Benvenuto!

Il solo fatto che tu sia qui già mi gratifica. Che dire di più? Ormai visto che ci sei partecipa, leggi e commenta. Una sola richiesta. Quando te ne andrai non chiudere la porta!

martedì 28 agosto 2012

Così, all'improvviso. Le emozioni come schiaffi.

Se potessi esprimere un desiderio, 
vorrei essere un po' felice. 
Perchè se fossi troppo felice,
avrei nostalgia della tristezza.



Ci sono giornate splendide che ti alzi presto per fare una sorpresa di compleanno. Poi, in maniera inspiegabile, ti aggredisce la malinconia. E' un processo che ancora non ho compreso appieno, anzi, affatto. Ignoro completamente quale sia il passaggio dalla felicità alla malinconia. Sei lì, beato sul divano a guardare Magnum PI che scorrazza in Ferrari alle Hawaii e... niente... colpito.

Così, senza capire come e perché, ho iniziato ad arrotolare il video della mia vita. L'ho fatto senza volerlo, come costretto da qualche strano flusso di coscienza. Sono tornato a quando Magnum PI non era in replica, ai tempi di Starsky e Hutch, Baretta, Capitan Harlock e la splendida Wonderwoman. Mi sono trovato davanti all'armadio spalancato dei miei ricordi. Subito vedo il mio mangiadischi e il disco Atlas Ufo Robot. Sullo scaffale in basso il Monopoli. Ricordo ancora benissimo quando lo comprai, comprai... quando me lo regalarono. Ora la confezione è insieme con lo scotch, manca un dado e qualche pedina, però, la vita ha fatto aumentare le carte degli imprevisti e delle probabilità. E quelli cosa sono? NO!! Li avevo completamente dimenticati: I Quindici. Se hai meno di trent'anni probabilmente non sai nemmeno cosa sono. Affari tuoi. Io ero innamorato dei dorsi colorati e ricordo che, nei giorni di pioggia, consumavo Poesie e rime e Personaggi da conoscere. C'è una montagna di macchinine "majorette" e anche il panno del mio subbuteo, regalato dalla mia nonna. C'è ancora la squadra del Liverpool originale e quella del Genoa che avevo colorato con uno stuzzicadente. Qualche giocatore è seriamente infortunato, dopo aver subito contrasti pesantissimi con il mio nipotino Jacopo. Ci sono le porte, anche il compensato per stendere il campo. Con molta tristezza, però, non ho più amici per giocarci. Ricordo anche lo ZX spectrum del mio amico Nzermino. C'è anche il cucchiaio di legno con il quale ammaccai una pentola a mia nonna: era la sera dell'11 luglio 1982. In un angolino c'è anche un mazzo di carte da scala quaranta. Il mazzo del mio nonno Mario. La custodia in cartoncino e la vaschettina in plastica per riporre le carte. La vaschettina ha un buco: mio nonno, in una accesissima partita di rubamazzetto con il sottoscritto, la confuse con il portacenere. Ecco il perché del buco. Se non ricordo male fumava le MS. Qualche anno fa, rimettendo in ordine, questo ricordo mi saltò negli occhi prepotentemente, facendomi piangere come un bambino.

In questo armadio ci sono tutte le giornate trascorse al mare. Quelle giornate così intense che appena salivo in macchina per tornare a casa, crollavo morto di sonno. Mia madre bellissima, giovane e abbronzata che con delicatezza mi spalma di crema solare e dice di non allontanarmi da riva, ma io mi sento uno squalo e gli squali non annegano. E' impossibile. Mio padre, invece, più guascone mi chiama e mi lancia lontano nell'acqua, come fossi un corpo fatto d'aria. Nelle mani di mio padre mi sento protetto come fosse Superman, so che se anche mi gettasse in mezzo agli scogli, non potrei farmi male. E io - splash - galleggio in mille bolle e riemergo all'aria, con gli occhi pieni d'acquosa felicità. Mio padre e la sua cinepresa anni '70, con i filmini quasi tutti uguali, io e mia sorella che camminiamo verso di lui che riprende. Un padre fantastico, con tanti pregi, non poteva anche essere Martin Scorsese. C'è anche mia sorella, con i suoi codini, il suo costume blu con le stelle marine gialle, la sua risata contagiosa quando trova gli smeraldi, levigati dal mare. Mia nonna sulla sdraio, con la settimana enigmistica, sotto il suo cappello di paglia, controlla che tutto vada bene. A pranzo andrà in cabina, prenderà la focaccia e ci chiamerà per mangiare. Poi il gelato e la lunga ora di attesa per fare il bagno. La digestione: tortura estiva di ogni bambino. Guardo tutto questo, con i miei occhi di bambino di otto anni. Sarà sempre così, non c'è motivo che cambi nulla.

