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giovedì 25 febbraio 2010

Una promozione meritata: Genoa - Venezia 3-2

Sono un tifoso Genoano e il giugno del 2005 lo ricordo come un mese fantastico e diabolico. L'11 giugno 2005, battendo in casa il Venezia per 3-2, il Genoa ottenne la promozione in Serie A dopo dieci anni passati tra i cadetti. Una gioia immensa che durò poco. Già il giorno dopo le accuse di combine erano su tutte i giornali. Si parlò immediatamente di valigetta con 250.000 euro dentro per comprare una partita. Per tutti i Genoani fu una vergogna immensa, una delusione dilaniante. Dopo anni di serie B, che avrebbero ucciso qualsiasi tifoseria, eravamo tornati in serie A con un campionato strepitoso. Doccia fredda. Retrocessione in C con un beffardo -3.

La cosa è sempre stata al limite dell'assurdo. Il Genoa quell'anno aveva fatto un campionato strepitoso e la serie A non era altro che il meritato risultato di una cavalcata vincete. Invece uscirono intercettazioni riguardo alla partita comprata. C'erano anche intercettazioni che dimostravano che il Venezia, ultima squadra della serie B, già retrocessa da tempo, era stata "incentivata" a giocare al massimo. Questo fatto non venne mai preso in considerazione. Era stato deciso che il colpevole era il Genoa, punto e basta. Nel giro di pochissimo fummo puniti e spediti in serie C. La cosa paradossale è che il Genoa aveva pagato dei giocatori del Venezia per perdere. Alcuni di questi non scesero nemmeno in campo, mentre il portiere (anche lui pagato dal Genoa, secondo le accuse) fece un partitone strepitoso parando di tutto. Il Genoa riuscì a segnare e vincere, solo dopo che venne sostituito per infortunio. Il processo, per chi lo seguì, sembrò fin da subito una farsa con accuse che ad un mente un minimo lucida, dovevano per forza di cosa sembrare assurde.

Ormai, non conta più. Conta che il Genoa venne retrocesso. Nel periodo che trascorse tra la vittoria contro il Venezia, che sanciva la promozione in A e la retrocessione d'ufficio, il Genoa aveva preso come allenatore Guidolin e ottimi giocatori come Abbiati e Lavezzi. Dal trionfo al baratro. Oltre a perdere Abbiati, Lavezzi e tanti altri, il Genoa perdette anche Diego Alberto Milito autore di un campionato strepitoso. Il puntero argentino volò in Spagna dove segnò caterve di goals. Per quanto mi riguarda, fu l'aspetto più doloroso. A Genova (e nelle realtà calcistiche fuori dalla cerchia delle solite note) il calcio ha conservato una sorta di umanità e romanticismo; non si tifa per vincere lo scudetto, o la coppa dei campioni, si va allo stadio per cogliere una vittoria contro una grande, o per vedere le giocate di un grande campione, del proprio beniamino. Milito, nel grande popolo rossoblù di mugugnoni, era riuscito a mettere tutti d'accordo. Fin dal primo minuto, tutti, anche i meno competenti, si accorsero di essere di fronte ad un fuoriclasse. La sua partenza venne vissuta come un lutto, forse peggiore della retrocessione d'ufficio.

I tifosi genoani invece di giocare a San Siro o all'Olimpico, dovettero andare a Pizzighettone, Sesto San Giovanni ed altri piccoli stadi come questi. A differenza di tante altre tifoserie furono numerosi, un vero e costante fiume in piena. Nel giro di due anni ritornammo in A facendo due ottimi campionati e andando anche in Europa. I dolorosi ricordi della serie C, furono in parte leniti dal ritorno di Diego Milito. Però la cosa più fastidiosa, per tutti i tifosi in questi anni, è essere stati oggetto di cori nei quali ci davano dei ladri. Cori che molto spesso si riferivano alla valigetta e ai 250.000 euro. Una cosa che fece ancora più rabbia fu, senza dubbio, la sentenza contro la Juve. Per aver influenzato vari campionati e varie partite, venne punita alla stessa stregua del Genoa. Un metro di giudizio quanto meno discutibile.

