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domenica 28 novembre 2010

Mi hanno fatto un test, delle domande. Quando hai una bocca capace a cosa serve il cervello?

Colloquio all'Atac. Chi sa da dove passa il 12? Io, io, iooo!!
Ultimamente le notizie dei giornali sono più divertenti di un spettacolo con Gigi Proietti. Questa mattina mi sono imbattuto in questo. Lo riassumo velocemente: Atac e Trambus, cioè le municipalizzate che si occupano di trasporti, hanno fatto circa 854 assunzioni dirette. Praticamente, invece, di vincere un concorso queste persone sono state chiamate a casa e si sono ritrovate con un lavoro. Che c'è di male, penserete voi. Nulla, rispondo io. Se queste 854 persone fossero state scelte a cazzo di cane, un disoccupato qui, un'universitaria là, tutto ok. Il caso però, vuole che siano tutti parenti, amici, mogli e, presumo, qualche succhiapiselli dei potenti di turno. Il caso più divertente è quello di Giulia Pellegrino, con un iter professionale discotecaro piuttosto confuso, si ritrova nella segreteria del direttore industriale Marco Coletti. Intervistata dichiara: "Mi hanno fatto un test, delle domande, era un concorso.... Poi mi hanno chiamata e...". Sfortunatamente non ricorda dove si sia svolto il concorso: "Perché ho seri problemi a ricordare i luoghi e i nomi". Non pensate che una come Giulia sia la segretaria ideale? Mi immagino la sua giornata di lavoro:

Giulia: Direttore ha chiamato uno che ha detto di dire a... non ricordo il nome, che lunedì, no... mercoledì? ha un appuntamento a Roma, no... in Emilia Romagna... ehmm, Vecchia Romagna o era Rovigo? Comunque, nei prossimi giorni deve incontrare qualcuno in qualche posto...
Direttore: Hai preso qualche appunto? Un numero di telefono, qualcosa...
Giulia: Ehm, direttore... pompino?

giovedì 25 novembre 2010

Meno male che "Il giornale" oggi ci dice la verità. Chissà, magari domani ci dirà anche cosa pensare...

Oggi mi è capitato sotto gli occhi Il giornale e, come ho già avuto modo di scrivere, non mi vieto di leggere nulla. Tra gli altri articoli mi sono imbattuto in questo dal titolo "Rai, le bugie diventano realtà", a nome di Paolo Bracalini. Alcuni passaggi sono veramente curiosi. Il centro di tutto sono le mistificazioni della Gabanelli, Floris, Fazio, Santoro ecc... ecc... Il buon Bracalini suggerisce al centrodestra di studiare ed apprendere le tecniche mistificatorie dei conduttori della Rai; tecniche che lo stesso Berlusconi ha dichiarato in diretta tv di conoscere molto meglio di tanti altri. Viene poi sottolineato il fatto che il nostro Premier sia stato costretto, più volte, a chiamare in diretta Ballarò per esprimere la sua posizione. La cosa incomprensibile è che Berlusconi lo si vede ovunque, tranne dove dovrebbe essere. E' l'unico politico, uno dei pochi, che ha sempre rifiutato qualsiasi ospitata che non gli permettesse il suo classico e, in questo caso, stucchevole e fazioso monologo. Mezza Italia vorrebbe vederlo in un contraddittorio televisivo, mentre l'altra metà di paese si accontenta dell'informazione passata da Rete4 e Tg1. Come mai l'autore dell'articolo non fa presente che l'esuberante Premier, prima promette di rispondere alle domande di Floris ma poi se ne guarda bene dal solo sentirle, accusando di mistificazione poco prima di attaccare la cornetta? Avrebbe potuto provare a difendere la posizione di un uomo, anzi ometto e non solo per la scarsa altezza, che ha una coda di paglia che fa provincia. Secondo Bracalini tutte le trasmissioni citate sono costruite per arrecare danno al Premier e al suo governo, facendo diventare verità le bugie. Potrei anche essere d'accordo, non lo sono però potrei. Io, quando mi sono trovato a fare i conti con persone che parlavano male di me, ho sempre preteso di affrontare viso a viso. Siccome la verità, e chi sa di essere dalla parte del giusto, non deve avere paura di nulla, Berlusconi dovrebbe andare ospite a Ballarò e provare queste cose. Accettare un confronto con chiunque cerca di infangare la sua reputazione. L'articolo si conclude con queste parole: "Epigono ma ben istruito è Fabio Fazio, che con Saviano ha costruito una liturgia televisiva che non accetta né prevede repliche." Accusa stupida quanto falsa. La critica sulla non accettazione delle repliche è proprio una dolorosa e disperata arrampicata sugli specchi, specialmente nella settimana che ha visto Maroni ospite per  replicare alle parole di Saviano. Prima di tutto, osserverei che è proprio il format ad essere così. Questo aspetto è forse conseguenza della maleducazione degli ospiti televisi attuali? Qualsiasi trasmissione che affronta problematiche sociali, politiche ed economiche, deve fare i conti con il disturbatore di turno che copre, spesso impedisce, l'esposizione della propria idea a qualcuno. Non so voi, ma io preferisco, senza ombra di dubbio, la liturgia di Saviano e Fazio, che permette a chiunque di parlare con tranquillità e calma, senza avere uno Sgarbi o un Vito (che fine ha fatto?) che se dici qualcosa che non condividono ti saltano in testa. Abbastanza perplesso per l'articolo in questione, procedendo nella lettura mi sono scontrato con questo: O vieni via con me oppure vai al diavolo. Cito: 
 
