Ieri mentre stavo andando a votare, avevo un sacco di domande che mi giravano in testa. E tutte si condensavano in una sola, ovvero: per chi voto? E' strano. In un mondo normale i politici raggiungono i potenziali elettori, proponendo programmi e idee. Cercando di fornire una motivazione per guadagnare il voto. Questa campagna elettorale è stata assurda, ha sfiorato il ridicolo. Per essere precisi, sono diversi anni che il povero elettore motivato deve cercare a proprie spese uno straccio di programma politico. Alla fine mi sono trovato a pensare al contrario. Per chi non voto? Non è l'atteggiamento giusto, siete concordi?
Mi assale la tentazione di non votare più. Sono ormai convinto che l'Italia sia entrata in una situazione, un pantano politico, dal quale uscirà solo con la fine dell'idolo che tutti attira e tutti respinge. Il binomio-slogan "noi siamo quelli dell'amore e voi quelli dell'odio", io lo sostituirei in altro modo. Mi autocensuro. Abbiamo bisogno di una rinascita civile, etica e culturale. Sono tutti valori che richiedono dedizione, sacrificio, volontà; nessuno è più avvezzo a simili frequentazioni. Gli italiani, mi duole dirlo ma è così, premiano la furberia. Non hanno rispetto per chi fa la coda, ma stimano chi la salta; odiano a parole chi non paga le tasse ma, in fondo, da loro li distingue solo la mancanza di coraggio per evaderle. Questo è il tragico quadro che mi sono fatto dell'Italia attuale.
Siamo un'assurda e unica anomalia di sistema. Da oggi abbiamo nell'apparato statale due membri in più: il figlio di Bossi e l'igienista dentale di Berlusconi. Due personaggi privi di qualsivoglia curriculum politico. Sintomatico il fatto che siano conosciuti per interposta persona e non per meriti personali. Eppure loro sono stati eletti. Com'è possibile? Vi prego, se avete votato per loro, spiegatemi perché! Svelatemi l'arcano. Il figlio di Bossi che cazzo ha fatto nella vita per meritarsi di essere eletto a Brescia? Se tanto mi da tanto, visto e considerato che è stato bocciato tre volte alla maturità, è in odore di salire al Ministero della Pubblica Istruzione. E l'igienista dentale? Senza dubbio è un gran fica. Però, non mi sembra che basti per entrare in politica, o forse sì?
Poi tutti si chiedono come mai l'astensione è stata così alta. Io mi sono stupito che sia stata così bassa. Una campagna elettorale nella quale non si è parlato di un tema importante, ha portato al voto più del 60% degli italiani. A mio modo di vedere, è un dato strepitoso. Di sicuro, alle prossime elezioni io non voterò, magari salto dall'altra parte e mi candido. Se ce l'ha fatto il figlio di Bossi!
Questo stato di cose, questo incantesimo del nulla, fatto a chi vive la vita degli altri perché non nutre speranze nella propria, svanirà con la morte dell'incantatore. Per il momento bisogna tollerare. Democrazia è anche questo.
2 commenti:
Più che "tollerare", direi "resistere".
Hai ragione. Ho cercato sul vocabolario i due termini. Senza dubbio più adatto "resistere" di "tollerare".
Grazie per la precisazione.
Valente
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