Se potessi avere solo un desiderio da esprimere, tornerei a quei giorni.

Invece no. Non si può, questa è l'unica regola crudele della vita. Ciò che è perso, lo è per sempre. La nonna non c'è più. Mia sorella non ha più i codini, ora li ha la mia nipotina. E' lei ora a guardarci, pensando che sarà sempre così. La mia mamma è sempre bella e, in estate, abbronzata, ma non è più giovane. Mio papà, è sempre il mio papà guascone, ma non ha più la forza di lanciarmi lontano. Ed io negli occhi non ho più quella acquosa felicità, ma un'acquosa tristezza di perdere i miei due genitori, che amo da morire ma troppo spesso mi dimentico di dirglielo.

domenica 26 agosto 2012

Post domenicale: la benzina è una bega(n) nazionale.

Questa mattina sveglia presto. Insomma... presto magari no, sveglia. Lavata di faccia, bermuda, maglietta, espadrillas e via a fare colazione con i genitori di lei e i miei. Giornata limpida di sole, leggermente più fresca dei giorni passati. Macchina a secco, per fortuna nei fine settimana la Eni ci viene incontro con gli sconti. Avvio l'app (utilissima e consigliata) Prezzi Benzina e, con grande sorpresa (si capisce la vena sarcastica?), mi accorgo che quasi tutti i benzinai indipendenti hanno prezzi migliori di Eni. Faccio scorrere sul display i prezzi e vedere la benzina quasi a 2 euro mi fa rabbrividire. La cosa più sensata e civile che dovrebbe fare un governo, secondo me, sarebbe finanziare una società per produrre una macchina ad energià alternativa. Non ho conoscente tecnico-meccaniche ma credo che abbiamo la conoscenza e la tecnologia per poter mandare la benzina in soffitta, o no? Se il governo italiano mettesse in produzione una macchina elettrica (o a qualsiasi carburante ecologico ed economico), io la comprerei senza pensarci (chiaramente la macchina non deve essere un catorcio). Tra le altre cose, c'è un'altra divertente app della Eni, che permette di comporre una frase da scrivere sulla t-shirt di Rocco Papaleo. Io ne ho inviate due ma mi sono state bocciate entrambe. La prima diceva "Ripartire è... trovare una alternativa alla benzina".

La macchina corre e i Depeche Mode Live sono a palla. Arriviamo al bar con giardino. I genitori sono già lì. Cappuccio, brioches, frutta, mousse al cioccolato, succhi di frutta e spremute. C'era proprio tutto. Anche i giornali per una rassegna stampa. Leggo che è morto Neil Armstrong. La vera notizia però è della Began che ha dichiarato di aver perso il bambino di Berlusconi. Tra me e me, commento che era meglio avesse perso quello di Bossi, perché tutto sommato Piersilvio riesco ancora a sopportarlo.

Leggo anche qualcosa a riguardo della crisi economica, dell'euro, della Grecia, dello Spread. Leggo le dichiarazioni a proposito della BCE, di Bersani, della Fornero e di Monti. Ci capisco poco, pochissimo ma ho la netta sensazione che se mettessi, come Primo Ministro Europeo, la mia compianta nonna Ninetta nel giro di 20 minuti sfanculerebbe la totalità dei Banchieri, delle lobby del petrolio e tutti gli avvoltoi che dalla crisi traggono profitto. Al primo che le parlasse di economia virtuale e/o apertura della borsa di Tokyo o Milano, assesterebbe un sonoro ceffone in dolby surrounds e invece di parlare di tassi d'interesse, spread, inflazione ammistrebbe tutto come ha sempre fatto con parsimonia e razionalità, facendo attenzione agli interessi di tutti. Sono convinto che nel giro di due mesi porrebbe rimedio a tutto 'sto casino.

Tornando a casa, la mia dolce metà mi fa notare che a Desio stanno costruendo un grattacielo stile Manhattan. In un paesino di casette bassine, quasi tutte villette bi-famigliari, si erge presuntuosa, questa struttura che ricorda tanto un obelisco egiziano o, usando un francesismo, un grosso dito puntato nel culo del cielo. Ci guardiamo e chiedendoci chi abbia pensato e poi permesso uno scempio simile.

E ai vostri occhi quali eresie architettoniche si palesano?

sabato 25 agosto 2012

Prime avvisaglie di crisi dei quarant'anni...