Oggi, una soddisfazione enorme. Dopo essere stati su tutte le tv e tutti i giornali come i mostri del calcio italiano, esce questo articolo, che riporto per intero:

"La corte di Cassazione ha annullato, con rinvio, le condanne inflitte in appello per frode sportiva per il presunto accordo sull'esito della partita Genoa-Venezia del campionato 2004-2005. A quattro mesi di reclusione (indultati) furono condannati il 27 novembre 2008 il presidente del Genoa Enrico Preziosi, suo figlio Matteo, l'ex d.g. rossoblu Stefano Capozucca, l'ex presidente del Venezia Franco Dal Cin e l'ex d.g. Pino Pagliara. Il processo d'appello dovrà ora essere rifatto. Soddisfazione per la decisione della suprema corte è stata espressa dal difensore di Preziosi, l'avv. Maurizio Mascia. "Si sono rivelati fondati i motivi che avevamo sempre sostenuto - ha dichiarato il legale -la famosa valigetta con i soldi non è mai esistita ma è stata solo il frutto della distorsione mediatica che ha sempre caratterizzato questa vicenda". La sentenza di appello ora annullata aveva confermato le condanne inflitte in primo grado. Proprio per la presunta combine il Genoa fu retrocesso in serie C."

Purtroppo questo fatto non avrà la stessa importanza mediatica delle palate di fango che sono state tirate nell'estate del 2005. Pazienza, me ne faccio una ragione. Sportivamente mi basta il fatto che quella promozione fu CONQUISTATA SUL CAMPO. 
 

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mercoledì 24 febbraio 2010

Splendida parodia (o no?) del trio delle meraviglie di Sanremo

Quando ho ascoltato Italia amore mio per la prima volta ho pensato che fosse già la parodia di una canzone originale. Era troppo trash per poter essere vera. Poi ho ascoltato la vera parodia e mi convinto che quest'ultima è nettamente migliore dell'originale. Tra l'altro, poco dopo essere stata postata su youtube è stata bannata...



Che ne pensate? Io mi sono commosso per la profondità del testo!!