Molti si stupiscono che la tra­smissione abbia avuto un’audien­ce fenomenale: 10 milioni di spetta­tori. Dicono: com’è possibile che uno spettacolo tanto noioso, e co­stellato di banalità e luoghi comu­ni, sia piaciuto a una platea così va­sta? E suggeriscono: aboliamola e buona notte.
 
Già questa è una chicca da inserire in un vocabolario sotto la voce democrazia. Se 10 milioni di persone, che in Italia sono circa 1/6, seguono una trasmissione che consideri banale e piena di luoghi comuni, mi sembra presuntuoso pensare che tutti quei 10 milioni siano degli imbecilli. Amen, pazienza. Anche io ritengo il Tg4 e Il giornale mezzi di informazione scadenti ma non mi passa nemmeno per l'anticamera del cervello di chiuderli. Per fortuna Feltri ci svela l'arcano, ricito:
 
La tivù, come qualsiasi co­sa di questo mondo, non è in grado di soddisfare tutti, ma deve -  per far quadrare i bilanci – cercare di in­trattenere il maggior numero di persone. Più riesce a incollarne al video e meglio è. Dato che si tratta di un media rivolto alle masse, il suo successo (o il suo insuccesso) si misura dalla quantità del pubbli­co e non dalla sua qualità (…). 
 
La domanda che sorge spontanea è la seguente. Caro Feltri, ma il discorso sulle masse, la quantità di pubblico e non la qualità, insomma questa lungimirante teoria, funziona anche per il governo Berlusconi?
 
   

mercoledì 24 novembre 2010

The 11th hour: che senso ha essere ricchi in un mondo malato?

L'11 ora è un documentario, prodotto e narrato da Leonardo Di Caprio, con una infinità di interventi di scienziati che commentano lo stato attuale del nostro pianeta.  Non nascondo che per molti aspetti è una bel pugno nello stomaco. D'altronde che la verità faccia male è innegabile.