Fra qualche mese compirò i fatidici primi 40 anni. Con grande piacere posso dire di: avere ancora tutti i capelli se escludiamo un inizio di stempiatura; conservare una bella dentatura (i miei genitori avrebbero potuto comprarsi una casa a Malibù, con quello che hanno speso); infine, di aver ancora un fisichetto gnam gnam, nonostante io sia un Indivanados convinto e mangi qualsiasi cosa. Detto questo, aggiungerei che sono riuscito a conservare il fanciullino che ero, anche se ad un'analisi più approfondita, si potrebbe dire che non sono maturato affatto. Preferisco la prima versione.

La leggenda vuole che i primi quarant'anni portino anche la classica crisi. Quella che ti fa comprare la cabriolet, indossare pantaloni bianchi, improbabili camicie blu china aperte sul petto villoso e ti obbliga a fare il babbione con ragazze che hanno la metà dei tuoi anni. Ieri credo di aver avuto la prima avvisaglia di questa terribile malattia, anche se in maniera nettamente più leggera.

Con la motoretta e la mia dolce metà siamo andati a Milano a fare un giretto. Lei è rimbalzata in tutti i negozi di abiti del centro, in rigoroso ordine alfanumerico. Io mi sono infilato alla FNAC. La FNAC per me è il paese di Bengodi. Comprerei tutto. Ma andiamo con calma. La prima fermata è stata davanti ad un tv 50 pollici sul quale girava Purple Haze tratta dal DVD "West Coast Seattle Boy Jimy Hendrix: Voodo Child". Dopo 5 minuti non sapevo più se volevo comprare solo il cofanetto o anche il tv con un impianto audio che probabilmente non usano nemmeno gli U2 in concerto. Ripresomi dall'ipnosi è questione di pochi passi per finire alla seconda stazione della Via Crucis: Il Padrino - La Trilogia Edizione 40° Anniversario (4 Blu-ray).
Una cinquantina di euro. Soppeso il pacco. Succulento. Lo prendo? Non lo prendo? Ho già i DVD... però questo è in Blu-Ray. Lì vicino c'è anche la collezione di Clint Eastwood, più in là Star Wars. Eccheccazzo! Proseguo. Mi imbatto in tablet, ebook reader, casse wifi, Xbox con Kinetics e PS3. Vorrei comprare tutto.

La vera tentazione è la classica cosa che da sedicenne non vedi l'ora di lavorare per comprarla, poi a quarant'anni vorresti comprarla ma ti vergogni di buttare via 300 euro per una cosa del genere. In tutta onestà, quando al commesso ho chiesto informazioni, una parte di me sperava che costasse una sassata per non comprarlo, l'altra invece sperava fosse abbordabile. E' un po' imbarazzante. Fatemi spiegare, datemi la possibilità di fornirvi qualche scusa becera per giustificare la mia debolezza. Da sempre sono affascinato dalla tecnologia, mi piacciono i videogiochi e anche il modellismo. Di contro la tecnologia l'ho sempre vissuta in maniera pratica, non sono mai corso dietro alle novità. L'ultimo cellulare l'ho tenuto 4 anni e cambiato solo perché non funzionava più. Non ho mai avuto Play Station o simili. Non ho Ipad, Ipod o tablet vari. Insomma non ho un cazzo. Solo lo stereo per i cd. Ieri però, avrei fatto delle cose assurde per comprarmi quella cosa lì. Sarei andato ad un concerto di Valerio Scanu o Marco Carta, sarei andato a cena con la Amoroso e parlato di Frank Zappa per tutta la sera, e le avrei dato ragione se lei mi avesse risposto che è meglio Gigi D'Alessio. Insomma mi sarei umiliato per poter comprare l'Ar Drone Parrot 2.0, anche perché l'avrei usato per buttare schifezze nella piscina del mio vicino cafone e per disseminargli il giardino di polpette al Guttalax, per farglierlo scagazzare dai suoi cani. Però, non l'ho comprato e la tentazione di salire in moto e correre a prenderlo è tutt'ora molto forte. 

Alla fine qualcosa l'ho comprato, non potevo uscire a mani vuote. Le tentazioni erano così potenti che sarei stato sovraumano se ne fossi uscito indenne. C'era uno scaffale pieno di CD in offerta. Così per un totale di 9 euro mi sono portato a casa 101 dei Depeche Mode e Live in the city of light dei Simple Minds. Avresti dovuto vedermi ieri sera con la mia bella metà, saltare per la sala con Just Can't Get Enough a tuono.