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martedì 23 febbraio 2010

Evitata strage in America: arrestata ragazzina di 12 anni

L'hanno proprio scampata bella gli studenti della Junior High School di Forsest Hill, nello stato di New York. Negli ultimi anni spesso la cronaca ha dovuto fare i conti con il disagio e la violenza giovanile e la scuola è stata teatro di episodi drammatici che niente hanno a che vedere con l'istruzione. Di seguito una lista delle stragi a scuola:
  • 20 aprile  1999 - USA: Due giovani armati di pistole e di bombe fatte in casa aprono il fuoco nella loro ex scuola, il liceo di Columbine in Colorado. Muoiono 12 studenti ed un professore. I due si suicidano. 
  • 8 giugno 2001 - Giappone: Uno squilibrato uccide 8 bambini a coltellate in una scuola di Tokyo. 
  • 19 febbraio 2002 - Germania: A Eching, vicino a Monaco, un simpatizzante neonazista di 22 anni irrompe nei locali della ditta per la quale aveva lavorato e uccide due persone, poi va a Freising, nell'istituto professionale che aveva frequentato per qualche anno, uccide il direttore della scuola e ferisce altre due persone. Il giovane quindi si suicida. 
  • 26 aprile 2002 - Germania: In un liceo di Erfurt, un ex allievo di 19 anni espulso dalla scuola spara contro tutti gli insegnanti che incontra sul suo cammino uccidendone 13. Si suicida dopo aver ammazzato anche un agente e due studentesse. 
  • 2 luglio 2003 - Germania: Uno studente di 16 anni apre il fuoco durante una lezione. Riesce solo a ferire un insegnante, poi si uccide.  
  • 26 novembre 2004 - Cina: Otto adolescenti restano uccisi e quattro sono feriti nel dormitorio di un liceo a Ruzhou in Cina.  
  • 21 marzo 2005 - Usa: Cinque studenti e quattro adulti muoiono sotto i colpi di un adolescente di 16 anni che attacca una scuola e poi si suicida a Red Lake, nel Minnesota.  
  • 3 ottobre 2006 - Usa: La follia omicida si scatena in una scuola amish di Nickels Mine in Pennsylvania: un maniaco molestatore si barrica nella scuola, uccide cinque bambine, ne ferisce gravemente sei e poi si suicida.  
  • 16 aprile 2007 - Usa: Lo studente coreano Cho Seung-Hui prima uccide due compagni, poi registra su un cd-rom un 'testamentò che invia alla Nbc, poi fa strage nel campus della Virginia Tech. In totale le vittime sono 33.  
  • 7 novembre 2007 - Finlandia: In un liceo di Tuusula, un ragazzo di 18 anni estrae una pistola durante la lezione e uccide otto persone. Poi si suicida sparandosi in testa.  
  • 14 febbraio 2008 - Usa: Un giovane apre il fuoco nel campus di una università dell'Illinois: fa 5 morti e una quindicina di feriti prima di suicidarsi.  
  • 23 settembre 2008 - Finlandia: In un istituto professionale di Kauhajoki, uno studente di 22 anni, con passamontagna e vestito di nero, irrompe in classe lanciando una bottiglia incendiaria e sparando ai compagni. Perdono la vita 9 studenti e un professore. Il giorno prima aveva pubblicato su YouTube un video che lo ritraeva mentre sparava colpi di pistola.  
  • 11 marzo 2009 - Germania: È di 16 morti il bilancio finale dell'assalto all'istituto tecnico di Winnenden compiuto da un ex studente di appena 17 anni, diplomato nel 2008.
L'ultimo episodio increscioso è di qualche giorno fa. Una studentessa di 12 anni è stata ammanettata e arrestata dopo essere stata sorpresa a scrivere sul banco. Vi chiederete che cazzo ha scritto per subire un trattamento simile. Fermi, alt!! Bloccate l'immaginazione. Non ha scritto bestemmie, tantomeno messaggi satanici o minacce al presidente USA. Peggio, molto peggio. Ha scritto con un pennarello verde «Amo i miei amici Abby e Fait. Lex è stata qui il 2/1/10». Capito? Con un pennarello verde. Non un colore a caso: il verde. Avrebbe potuto incidere il banco come fanno gli studenti normali, oppure usare una matita o un pennarello nero, blu o rosso. E invece, ha scelto il verde!!
Grazie al cielo il braccio violento della giustizia è riuscito a fermarla in tempo. I poveri Abby e Fait rischiavano di essere strapazzati di coccole. Speriamo solo che questo drammatico episodio di cronaca non dia strane idee alla Gelmini!! E intanto i Punkreas cantano sempre Tolleranza zero...


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Sanremo 2010, i creduloni del televoto e Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno.

Lo ammetto: sono rimasto sorpreso e dopo la sorpresa sono rimasti la tristezza e lo scoramento. Ho atteso Mengoni con tanta ansia e poi mi sono ritrovato davanti questo dandypostdadaista sessualmente ambiguo in maniera schifosa. Prima di prendermi del sessuofobo, dichiaro il massimo rispetto per qualsiasi orientamento sessuale, e non nascondo di essere l'unico uomo lesbico nonché bisessuale. Infatti non ho il minimo problema ad ammetere che vado con le donne e se potessi andrei anche con due contemporaneamente. Dico "maniera schifosa" perchè ritengo evidente che sia tutto un gioco atto a creare il personaggio discutibile e discusso. Lo diceva già il vecchio Oscar Wilde "bene o male, purchè se ne parli...". Infatti, Mengoni (che a onor del vero ha una gran bella voce) è caduto (caduto? forse ci è nato senza saperlo) anche lui nel fagocitante sistema dello showbiz, dove non importa il talento che hai, ma come lo vesti e quanto è chiaccherato. Per inciso la mia tristezza e il mio scoramento sono esplosi perché ero convinto che Mengoni fosse l'architetto di Elio e le storie tese e che il Festival avesse aperto le porte a qualcosa di audace. Che delusione!

