

Maurizio Sella
Amministratore Delegato
Zopa Italia S.p.A.

Direte che me ne frega? Credo che sia una notizia importante ma passata sottotraccia, anche perchè la maggior parte di voi, probabilmente, ignora cosa sia Zopa. Ve lo spiego brevemente: se andate in banca per chiedere un prestito, lo otterrete quando ipotecherete la casa o la banca sarà sicura al 100% che non ne avete bisogno. Zopa che è l'acronimo di Zone of Possible Agreement, (in italiano Zona di Possibile Accordo), parte da una iniziativa inglese nel 2005. E' un esempio di social lending che come si può leggere proprio dal sito "è scambiarsi denaro in prestito direttamente tra persone, senza banche e finanziarie di mezzo. Più ci pensi, più ha senso". Detto in parole ancora più semplici, se ce ne fosse bisogno, se prima si prestavano soldi ai propri parenti, o ad amici, ora grazie ad internet il giro della domanda e dell'offerta si allarga sensibilmente. Ulteriori informazioni le potete trovare qui.

Il 10 luglio, però, il Tesoro ha cancellato dall'Albo Zopa sospendendone tutte le attività. Le motivazioni portate da Bankitalia dicono che sono "Emerse gravi irregolarità gestionali e modalità operative del tutto divergenti dallo schema approvato". Qui l'articolo di repubblica a riguardo, fatevi Voi un'idea della gravità della cosa. C'è da dire che Zopa con, più o meno, 40.000 utenti ha erogato prestiti per circa 7 milioni di euro. Prestiti di varie tipologie:
  • "Ho richiesto un finanziamento a Zopa per l'acquisto di una nuova bicicletta da corsa. Dico grazie a Zopa perché il suo finanziamento mi ha fatto risparmiare 200 Euro, nel senso che se avessi richiesto il finanziamento alla mia Banca o a una qualunque finanziaria avrei restituito 200 Euro in più." Stefano682
  • "Zopa in una settimana mi ha erogato il prestito; risultato ho preso in gestione il locale. Ora la mia Banca si propone per concedermi fido e finanziamenti ... e prima dove' era? Egregi lettori della presente RIVOLGETEVI A ZOPA, personalmente non finirò mai di ringraziare sia l'organizzazione che i finanziatori privati che permettono questo moderno e nuovo modo di essere aiutati." faber62
Qualcosa però si sta muovendo e la protesta si sta facendo sentire. Gli aderenti alla community sul blog di Zopa stanno contestando duramente quella che considerano una sorta di vendetta della "lobby bancaria": "Ti pareva che l'associazione a delinquere bancaria non si sarebbe mossa a mettere i bastoni tra le ruote ad un sistema onesto e trasparente come questo. Siamo in Italia, benvenuti!", scrive per esempio Andrea. In molti però vogliono vederci chiaro e, in nome della trasparenza, chiedono la pubblicazione del decreto ministeriale. Augurandosi che magari si tratti "di un malinteso". Qualcuno avanza addirittura la proposta che si possa proseguire senza l'autorizzazione della banca centrale. E qualcun altro propone addirittura il lancio di uova marce contro le istituzioni. I più razionali si schierano per un ricorso alla Corte di Giustizia Europea, considerato che i "cugini" inglesi non sono mai incorsi in alcuna contestazione da parte delle autorità britanniche.

In attesa, di capire bene cosa sia successo, Zopa ha sospeso l'erogazione di nuovi prestiti, quelli attivi rimango validi fino alla scadenza.

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Se potessi avere 290 euro al giorno...

Premesso che l'ho letto su Repubblica, dunque un organo di stampa fazioso e inaffidabile e che, per capire se è vero, scriverò a Mastella in persona (visto che ha un blog), la notizia apparsa oggi è agghiacciante. Soprattutto in un periodo come quello attuale, nel quale una grandissima parte degli italiani fatica ad arrivare a fine mese. Io, per esempio, questo mese ho dovuto posticipare la rata del mio Porsche Cayenne. Brutta bestia la crisi.

A Strasburgo Mastella avrebbe sbottato: "Una diaria di 290 euro! 'Sta miseria. Non ci si sta dentro. Questi non sanno cosa si prende al Parlamento italiano".

Una volta si cantava "Se potessi avere 1.000 lire al mese..." adesso non bastano nemmeno 290 euro al giorno che, stando a quanto precisa Repubblica (qui il link), sarebbero 295 euro più una correzione legata alla durata del viaggio e alla distanza fra casa e aeroporto (tre euro al chilometro). Facendo due veloci calcoli, 290 euro al giorno sono più di 8.000 euro al mese.

