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sabato 2 marzo 2013

Se i cani potessero parlare...

Questa mattina, mi son svegliato e bella ciao, bella ciao... No, non è un post politico. Dopo essermi svegliato, con la mia dolce metà siamo andati a fare colazione al nostro baretto preferito in centro. Motoretta, strada, posteggio, passeggiatina verso i nostri cappucci e brioches e... STUPORE. Il nostro baretto normalmente semi-vuoto, è strapieno. Tavolini di signore attempate con cagnetti, taglia pantegana, rivestiti con cappottini ignobili. A costo di farmi antipatie lo dichiaro onestamente. Non amo gli animali, ma li rispetto e non farei loro male in nessun modo. Però, l'idea di averli in casa sul divano, sulle sedie, sul letto con peli ovunque mi schifa. Come mi schifa andare a casa di proprietari di gatti che ti invitano a cena e, mentre cucinano accarezzano gli animali. Andiamo oltre. 

Le signore in questione hanno passato tutto il tempo a parlare delle loro bestiole e ho scoperto, con grande stupore, che i loro cani hanno un guardaroba di cappottini di lana, imbottiti, impermeabili ecc... Da lì, non sapendo cosa fare, perché i clienti del bar stracolmo si sono fottuti tutti i giornali da leggere, ho iniziato a pensare ai cani. La prima riflessioni mi è sorta spontanea, quando una signora ha parlato della difficoltà che ha a mettere il cappottino al suo golden retriever. La povera bestiola quando fa freddo, diventa insofferente al cappottino, ma non sa che la padrona glielo mette per il suo bene. Avrei voluto dirglielo alla signora che è normale che un cane dotato di pelo, in Brianza (non al polo Nord) si innervosisce se gli si mette il cappottino, anche se verde acquamarina e comprato da Benettòn. Anche perché se il signore avesse voluto che il cane si coprisse, l'avrebbe fatto senza pelo e con il pollice opponibile. Non credo che un cane, se potesse scegliere liberamente, andrebbe a provarsi un cappottino. 

Dopo il cappottino di lana, anche l'assurdità della mantellina impermeabile. Che dico io, non saranno stati più utili quattro stivaletti di gomma? Oltre a questo mi sono venute in mente tutte quelle volte che, per strada, quei cagnetti-topo che rischi di schiacciare con un piede, abbaiano come forsennati a cani quattro volte più grandi. Ho elaborato una teoria. Sono arrivato alla conclusione che la maggior parte di quei cani grossi, prima facevano vita da bulli andando a rubare le crocchette a quelli più piccoli, che ora possono vendicarsi. Proprio questa mattina, dopo aver fatto colazione, un ciuaua si è messo ad abbaiare con quell'odioso falsetto ad un "sarcazzolarazza" di taglia media con un cappottino a quadrettoni. 

Io ho tradotto il cagnese e sono convinto che il toporagno con quel suo abbaiare fastidioso gliene stava dicendo di tutti i colori, cose del tipo: "Eccoti lì!! Facevi il bullo con me, vero? Ora guarda come ti sei ridotto... al guinzaglio e con un cappottino rosso a quadrettoni. Fai ridere!!! Sei ridicolo sembri vestito come il Carlton Banks, il cugino del principe di Bell Air. Hai gli stessi maglioni!! Dov'è la tua dignità? Non fai il bullo adesso, vero? Sei ridicolo, sei ridicolooo. Sei tutto chiacchere e cappottino!!!!" Mentre l'altro, rasentando il muro, vergognandosi come un ladro, non abbozza nemmeno un bau. Anzi, sembra che timidamente cerchi di allontanarsi tirando dolcemente il padrone. 

 Eh, già. Se i cani potessero parlare, credo proprio che vi chiederebbero se pensate alla loro reputazione, quando gli mettete quegli inguardabili cappottini.