Un'altra cosa sulla quale non posso sorvolare sono i pettegolezzi riguardo alla vittoria di Valerio Scanu. Chi conosce un po' il mondo sa benissimo che solo un popolo di cretini può credere alla correttezza del televoto. E' stato ampiamente dimostrato che con cifre tutt'altro che esagerate si può decidere il vincitore. Leggo che a tutti risulta molto curioso il fatto che nel giro di un'ora sia stato ribaltato il voto di Sanremo che ha portato Scanu a vincere sul trio delle meraviglie Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno. Per quanto mi riguarda la vera assurdità è che abbiano vinto due che erano stati eliminati e poi ripescati. Come a dire mercoledì fai cagare e sabato sera sei il più forte di tutti. Già questo sarebbe un forte indizio per porci delle domande inquietanti. Ad essere precisi mi perplime che una pessima canzone come Italia amore mio sia arrivata ad una serata del festival.
Un'altra domanda però mi sorge spontanea. In un paese, anzi in un mondo, dove la musica non paga, perchè fare i cantanti? Tutti i dati dicono che i cd vendono poco, i concerti costano molto e che la maggior parte della gente acquisisce cd attraverso emule o software simili. Premesso che chi scaricasse abusivamente Italia amore mio dovrebbe essere affidato ad un centro di igiene mentale, salvo che dimostrasse di aver intenzione di farci remix e montaggi video ironici; perchè fare musica oggi?

Ovviamente è una domanda provocatoria. Però i vari Povia e il Trio suddetto, usano Sanremo non tanto per "fare musica" quanto per wildianamente fare parlare la gente. E noi che siamo un popolo di cretini lo facciamo. Così nei prossimi mesi ci scartavetreranno le palle con ospitate a tutto campo del Trio, di Scanu e compagnia bella e parleremo, parleremo tanto, così tanto che ad un indeterminato momento non sapremo nemmeno perché e di cosa staremo parlando. Ma spinti dall'inerzia continueremo a farlo. E quando saremo finalmente senza parole, Sanremo 2011 correrà in nostro soccorso.

Comunque l'anno prossimo parteciperò anche io. Mi sto esercitando sotto la doccia ed ho già il ritornello:

"Sono qui per dir davanti a mia zia,
viva la breccia di Porta Pia"


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domenica 21 febbraio 2010

Nel 2011 staremo davanti a San Remo o saremo altrove?


Alla fine, nonostante i propositi devo scrivere anche io qualcosa su Sanremo. Dico subito che non l'ho guardato. In queste serate ho avuto cose più interessanti da fare. Ho guardato Amore14 e Scusa se ti chiamo amore. Lillo e Greg a 610 proponevano qualcosa di diverso; se volete cercatevi il podcast del 18.02.2010 che trovate qui. Sono i primi minuti della trasmissione e riguarda la nuova attività di Greg...

Sanremo non lo guardo ma poi cerco su iutubbo le esibizioni dei cantanti che più mi incuriosiscono o quelli che, per forza di cose, fanno chiaccherare. Mi sembra fondamentale spiegare perché non guardo Sanremo. Principalmente perchè stare 3 ore e passa davanti alla tv a vedere un varietà non è proprio nelle mie corde. L'unico che riesce a tenermi davanti alla tv per più di due ore è Fiorello, showman completo. Secondariamente perché ritengo la musica una forma d'arte troppo importante per farne una gara da televoto, dove chi esprime un giudizio si fa influenzare più dalla simpatia e dall'aspetto stiloso del cantante che da quello che dovrebbe valutare. Tasso diceva che "quella della musica è una delle tre vie per le quali l'anima ritorna al Cielo" ed io, modestamente, concordo. Ecco perchè ritengo una cosa senza senso fare una gara di canzoni. Dove il termine canzoni in alcuni casi è usato a sproposito.

