Dopo la faccenda dei panini e delle firme, che già da sole sfiorano il ridicolo, oggi abbiamo sfondato il muro del malfatto, dell'impreciso e del superficiale. Il riTARdo al Tar mi ha suscitato tenerezza, quasi compassione. Che fare con la Polverini e con Formigoni? Premesso che se mi trovassi nelle loro regioni, li voterei solo se mi garantissero un posto da 3.000 euro al mese, rimango un po' perplesso sul da farsi. Il buon senso mi fa propendere per un reintegro "dei due personaggi in cerca d'autore". Una votazione senza questi due candidati, potrebbe essere utilizzata in maniera provocatoria e manipolatrice. Alla fine i veri penalizzati sono gli elettori che avrebbero dato il voto a questi due candidati.
Una cosa però mi preme dirla. Ho sentito esponenti politici che dicevano di non farsi intrappolare dalla burocrazia e che queste regole dovevano lasciare spazio al buon senso. Considerando che ultimamente, in Italia, regole e leggi hanno lasciato spazio a interessi personali e immoralità varie, sarei ben felice che con oggi, potessero essere sostituite da un valore positivo. Però le regole sono regole, retaggio lasciatoci dalle antiche civiltà, loro sì, ricche di buon senso. Talmente ricche di tale prezioso tesoro, che avevano capito che il buon senso, a volte, si smarrisce e si trasforma in "buon senso personale".
Come ho scritto prima, auspico che il buon senso porti ad una soluzione che tenga presenti gli interessi reali (ovvero quello degli elettori) e non le liti di cortile. Qualche riflessione da fare c'è. Com'è possibile che due candidati, tra l'altro importanti, alla regione possani incappare in simili scivoloni? La serietà di un candidato politico si vede anche dalla sua capacità di scelta e, di conseguenza, dalla qualità dei suo collaboratori. Io non mi sono mai candidato alle elezioni ed ho poca esperienza ma, ho come la sensazione, che siano qualcosa di piuttosto serio. Dovessi un giorno candidarmi a qualcosa, fosse anche mister maglietta bagnata, mi informerei bene sulle modalità.
Il buon senso come Carneade: chi era costui? Se il buon senso dice integrare i due esclusi, lo stesso buon senso prevederebbe che i due succitati, ammettessero di aver fatto una cappellata. Per quanto grave, può capitare a chiunque di fare un stronzata. Invece no, Formigoni denuncia ignoti per aver ordito una manovra per danneggiarli. Berlusconi vuole il colloqui con Napolitano che conferma l'appuntamento alle 21. Non alle 21.15 o 21.30. Alle 21.00... meglio ribadirlo prima di far nascere polemiche e accuse di boicottaggio.
Il buon senso, però, vorrebbe anche che un Presidente del Consiglio con processi a carico, e accuse piuttosto gravi, facesse di tutto per andare in tribunale e chiarire la sua posizione. Anche in questo caso perché ne beneficerebbe l'interesse collettivo. Un'altra cosa che vorrebbe il buon senso: se un avvocato fosse condannato per aver dato falsa testimonianza dietro compenso, che almeno il corruttore andasse in tribunale per essere giudicato; e nel caso risultasse colpevole venisse condannato.
Il buon senso dicevo prima, a volte, si spoglia, si camuffa e diventa "buon senso personale". Pensateci bene: non è buon senso quello che ti porta a fare delle leggi per evitare i processi? Proprio per questo motivo le civiltà antiche hanno creato le regole: per evitare che la vita pubblica venisse guidata dal buon senso personale di pochi.
Pensandoci bene, appellandomi al buon senso, in barba a qualsiasi regola e orario, potrei quasi candidarmi anche io... se leggete, e per problemi in corso con la giustizia avete necessità di mettervi in politica, contattatemi che proviamo a mettere insieme una lista. Come nome pensavo:
"Lista
vamo aspettando
perché erano in ritardo"
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2 commenti:
Mah, beato te che hai i nervi saldi (lo hai dimostrato ascoltando più volte il cd di Scanu). Io ho partecipato a manifestazione, sostenuto movimenti come quello di Grillo e ho cercato di mantenermi sempre informato ma ormai quando vedo/sento di questa politica marcia l'unico sentimento che provo è rabbia, perché ci stanno distruggendo il futuro. Poi mi viene da ridere perché siamo il paese burocratico per eccellenza e quando gli va male aizzano i cani da guardia contro la burocrazia da loro creata. Stendiamo un velo pietoso!
Sono d'accordo con te sul fatto che oramai il buon senso del Belpaese sia stato cacciato di casa e ora vagabondeggia esule per l'estero in cerca di casa o attende di tornare in patria. Il punto è che il buon senso nell'essere esiliato ha lasciato la sua vecchia casa all'opportunismo, che, grazie allo sfacelo del pensiero italico si è fortificato sempre di più nella sua casetta e difficilmente schioderà dalla sua comoda posizione. Lo dimostra il fatto che adesso in Italia Berlusconi è un politico che calza a pennello nella società italiota, dato che la superficialità dell'Italiano medio induce a pensare: " Berlusconi è un uomo ricco e di successo, quindi se lui è al potere renderà a mia volta me ricco e di successo", cosa che ovviamente non succede, nel modo più assoluto! Questo accade specialmente perchè la suddetta superficialità rende visibile soltanto la patina esterna del premier, un uomo ricco e sorridente con tratti di santità apparentemente inconfutable, ma se la gente andasse oltre le apparenze si accorgerebbe della demagogia che esce da tutti i pori del nostro attempato presidentino, del fatto che lui in polica ci sta per avere gli strumenti necessari un'impenetrabile corazza per le sue natiche unte dal Signore, e tra questi strumenti ci sono ovviamente le leggi che tu hai citato.
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