Io per 290 euro al giorno, andando contro i miei saldissimi principi morali, sarei disposto a fare sesso con Gisele Bündchen... parliamoci chiaro, per quella cifra, farei il fidanzato felice di Rocco Siffredi.

Voi vi lamentereste per 290 euro al giorno?


Nella foto: Mastella che, forse, si è accorto di aver detto una minchiata. Meglio tardi che mai!

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martedì 14 luglio 2009

Il nemico della stampa

Segnalo questo articolo molto interessante scritto da Umberto Eco sull'Espresso. L'articolo originale lo trovate qui.

"Sarà il pessimismo della tarda età, sarà la lucidità che l'età porta con sé, ma provo una certa esitazione, frammista a scetticismo, a intervenire, su invito della redazione, in difesa della libertà di stampa. Voglio dire: quando qualcuno deve intervenire a difesa della libertà di stampa vuole dire che la società, e con essa gran parte della stampa, è già malata. Nelle democrazie che definiremo 'robuste' non c'è bisogno di difendere la libertà di stampa, perché a nessuno viene in mente di limitarla.

Questa la prima ragione del mio scetticismo, da cui discende un corollario. Il problema italiano non è Silvio Berlusconi. La storia (vorrei dire da Catilina in avanti) è stata ricca di uomini avventurosi, non privi di carisma, con scarso senso dello Stato ma senso altissimo dei propri interessi, che hanno desiderato instaurare un potere personale, scavalcando parlamenti, magistrature e costituzioni, distribuendo favori ai propri cortigiani e (talora) alle proprie cortigiane, identificando il proprio piacere con l'interesse della comunità. È che non sempre questi uomini hanno conquistato il potere a cui aspiravano, perché la società non glielo ha permesso. Quando la società glielo ha permesso, perché prendersela con questi uomini e non con la società che li ha lasciati fare?

Ricorderò sempre una storia che raccontava mia mamma che, ventenne, aveva trovato un bell'impiego come segretaria e dattilografa di un onorevole liberale - e dico liberale. Il giorno dopo la salita di Mussolini al potere quest'uomo aveva detto: "Ma in fondo, con la situazione in cui si trovava l'Italia, forse quest'Uomo troverà il modo di rimettere un po' d'ordine". Ecco, a instaurare il fascismo non è stata l'energia di Mussolini (occasione e pretesto) ma l'indulgenza e la rilassatezza di quell'onorevole liberale (rappresentante esemplare di un Paese in crisi).

E quindi è inutile prendersela con Berlusconi che fa, per così dire, il proprio mestiere. È la maggioranza degli italiani che ha accettato il conflitto di interessi, che accetta le ronde, che accetta il lodo Alfano, e che ora avrebbe accettato abbastanza tranquillamente - se il presidente della Repubblica non avesse alzato un sopracciglio - la mordacchia messa (per ora sperimentalmente) alla stampa. La stessa nazione accetterebbe senza esitazione, e anzi con una certa maliziosa complicità, che Berlusconi andasse a veline, se ora non intervenisse a turbare la pubblica coscienza una cauta censura della Chiesa - che sarà però ben presto superata perché è da quel dì che gli italiani, e i buoni cristiani in genere, vanno a mignotte anche se il parroco dice che non si dovrebbe.

Allora perché dedicare a questi allarmi un numero de 'L'espresso' se sappiamo che esso arriverà a chi di questi rischi della democrazia è già convinto, ma non sarà letto da chi è disposto ad accettarli purché non gli manchi la sua quota di Grande Fratello - e di molte vicende politico-sessuali sa in fondo pochissimo, perché una informazione in gran parte sotto controllo non gliene parla neppure?

Già, perché farlo? Il perché è molto semplice. Nel 1931 il fascismo aveva imposto ai professori universitari, che erano allora 1.200, un giuramento di fedeltà al regime. Solo 12 (1 per cento) rifiutarono e persero il posto. Alcuni dicono 14, ma questo ci conferma quanto il fenomeno sia all'epoca passato inosservato lasciando memorie vaghe. Tanti altri, che poi sarebbero stati personaggi eminenti dell'antifascismo postbellico, consigliati persino da Palmiro Togliatti o da Benedetto Croce, giurarono, per poter continuare a diffondere il loro insegnamento. Forse i 1.188 che sono rimasti avevano ragione loro, per ragioni diverse e tutte onorevoli. Però quei 12 che hanno detto di no hanno salvato l'onore dell'Università e in definitiva l'onore del Paese.