Detto questo passo in veloce rassegna quelle poche cose che posso commentare. Su tutti metterei Malika Ayane voce magnifica, bella canzone, non irresistibile ma senza dubbio apprezzabile per musica e testo. Irene Grandi (che mi piace moltissimo come donna) ha proposto la tipica canzone Baustelliana. Il problema delle canzoni dei Baustelle è che non si capisce dove finisca una e incominci l'altra; in parole povere sono tutte uguali. Ultimo commento sui Sonora con l'H che non so dove vada. Li hanno osannati come il nuovo che avanza nella musica. Tecnicamente sono molto bravi, musicalmente mi sembrano i Pooh ma invecchiati. Alla fine la cosa più notevole sono i tagli di capelli. Senza dubbio sono più innovativi alcuni album degli anni '70. Due parole su Arisa. Sembra scema scema ma è una bella volpe anche lei. Con i suoi occhialetti alla Harry Potter, in versione molto più sfigata, si presenta con una canzoncina carina e molto orecchiabile. Per la serie non faccio un cazzo tutto l'anno, a febbraio mi presento con il tormentone e campo di rendita. Non è, però, un giudizio tutto negativo. Ammetto che la canzone in questione, anche se orecchiabilissima, non è di così facile esecuzione.

Per concludere come non parlare del Trio? Pupo, Emanuele Filiberto e il tenore Luca Canonici senza ombra di dubbio i vincitori amorali del festival.


Una parola è poca due sono troppe. Commento alla canzone: orribile! Sia per quanto riguarda la melodia in sé e il testo che, secondo me, è sgraziato, banale, patetico e, come direbbero gli antichi greci, paraculo. Sorvoliamo poi sul becero tentativo di attirarsi le simpatie del popolino modificando il testo con la citazione del Mondiale di Berlino. Proprio il perfetto quadro dell'italia media: calcio, trash e ricerca di consenso. Pensare che siamo gli eredi di Michelangelo, Raffaello, Galileo, Leopardi e Marconi.  Io avrei riscritto il ritornello così:

"Io ho poca cultura e pecco anche in religione, 
ma ho un gran coraggio a cantare questo schifo di canzone"

Non tutti sanno che i Savoia hanno chiesto 260 milioni di euro allo Stato italiano come risarcimento per i danni morali subìti in 54 anni di esilio: 170 milioni li vuole Vittorio Emanuele; 90 suo figlio Emanuele Filiberto. Ma non è tutto: oltre agli interessi sulle somme richieste, i Savoia vogliono anche la restituzione dei beni confiscati dallo Stato al momento della nascita della Repubblica Italiana. Meno male che adesso canta Italia amore mio. Resta da chiedersi come siano potuti arrivare secondi con un pezzo veramente orribile. Al confronto "Violentami miao!" e "Checo il tricheco" sono due capolavori della musica italiana. Se penso che anche l'orchestra ha strappato gli spartiti per protesta...

Infine il vincitore. Valerio Scanu, il nuovo Marco Carta. Gli auguro una sfavillante carriera come quella dei Jalisse. A proposito ma Marco Carta che fine ha fatto?

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venerdì 19 febbraio 2010

Are you stupid?

Lui si chiama Sven Kramer ed è uno dei più giovani e talentuosi pattinatori in circolazione. La maggior parte di voi, giustamente, se non segue il pattinaggio, non sa nemmeno chi sia. A Vancouver non solo vince la medaglia d'oro ma realizza il nuovo record olimpico. Una solerte giornalista presente all'evento, ha la fortuna di intervistarlo subito dopo la gara ma non trova di meglio che esordire chiedendogli il nome e la nazionalità. Considerando che, in quanto inviata, avrebbe almeno dovuto sapere il nome dell'atleta in questione, ritengo che la risposta di Kramer sia quanto meno giustificata. Anche perché chiedere ad uno vestito con una tuta arancione con scritto sul braccio "Holland" di che nazionalità è... è stupido. O no?