Ne consiglio caldamente la visione a tutti, sperando in un bel passa parola. In questa ora e mezza di filmato l'essere umano viene descritto come l'essere vivente più dotato a livello intellettuale. Facendo un passo indietro, e osservando l'uomo ricoperto di peli e con una clava in mano, nessuno avrebbe mai scommesso che sarebbe sopravvissuto a tutti quei voraci predatori. Invece, eccoci qui. Secondo alcuni, la nostra vera forza è stata la capacità di elaborare il concetto di "futuro". Così, mentre tutte le altre specie si limitavano a vivere il quotidiano, noi siamo stati in grado di progettare. Dunque, il nostro cervello, le nostre grandi attitudini ad osservare, comprendere, elaborare ci ha permesso di arrivare fin dove siamo adesso. La domanda, però, è proprio questa. Dove siamo adesso? Con le premesse che abbiamo posto, ovvero, essere sopravvissuti grazie al cervello, dovremmo essere in una sorta di Eden. Un sistema dove uomo e natura convivono in armonia ed equilibrio. Non è affatto così. L'uomo con tutto il suo cervello ha portato il pianeta sull'orlo del baratro. Non trovate curioso che siamo l'unica specie sulla terra che produce rifiuti tossici? Siamo arrivati ad un punto tale che, osservando la terra da esterni, sembriamo un microrganismo che sta infestando il pianeta. E' assurdo pensare che siamo tanto preoccupati di curare malattie che ci uccidono, mentre facciamo il nulla assoluto per preservare il nostro ambiente. Una veloce riflessione su corsi e ricorsi storici, fa intendere che da sempre l'estinzione di una specie fa parte del ciclo naturale. Di questo passo, i prossimi ad estinguerci potremmo essere noi. Pazienza. La vita ha dimostrato di essere in grado di continuare, magari sottoforma di batteri o organismi più o meno evoluti. La cosa grave è che la nostra eventuale estinzione, è stata preceduta da tante altre, nel mondo della flora e della fauna, e la causa di queste estinzioni è totalmente nostra. Siamo in una situazione molto grave, e un dato indicativo di questo stato di cose può essere un piccolo esperimento, che faccio qui di seguito. Osserva la foto qui sotto e rispondi a queste due domande. Che logo è quello a sinistra? Che foglia è quella a destra?

 
Immagino che molti di voi avranno riconosciuto il logo di McDonald ma in pochi sanno che quella è una foglia di quercia. Inquietante non credete? Io conosco le foglie, per il semplice fatto che ho dei laboratori con i bambini delle elementari che riguardano la natura, altrimenti, con tutta probabilità, ero nella stessa situazione. Il riconoscere il logo di un fast-food, che ci propina un sacco di cose ben poco salutari, e ignorare una pianta che tutto sommato fa parte del nostro patrimonio faunistico e che ci regala ossigeno, dovrebbe quantomeno farci riflettere. Gli scienziati concordano che l'inquinamento è causa del surriscaldamento globale, la continua deforestazione porta solo alla desertificazione e, in ultimo e più grave di tutti, il surriscaldamento potrebbe arrivare ad autoinnescarsi superando un punto di non ritorno. In tutto questo disastro c'è però una piccola nota di positività. Se è vero che l'uomo, con il suo stile di vita volto solo al profitto e al denaro, è la causa di tutto, è altrettanto vero che l'uomo correggendo il suo comportamento potrebbe essere la soluzione.

Questo post fa parte dell'iniziativa buio in sala di nati per delinquere...

martedì 23 novembre 2010

Il monologo di Maroni? Almeno poteva dirla tutta...

Ieri ho guardato la trasmissione di Fazio e Saviano. Insieme a quella della Gabanelli, Augias e Vaime, una delle pochissime cose guardabili passata in tv. Gli interventi di Saviano, oltre ad avere un grande contenuto, sono anche fatti con grande talento affabulatorio. Ero curiosissimo di sentire l'intervento di Maroni. Sono rimasto un po' spiazzato dal nostro Ministro degli Interni. Si è presentato a leggere "iniziative per contrastare le mafie" ma è sembrato più che altro un monologo di difesa del partito e uno spot pubblicitario del Governo. Mi è sembrato un intervento piuttosto ridicolo, un vantarsi per aver fatto niente di più di quel che prevede il suo incarico, tra l'altro pagato profumatamente. Dopo aver elencato i successi, sarebbe stato anche intellettualmente onesto dire che i mafiosi sono stati catturati grazie alle indagini della magistratura che combatte in prima linea. Magistratura, ma soprattutto magistrati, che sono persone con famiglia e affetti e, nonostante tutto, svolgono un lavoro terribilmente pericoloso. Magistratura che questo governo, ha più volte offeso e screditato cercando di renderla inoffensiva. Io da cittadino italiano, con il plauso di Maroni mi ci pulisco il culo; perché è troppo facile andare in tv ad incensare la laboriosa magistratura e poi appoggiare leggi vergognose che vogliono eliminare le intercettazioni. Per evitare l'acutizzarsi di fenomeni  di gastrite, sorvolo sui beni sequestrati ai mafiosi e rivenduti all'asta. Mi aspettavo qualcosina di più, anzi di diverso. Meno male che uno strepitoso e arguto Corrado Guzzanti mi ha risollevato il morale.

venerdì 19 novembre 2010

L'evoluzione ha due punti cardine: l'asino e l'uomo. Resta da capire quale dei due sia il punto di massimo sviluppo.