Ecco perché bisogna talora dire di no anche se, pessimisticamente, si sa che non servirà a niente. Almeno che un giorno si possa dire che lo si è detto".

lunedì 13 luglio 2009

Ma tu ci vuoi... (Il primo incontro con i suoi)

Una sera si esce con gli amici che ti hanno invitato alla sagra della salamella e, come capita nei film, si rimane folgorati da una delle leggiadre donzelle presenti. La testa inizia a lavorare come non mai per cercare un modo per colpirla. Scarto subito l'ipotesi della gara di rutti a tavola (dove, tutto sommato, avrei potuto dire la mia) ma anche quella "del faccio il duro che beve 10 litri di birra e rimane lucido", perché normalmente perdo la sobrietà già quando sono vicino ad uno che beve un crodino. Non mi resta che buttarla sul dialogo, visto che non posso nemmeno far valere un fascino torbido alla "Johnny Depp". Ciò non toglie che sono un bel ragazzo e molte ragazze sostengono che ho i capelli brizzolati alla George Clooney; faccio la pipì in piedi come Patrick Dempsey e la cacca marrone come Brad Pitt. Io, però, di questi tre riassumo il peggio. Ma poco importa, al mondo c'è un'anima gemella per ognuno di noi e se siamo abbastanza sfortunati (non è un errore di prestidigitazione), la incontreremo.

Una volta incontrata, bisogna conquistarla. Ultimamente le leggende metropolitane narrano che vada molto l'uomo stronzo. Ho una mia teoria che, in quanto mia, tengo per me. Diciamo che anche le donne stronze non mancano. Una volta conquistata, non sono qui per darvi consigli su come farlo, perché ogni donna è un caso (disperato) a se, vi sentirete bene. Avrete le farfalline nello stomaco, vi sveglierete la mattina e aprendo le finestre sul vostro quartiere triste e grigio voi vi sentirete in Polinesia; tutto il mondo, nonostante, disoccupazione, fame, guerre e Cassano, vi sembrerà rosa, azzurro e verde pastello. Inizierete, se siete adolescenti, a scrivere cazzate in ogni dove, specialmente su facebook. Per poi pentirvene amaramente. Per concludere, quel minimo barlume di intelligenza, se mai l'avete avuto, si sarà sciolto come neve al sole.

Dopo la conquista inizierà la prima fase della storia. In questa prenderete appunti sulla prima volta che vi siete baciati, siete andati al cinema, avete guardato un dvd, avete fatto la fotografia abbracciati, avete raggiunto la ggggioia, avete fatto un week-end insieme, siete andati al mare, avete fatto il bagno, avete fatto la spesa, sul primo gelato che tu hai pagato a lei, poi che lei ha pagato a te, sul primo articolo che avete letto insieme, sul primo cruciverba finito. Insomma, prenderete appunti su tutto, finché un giorno con un po' di malinconia, scriverete "oggi per la prima volta non ho preso appunti su una cosa fatta insieme per la prima volta". Non preoccupatevi, non è nulla di grave. E' ritornato l'inverno che vi ha riportato un minimo barlume di intelligenza che (ricordate?) si era sciolto come neve al sole.

Qui inizia la fase due. Ci saranno sporadici tentativi di supervisione del futuro. Sintomo di questa fase la fatidica domanda "dove saremo fra un paio di anni?". Ma una dramma ben più grave incombe sulla fase due. I genitori!! Eh sì. Siamo in un momento nel quale è troppo presto per sposarsi, troppo tardi per lasciarsi ma in tempo per conoscere i genitori. Bisognerà andare a cena una sera. Questa è la cosa più impegnativa nella vita di un uomo. Normalmente, si cerca sempre di fare gli splendidi o, al contrario, i riservati. In entrambi i casi, immancabilmente, si passa per deficienti. La cosa migliore è cercare di essere noi stessi anche se, ad alcuni amici, sconsiglio vivamente di seguire questa linea di comportamento. Alla fine, nonostante tutti i vostri tentativi per evitare quell'incontro, quell'incontro arriverà. Perché come ben sapete "il destino prende sempre la strada che avete scelto per evitarlo".