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giovedì 18 febbraio 2010

Chi commette reati non può restare in alcun movimento politico. Che cavolo stai dicendo Willis?

Il titolo di questo post non è un dialogo tratto da "Il mio amico Arnold", ma una citazione di Berlusconi che mi ha stupito per vari motivi. Prima di tutto sono stupito di esserne rimasto stupito. Sì, mi rendo conto che è un gioco di parole un po' contorto ma è la pura realtà. Purtroppo lo stato di decomposizione della moralità nazionale lo si avverte anche da queste cose. Quella che dovrebbe essere una cosa assodata e normale, invece risulta sensazionale: un po' come telefonare al medico e rimanere stupiti perchè risponde che i bambini con la febbre è meglio non mandarli a scuola un paio di giorni. Riflettendoci bene affermare che "Chi commette reati non può restare in alcun movimento politico" è un'inesattezza tremenda. Eh sì, io in varie esperienze lavorative maturate ho dovuto presentare il casellario giudiziario prima di essere assunto, a maggior ragione un'eventuale reato dovrebbe essere un cancello chiuso a doppia mandata per la vita politica visto che ci si occuperebbe di cosa pubblica. In teoria, però, non ci si può limitare a bandire dalla vita politica: il reo dovrebbe anche (se il reato lo prevede) finire in prigione. Non sono rimasto colpito solo dall'affermazione in sé, che dovrebbe essere tanto scontata da risultare banale, ma anche da chi l'ha detta. Forse a Berlusconi sfugge il concetto che per appurare il reato sia necessario un processo e, se devo essere sincero, non riesco a pensare a lui come ad un paladino di giustizia e trasparenza. Un'altra dichiarazione interessante ma che rifiuto di credere come vera, e penso non sia necessario spiegare perchè, è la seguente:  
«Dipende da caso a caso: noi abbiamo deciso che le persone che sono sottoposte a indagini o processi in via di principio non debbano venire ricomprese nelle liste elettorali, ma anche che se ci sono dei dubbi sulla loro colpevolezza sarà l'Ufficio di presidenza a decidere caso per caso».  

Giusto per non passare sempre per quello contro Berlusconi, sono d'accordo con lui quando dice che "L'Italia non è di fronte ad una nuova tangentopoli" e aggiungo: perchè probabilmente quella vecchia non è mai terminata. Per concludere vorrei condividere la mia sensazione di nausea sul definire "birbantelli o dei birbanti che approfittano della loro posizione per interesse personale" dei funzionari pubblici. Nessuno si accorge della gravità di una simile affermazione? Specialmente se a dirla è il Presidente del Consiglio?

Voglio sprecare qualche parola in più perchè ritengo importante questo aspetto. Io credo che un un rappresentate politico che occupa una carica pubblico-istituzionale (dall'assessore del piccolo comune al presidente della repubblica), abbia una responsabilità immensa nei confronti della comunità e di conseguenza, visto il delicato e importante compito (tra l'altro quasi sempre ben pagato), debba avere un comportamente moralmente ed eticamente irreprensibile. Nel qual caso si macchi di corruzione, non sarebbe certo un birbante (che ha anche un significato scherzoso quasi simpatico di monello) ma qualcosa di molto più grave e serio, in quanto ha tradito il mandato e la fiducia della comunità che l'ha eletto a quel ruolo. La questione morale credo inizi da queste piccole cose.

Questo è quello che mi ha stupito oggi. Spero che Berlusconi prenda una posizione di più netto distacco e severità rispetto ai politici corrotti; ma temo che questo atto richieda uno sdoppiamento di personalità.

E voi che ne pensate? La vostra moralità è moribonda come quella della media italiana?

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mercoledì 17 febbraio 2010

L'Italia, la RAI e le stupide ipocrisie...