Oggi ho letto delle notizie che mi hanno sconvolto e fatto riflettere sul termine  "animale, bestia" nell'accezione di persona priva di umanità. Mi riferisco alla storia di un operaio belga che per dieci anni è stato umiliato, vessato, torturato sul posto di lavoro dai colleghi. Il malcapitato si è rivolto più volte ai dirigenti senza ottenere risposte. Ora è iniziato un processo che coinvolge 25 persone ma la vittima sono tre anni che non esce di casa e soffre di disturbi post-trauma da stress. La seconda notizia, invece, riguarda alcuni consiglieri (Pdl e Lega) che in viaggio di piacere all'Oktoberfest, visitano una chiesa con le birre in mano e con un linguaggio, che definire inadatto è un eufemismo. Queste due notizie, non saranno certo l'immagine precisa dell'umanità attuale, però, se la mela non cade mai lontano dall'albero, direi che ci sono tutti i sintomi di una malattia preoccupante.
In un mondo ideale i 25 imputati andrebbero trattati allo stesso modo della vittima. Che poi non capisco cosa ci sia da processare, visto che ci sono filmati che provano il tutto. Per quanto riguarda gli imbecilli che in campagna elettorale si ergono a paladini della cristianità per poi andare a bere birra e bestemmiare in chiesa, direi che la natura è già stata piuttosto bastarda. Come minimo, però, mi aspetto un'immediata espulsione dei consiglieri in questione.  
Un po' come è successo al povero asino Herman congedato con disonore dall'esercito tedesco. Notizia vera, leggete qui l'articolo sul Bild. Vi chiederete cosa abbia fatto l'asino Herman per meritarsi questo. Ha bestemmiato in chiesa? No. Ha vessato e torturato dei commilitoni? No, nulla di tutto questo. L'animale ultimamente si rifiutava di portare pesi e munizioni in territori pericolosi. Così, dopo essere stato congedato con disonore, è stato venduto ad un mercato per 100 dollari. 
E' necessario aggiungere altro? Il quadro mi sembra completo. Tra bestemmiatori e colleghi violenti, l'asino Herman, senza ombra di dubbio, da questa faccenda è quello che ne esce meglio. Anzi, direi che la presenza dell'asino, in questo contesto di bestialità, un po' stride.

mercoledì 17 novembre 2010

Inception Berlusconi: geniale!!!

 Non credo che ci sia bisogno di spiegazioni.

sabato 13 novembre 2010

Meno male che Silvio c'è...



Questo cartello è stato esposto a Sestri Ponente, in un negozio distrutto dall'alluvione del 4 ottobre. Credo superfluo qualsiasi commento.

PS - Grazie all'amico Paride per la correzione.

mercoledì 3 novembre 2010

Il declino del giornalismo italiano.

E' da molto che sostengo che buona parte del giornalismo italiano potrebbe essere buttato nella spazzatura, nella speranza che il riciclo porti ad un prodotto migliore. Quando un giornalista dice una cosa assennata, si rimane allibiti. Quando si raggiunge questo punto, significa che il limite è stato superato. Oggi sul Corriere ho letto un articolo dal titolo Il sesso allunga la vita dei maschi (fedeli).

E' un altro chiaro esempio di giornalismo imbratta pagine. Non serve essere dei geni per capire che, gli studi fatti dalla Società italiana di andrologia e medicina della sessualità, sono una minchiata colossale. Mi sono lussato la mandibola dal ridere leggendo questo articolo. Mi sconforta pensare che questi ricercatori hanno impiegato mesi della loro vita per arrivare a questo risultato. Senza studi e/o ricerche di settore, posso sbugiardare questo studio con una semplice osservazione: se il sesso allungasse davvero la vita dei maschi fedeli come si potrebbe spiegare Berlusconi?