La prima volta con i genitori. Per questa occasione ho solo due consigli spassionati. Uno: prima di questo incontro, mesi prima, guardate la trasmissione di Marzullo cercando di rispondere a quante più domande riuscite (più avanti capirete perché). Due: quando entrerete in casa, fate attenzione! Sappiamo bene che, tutti i week-end che i suoi erano al mare, vi siete chiusi in quell'appartamento a tr****re come ricci ma evitate di entrare in casa e muovervi come se la casa fosse vostra. Fatto questo siete a buon punto. Altra cosa importante da fare: preparatevi una serie di risposte prestampate per le domande di routine che vi saranno poste. Se siete studenti universitari preparatevi a due domande chiave:
  • quando ti laurei?
  • dopo cosa vorresti fare?
Concordo con voi che le risposte reali sono "laurearmi e perchè? poi mi tocca andare a lavorare... l'università è l'unico modo socialmente accettato per non fare un cazzo!" e "sbancare il superenalotto e farmi un harem tipo Hugh Hefner e morire d'infarto con una coniglietta che mi cavalca fino in Cina". Purtroppo in questo contesto, simili risposte (se si vuole evitare il ripetersi della defenestrazione di Praga) non valgono. Consiglio di rimanere sul vagamente ambizioso del tipo "mi mancano x esami, vorrei laurearmi l'anno prossimo ma, oltre all'impegno e alla tenacia, serve un po' di fortuna" e "mi piacerebbe poter lavorare alla ... (sparate sempre altissimo che ve frega!!) ma per iniziare va bene qualsiasi cosa. L'importante è essere indipendenti economicamente e la gavetta aiuta a fare esperienza". Se siete un calciatore famoso, queste domande saranno inutili. Il padre di lei, al 99%, le avrà consigliato di farsi ingravidare e voi, difficilmente, sareste in grado di leggere questo post.

Il vero problema, la figura più ostica è la mamma. Sappiatelo che con lei vi giocate tutto. Il padre per quanto difficile, è sempre prevedibile. C'è quello arcigno che lo conquistate dimostrando di non temerlo ma di rispettarlo; c'è quello simpaticone che appena parlerete di calcio sarà completamente vostro (ah, ovviamente se dice che Egidio Calloni è il più forte giocatore di sempre, dovete assecondarlo!!); ce ne sono varie tipologie ma, una volta individuata, diventa facile disinnescarli. Le mamme però sono pericolosissime perché imprevedibili. Quando pensi di aver capito dove vanno a parare, abilissime come Cristiano Ronaldo in un dribbling, te le ritrovi alle spalle, oppure, quando pensi "miii, finalmente ha finito le parole!" e tu spegni le sinapsi per 5 secondi, se ne esce con una domanda a bruciapelo "ma tu ci vuoi bene a mia figlia? che intenzioni hai? la sposi?". Le classiche domande alle quali non è possibile trovare la risposta, nemmeno dopo essersi sposati. Però voi, che avrete acquisito una certa elasticità mentale seguendo Marzullo in tv (ricordate più sopra?), riuscirete a trovare una risposta efficace ma senza senso e che, in quanto tale, non permette una contro-domanda.

Una volta superato questo ostacolo, tirate pure un sospiro di sollievo, il peggio deve ancora arrivare.

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Il funzionamento del cervello...


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venerdì 10 luglio 2009

Quando l'infermiera ci prova...



Un video divertente linkatomi (come cazzo scrivo!!) da Valemoon che evidentemente non ha niente da fare tutto il giorno. Comunque, situazione surreale... per molti non per me. Mi capita spessissimo di andare da dottori che hanno un'assistente così patatona. Già quello mi insospettirebbe parecchio, poi se lei mi facesse quello che fa la biondona nel video mi guarderei subito intorno alla ricerca della videocamera...

Interessante la reazione dei maschi, evidentemente, non sono solo gli italiani che, come cantava Rino Gaetano "a duecento c'è sempre una donna che ti aspetta sdraiata sul cofano all'autosalone e ti dice prendimi maschiaccio libidinoso coglione".

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Appostamento alle poste...

Luglio. Giorno 8. Mi sveglio alle 9.30. Sono disoccupato, perché cazzo mi dovrei alzare prima? Metto giù i piedi dal letto, sbadiglio e mi stiracchio. Barcollo fino al bagno e, al contrario del motto, barcollo e mollo. Eccome se mollo. Mi lavo le mani e con le mani pulite la faccia. Mi guardo allo specchio e, conscio del fatto di aver fatto abbastanza per oggi, preparo per la colazione e mi siedo sul divano. Guardo un po' di omnibus (mi piace Enrico Vaime) o faccio del sano revival televisivo con Magnum P.I. Dove ero rimasto? 8 luglio 2009. Sono sul divano in procinto di pucciare il mio biscotto (macine mulino bianco) nel caffé latte ma suona il citofono. CHE PALLE!

Sì?
Posta, c'è da firmare.
Va bene, arrivo.

Sono in mutande, metto maglietta e bermuda. Prova alito con conchetta. Verrà la morte e avrà i tuoi occhi (nel mio caso il mio alito). Pazienza, non devo limonare il postino. Esco. Arrivo dal portone e non c'è nessuno. Mi guardo in giro. Nessuno. Boh. Guardo nella posta e trovo il foglietto giallo. Raccomandata da ritirare da domani dopo le 10.30. Ma porca merda. Se suoni aspettami maledetto postino!! Ritorno in casa bestemmiando in 5 lingue diverse.

Giorno dopo: 9 luglio 2009. Mi sveglio alle 9.30. Rito del bagno con barcollo e mollo. Colazione. Mi faccio bello eliminando anche la morte dalla bocca. Mi sento in formissima. Bicicletto fino alle poste. Prima faccio un salto in biblioteca per riportare un dvd. Leggo i giornali aggratis e verso le 11 volo in posta. Dieci minuti di coda.

Buongiorno dico porgendo il tagliandino giallo.
Buongiorno... per le raccomandate domani.
No, c'è scritto il giorno dopo. L'ho ricevuta ieri. Dunque, oggi. La prego, non mi metta confusione sul tempo che è una delle poche certezze che mi è rimasta.
No, è che abbiamo avuto un disguido e la sua raccomandata non è in ufficio.
Solo la mia? Mmmmhhh, è uscita ieri e non è più tornata? Oddio cosa le è successo?!?!
Non solo la sua. Tutte quelle di ieri. Può provare dopo le 13 o domani.
Ok, non c'è problema, tanto le ore di ferie a me le regalano (che ne sanno che sono disoccupato?)

Come nelle telecronache delle partite di calcio.
Tiro di Valente... non va!
Torno a casa.

Venerdì 10 luglio 2009. Come i due giorni precedenti. Colazione e Magnum P.I. In formissima. Volo in paese biciclettando. Velocissimo. Sembro il protagonista di Jack Frusciante è uscito dal gruppo. Solo che non ricordo il particolare di lui che si schianta nella folla del mercato del venerdì mattina. Arrivo in posta. Coda epica.

Quattro sportelli ma solo due operatori. Sei persone davanti a me. Mai che ci sia qualche giovane patatina da friggere. Anzi. Davanti a me un signore sovrappeso, con ampia psoriasi sulle braccia e un'ascella fetida. Cinque persone davanti a me. Lunghissima pratica. Mi guardo in giro e inizio a leggere di tutto. "Il tuo lavoro si è evoluto. E il tuo conto?" Il mio conto non lo so. Di certo che il mio sportello poste regredisce. La signora dietro il vetro avvisa tutti che alle 11.50 lo sportello 1 chiude per preparare tutta la posta in uscita. Dopo questo riprenderà il servizio. Sempre quattro persone davanti a me. Penso che avrei potuto portarmi un libro da leggere. Mi mancava giusto il secondo volume di Anna Karenina. Sarebbe stata un'ottima occasione per terminarlo. Leggo anche l'opuscoletto che pubblicizza la sim delle poste. Non ho proprio più un cazzo da fare. Inizio ad innervosirmi. Quasi mezz'ora di coda. Mezz'ora di vita vissuta inutilmente in coda per ritirare una raccomandata. Tre persone davanti a me. Faccio un aeroplanino con l'avviso giallo. La carta però non è adatta. Mi casca l'occhio sullo shop delle poste. C'è il cd di Biagio Antonacci. Scoppio a ridere. Il titolo è "Il cielo ha una porta sola". Mi guardano come se fossi pazzo. Per un momento valuto l'idea di passare come pazzo, magari si scostano e mi lasciano "pazzare". Quando mai! Allora guardo la signora dietro me e mi giustifico. Nella mia testa avevo cambiato il titolo del ciddì. La posta ha uno sportello solo. Lei sorride, più per cortesia che per convinzione. Tre persone davanti a me. Un tizio davanti al sottoscritto apre la Gazzetta dello Sport. Articolo su Milito e Motta all'Inter. Già che la giornata non fosse di merda. Due persone davanti a me. SOLO UNA! Tocca a me. Consegno il mio foglietto giallo. La signora lo prende, controlla e parte alla ricerca della mia raccomandata. Torna dopo qualche secondo porgendomi i fogli da firmare. Firmo e ritiro. Esco dalle poste. Apro la busta. Una multa! Porca merda!! Due giorni di coda per ritirare una multa. Eccesso di velocità. Ho fatto due giorni di coda in posta per ritirare un multa che dovrò ripagare in posta. Victor Hugo diceva che "la libertà comincia dall'ironia".

Nella foto: io dopo ore e ore di coda torno a casa in bicicletta.

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mercoledì 8 luglio 2009

Berlusconi: un principe d'altri tempi

Un'intervista a Morten Beiter, noto giornalista danese, che parla a 360 gradi di Berlusconi. Se avete voglia, e tempo, dateci un occhio. E' interessante.

Bono dedica One a Berlusconi

Ieri, durante la data milanese del concerto il leader degli U2 dedica One al Premier Berlusconi. La dedica è stato lo spunto per ricordare a quest’ultimo come non abbia mantenuto le promesse sugli aiuti da destinare ai Paesi poveri. Di tutto quello promesso il governo italiano ha stanziato solo il 3%.

Prima di essere tacciato di comunismo faccio presente che lo stesso Berlusconi ha ammesso che "c'è un ritardo nei pagamenti. Noi, pero', siamo stati via dal governo per due anni e mezzo. Quando siamo tornati, abbiamo trovato un debito del 110% rispetto al Pil. Ora, a causa della crisi economica, questo debito è salito al 120% e l'Ue non ci permette di restare a questi livelli."

Forse che era il caso di usare un po' di quel tanto celebrato e decantato ottimismo nei confronti dei paesi africani? Oggi si apre il G8, speriamo che la riunione dei fantomatici grandi della terra sia qualcosina più della solita inutile passerella mondiale.




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martedì 7 luglio 2009

Michael Jackson is everywhere!!

Dopo il video al Larry King Show sulla Cnn dove un'ombra attraversa un corridoio, la follia è diventata collettiva. Tutto alimenta il delirio Jacksoniano e i fans lo vedono ovunque. Effettivamente qualcosa di bizzarro al Larry King è successo, qualcosa che passeggia si vede. Può essere qualsiasi cosa, ovvio, ma un brividino lunga la schiena è corso anche a me che normalmente non ci credo.

Un'altra apparizione, sicuramente con spiegazioni più razionali, è quella che potete vedere nel video di seguito, sempre sulla CNN. Mentre il giornalista parla, nel video dietro di lui, compare chiaramente, per qualche secondo, il volto di Michael Jackson.



Segue poi il delirio collettivo. Alcuni fans vedono il volto di Jacko in un albero. Io ho guardato e riguardato il video, senza vederci nulla. Alla seconda canna che mi sono rollato, qualcosina mi è apparso. Più che il volto di Michael Jackson mi sembrava più una via di mezzo tra Frank Zappa e Janis Joplin. Una volta passato l'effetto, il tronco è rimasto un semplice tronco.



E voi che ne dite? Follia o che? Io direi che l'ultimo video è un esempio, tra l'altro mal riuscito, di pareidolia. Cos'è la pareidolia? E' un fenomeno che porta il cervello a vedere immagine note e conosciute in particolari di cose. Come quando si guardano le nuvole e si vedono le pecore o altri animali. Un po' come in questa foto:

In un ammasso di pietre è facilissimo vedere un volto. O in questa altra:

In molti, in queste fattezze sorridenti, vedono il diavolo; lui (in maniera autoreferenziale) guardandosi allo specchio vede l'unto dal Signore; tanti altri, totalmente privi di fantasia, si limitano a vedere un grosso pezzo di... mer-statista.

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Volare gratis, volare in piedi

Proprio ieri stavo cercando in rete i prezzi di un volo aereo per un paio di destinazioni europee. In cima alla lista, per motivi differenti, tre città: Dublino, Madrid e Parigi (rigorosamente in ordine alfabetico). L'idea è fare un fine settimana con la mia amante che mi accusa sempre di non portarla mai da nessuna parte. Stessa accusa che mi fa mia moglie. Almeno, mi dovranno riconoscere una certa coerenza e la totale assenza di preferenze.

Tra un link e l'altro capito sul sito dell'ANSA e leggo: "Ryanair: posti in piedi, voli gratis". Leggo l'articolo che mi incuriosisce moltissimo, visto che per lavoro prendo spesso aerei. Praticamente la Ryanair, seguendo la sua politica aggressiva proporrebbe, tramite il suo capo, Michel O'Leary voli gratis. 'Si potrebbero eliminare 5 o 6 file di sedili e dire ai passeggeri 'Ve la sentite di restare in piedi? Se si' potete viaggiare gratis'.

Io sono sempre d'accordo con chi propone tagli sui prezzi. Sono anche disposto a limitare i servizi, spesso inutili. Chiaro che 20 euro di risparmio non devono influire sulla sicurezza. Dunque, ottima l'idea di stamparsi il biglietto da casa; interessante quella di caricare e scaricare personalmente le proprie valige dall'aereo (anche se 150 persone che gironzolano in un terminal sotto l'aereo non mi da l'idea di una cosa sicura); ma viaggiare in piedi come sull'autobus mi sembra strano. Proprio la settimana scorsa tornando da Amsterdam, per via di alcune turbolenze, il comandante ci ha obbligato a rimanere seduti con le cinture legate. Fossimo stati in piedi? A cosa mi legavo?

Quale sarà la prossima frontiera? Un'idea potrebbe essere non fare più scali. Un bel volo Milano-Stoccolma, senza scali ma con la possibilità di lanciarsi in paracadute su Francoforte, Bruxelles, Amsterdam e Copenaghen. Oppure ancora più audace: volare in piedi sulle ali: "Se non hai paura di morire congelato, vola gratis con Ryanair!"

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Tra tatuaggi maori e campari...

"Un'estate al mare, voglia di remare fare il bagno al largo..." cantava Giuni Russo un po' di anni fa. L'estate è la stagione delle follie e degli eccessi. Per chi, volontariamente, rimane a casa si prospettano giornate di riposo, indotte anche dalla terribile afa; chi, invece, è costretto a rimanere a casa, se non ha spirito creativo, soccomberà in pomeriggi noiosissimi al limite del suicidio. Suicidio che arriverà inarrestabile, quando il malcapitato si vedrà riproporre i soliti film melensi tratti dai romanzi si Rosamunde Pilcher. Eh, sì perché in estate la proposta qualitativa della tv italiana, sembra impossibile, ma peggiora.

Ma non volevo parlare di questo. Io volevo parlare delle vacanze, delle prove costume, dei tormentoni estivi, delle spiagge e del mare. Anzi, no! Voglio parlare degli eccessi dell'estate. Dei drink che corrono a fiumi e dei corpi scoperti al sole e ricoperti di tatuaggi.

Inutile riassumere qui la storia dei tatuaggi. Senza dubbio è una delle più antiche forme di espressione artistica. In alcune culture, come quella Maori, simboleggiano il ruolo sociale (cacciatore, sciamano, ecc...) o il proprio valore in battaglia; in altre, come in Giappone, inizialmente avevano una forte valenza spirituale ma, una volta che, nel periodo Meiji vengono vietati, connotano criminalità. Potrei continuare per ore e ore ma credo che il messaggio sia chiaro. Per riassumerlo velocemente possiamo dire che il tatuaggio aveva una forte valenza sociale. Dal disegno inciso sulla pelle, si poteva leggere la storia dell'individuo che portava il tatuaggio.

Oggi, tutto questo è andato perduto e, la maggior parte dei tatuaggi sono figli della moda e rappresentano disegni stereotipati che si prendono dai libroni negli studi dei tatuatori. Ma non è tutto così superficiale come sembra. Sì, è vero la stragrande maggioranza si tatua per moda ma qualche "anima pura" ancora rimane.

Ci sono quelli che si sono fatti incidere per sempre lo stemma della propria squadra, i volti dei propri figli o di un caro che non c'è più. Altri sono ricorsi al tatuaggio per disegnarsi sulla pelle la bevanda preferita come questo ragazzo "Campari Soda - Lo voglio bere".
Ora io non so dirvi, se sia un contratto pubblicitario con la Campari. Certo sarebbe geniale! Un tatuaggio per 800 euro mensili o una fornitura a vita di aperitivi. Non lo so. Posso solo assicurarvi che la foto è vera. A me comunque il Campari non piace. Se proprio dovessi tatuarmi qualcosa opterei per questo:

e sono sicuro al 1000% che i miei amici Tommaso e Paolino, sarebbero d'accordo con me.

Si ringrazia ValeMoon per il fotoritocco (solo i tatuaggio Braulio è tarocco).

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lunedì 6 luglio 2009

Un link utile per risparmiare sulla benzina

Premesso che il vero risparmio sarebbe investire su energie alternative e veramente non inquinanti, volevo indicarvi un sito che risulterà sicuramente utile. Cazzeggiando online ho trovato questo link che permette di vedere i distributori con i prezzi più competitivi. C'è anche la possibilità di iscriversi (anzi, va fatto!) per poter aggiornare i prezzi e rendere il sito ancora più utile ed efficiente.

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Il fantasma di Michael Jackson!!

Durante un collegamento della CNN a Neverland, una strana ombra passeggia per un corridoio. E' il fantasma di Michael Jackson??



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Un cd come ninnananna per bambini...

Questo articolo è un consiglio per tutte le neo-mamme. I Sigur Ròs sono un gruppo islandese poco conosciuto al grande pubblico ma dotati di un talento sconfinato. La loro musica è molto particolare, delicata, aspra è come se le emozioni diventassero suono. E' una musica difficile, non per tutti, un po' come la loro isola che dona paesaggi splendidi ed esperienza uniche come l'aurora boreale ma che chiede anche il sacrificio di adattarti ad una natura ostica ad un clima rigido. Nel 1999 hanno pubblicato quello che, per parola di molti addetti, è il loro capolavoro:Ágætis Byrjun. Un disco meraviglioso, romantico, viscerale. Una carezza di piume, chitarre distorte, eppure delicate che sono un tappeto di fiori per i vocalizzi angelici di Jònsi. Un disco per certi versi assurdo ma che non mancherà di coinvolgervi emotivamente. E' un lavoro che può essere ascoltato in mille modi diversi ed ogni volta stupisce per la sua bellezza. I testi sono in islandese ma mai come in questo caso le parole sono superflue. Anzi, i vocalizzi diventano uno strumento in più per creare tensione emozionale. Sembra di sentire la pioggia, le silenziose crepature che nascono nei ghiacciai e la voce del vento insinuarsi in quelle venature.

Oltre ad essere un disco bellissimo, negli ultimi giorni ho scoperto un ulteriore qualità di questo lavoro. I bambini ne rimangono affascinati, ammaliati e nel giro di pochissimi minuti si addormentano. La copertina dell'album non a caso è un feto con delle alucce. Io lo uso sempre con il mio nipotino di 10 mesi. Parte l'Intro e a metà della seconda traccia, la bellissima Svefn-G-Englar, dorme come un angioletto. Non so perchè ma questo disco catalizza tutta la sua attenzione e nel giro di pochissimi minuti da cavalletta sul divano si addormenta come un ghiro. Prima usavo la grappa nel biberon ma una grappa riserva da 120 euro a bottiglia mi sembrava eccessiva per un bimbo. Un cd consigliato a tutti gli amanti della buona musica ma anche a tutte le neo-mamme. Tra l'altro questa canzone ha un video di una bellezza sconvolgente.

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venerdì 3 luglio 2009

Lettera di un milanista anonimo


Quando Berlusconi dice che la crisi è solo una questione psicologica, io sono perfettamente d'accordo. Mi sono convinto che la mia cassa integrazione, i 400 euro in meno in busta paga, gli ordini dei clienti della mia (nel senso di dove lavoro) ditta diminuiti del 35/40% sono solo una questione di testa. Io sono uno di quelli che ha affrontato la crisi in maniera ottimista e propositiva cercando di mantenere invariati i miei consumi e le mie spese. Alla fine, per me è cambiato proprio poco e con tutta franchezza, per quanto io sia un tifoso di calcio di sinistra, devo dire che Berlusconi ha ragione. La crisi è solo un problema psicologico. Io ho mantenuto i miei standards, lo stile di vita che avevo prima della crisi. Ma poi... quale crisi? Io ho 36 anni e considerato il mio stipendio, per me la crisi è iniziata circa 18 anni fa, quando ho iniziato a lavorare. Io ho mantenuto il mio stile di vita, i miei standards di consumi. Prima della crisi non potevo permettermi cinema, concerti e stadio (al massimo sky ogni tanto al bar con birra e amici) e adesso, in piena, crisi continuo a non potermi permettere cinema, concerti e stadio. Per me è stato facile mantenere invariati i miei consumi. Vivevo in ristrettezze ancora prima di entrare in crisi. In un certo senso sono un pionere! Comunque, ha ragione Silvio. Ottimismo! E lui che è paladino di questo concetto lo sta dimostrando a tutti. Ha tenuto Kakà... vabbè, no però l'ha venduto al Real Madrid per una cifra che, inequivocabilmente, dimostra che la crisi non esiste. Ed ora ci stupirà con una serie di acquisti in serie e così tutti potremo urlare a pieni polmoni "LA CRISI E' FINITA!!". Anche se a pensarci bene... non ci hanno mai detto quando ci siamo entrati in questa crisi... anzi, a dire il vero, in molti hanno sempre negato che sia mai iniziata.

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mercoledì 1 luglio 2009

L'importanza di una chiara comunicazione

E' inutile negarlo. Sono sempre stato affascinato dai writer e dai graffitari. La mattina ti svegli e in cima ad un muro trovi un disegno con colori sgarcianti e non puoi fare a meno di notare due cose: primo il disegno è molto bello; secondo come hanno fatto a salire fin là sopra? E' stato l'uomo ragno? Ovviamente sono contrario a chi scrive su monumenti o palazzi di importanza storico artistica. A dirla tutta, non sono colpito solo da graffitari e writers. Spesso mi incuriosiscono anche le semplici frasi che racchiudono messaggi d'amore originali o contenuti politici, segni dei tempi che si stanno vivendo. Durante il Risorgimento la leggenda (o la storia) vuole che i muri di Milano e Venezia fossero pieni di VIVA VERDI, acronimo di Viva Vittorio Emanuele Re d'Italia. Nei giorni passati però mi sono imbattuto in una scritta che proprio non mi riesce di comprendere. All'autore forse non sono presenti i principi della comunicazione o forse li conosce fin troppo. Io, me ne sto, senza capire. E' un lamento di non appagamento sessuale amoroso o una complessa denuncia socio-politica?

Chiedo aiuto a voi per un'interpretazione.

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