L'altro giorno ho letto sul giornale che Beppe Bigazzi ha parlato di un episodio riguardante il mangiare i gatti. Non mi interessa sapere se abbia consigliato la ricetta del gatto al salmì e tantomeno sapere se si riferisse ad un episodio della sua infanzia. Sono più incuriosito da quello che è successo dopo: Bigazzi è stato sospeso dalle trasmissioni RAI per quello che ha detto. Premesso che non capisco perchè i conigli e i tonni sì, mentre delfini e gatti no... Che poi a me i gatti non piacciono nemmeno... li trovavo utili perché mangiavano i topi ma con tutte queste gattare* ormai mangiano solo filetto di branzino. Ora non è che io sia dispiaciuto per Bigazzi, che non conosco personalmente, anzi, potrà utilizzare il suo tempo in maniera più produttiva e utile. Però una domanda mi viene spontanea. Perchè un uomo che sulla tv pubblica consiglia di mangiare gatti (non ha confessato di aver stuprato una bambina disabile, eccheccazzo!!) viene radiato con ignominia dai palinsensti mentre una Franzoni accusata di infanticidio viene invitata a partecipare a trasmissioni della stessa emittente? 

A questa domanda mi piacerebbe avere una risposta...

* eh sì, detesto le gattare. E per gattare intendo quelle persone che portano i pacchettini di avanzi di cibo agli amici-mici e poi non passano a pulire. Così i pacchettini attirano gatti e piccioni e con i giorni i resti del cibo puzzano insieme alle scagazzate dei piccioni e degli amici-mici. Ho una casa a Genova  e, per colpa delle gattare, il mio balcone era diventato il raduno dei gatti del quartiere costringendomi a tenere la finestra chiusa per la puzza. Poi un giorno ho iniziato a tirare secchiate d'acqua alle gattare di turno che hanno spostato il MCats Donald altrove. Se proprio volete sfamare i gattini del mondo, portateveli a casa...

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martedì 16 febbraio 2010

Storia dello Stile Juventus


Ne consegue che lo Stile è un consolidarsi nel tempo di comportamenti, usi e costumi. Lo stile così dato si viene a configurare come portatore di qualità precise che hanno in sé un significato specifico, capace di definire valori sociali, morali e religiosi sia di un individuo che di un'intera società.


La teoria medievale distingueva 3 diversi stili, a loro volta legati a tre tipologie differenti di genere letterario:
  • alto (opere legate a grandi personaggi e che raccontano vicende importanti) 
  • medio (opere di personaggi e vicende di media importanza) 
  • basso (personaggi di umile condizione e vicende quotidiane). 
La teoria moderna ha aggiunto quello che a livello planetario è conosciuto come stile Juventus e i due filmati, portati ad esempio, ne fanno capire a pieno il perdurare nei decenni.



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giovedì 11 febbraio 2010

Racconto fantapolitico: consensi bulgari del 68%, illibertà di stampa e infallibilità presidenziali.



In uno Stato lontanissimo dall'Italia, ma così lontano da essere vicinissimo, dopo varie vicissitudini si creò un vuoto pneumatico nel panorama politico. Quel poco delle testimonianze che è sopravvissuto alla illibertà di stampa, racconta che all'apice della crisi pentiti di mafia accusavano politici di essere conniventi con la criminalità organizzata, mentre alcuni parlamentari accusavano dei pentiti di essere politici. I primi si difesero con alcune leggi che ridefinivano il concetto di Mafia; i secondi dopo aver fallito l'entrata in politica per legittimare anni e anni di delinquenza, morsi dalla vergogna, provarono la via del casting del Grande Fratello. Alcuni magistrati che avevano trovato prove schiaccianti di corruzione a carico del 90% dei parlamentari (sul restante 10% non era più necessario cercare prove), vennero mandati in esilio con l'accusa di alto tradimento dopo dei "brevi processi brevi".  La legge numero 165/8 del 2016, approvata in seduta ristretta dal Presidente del Consiglio e dal suo fido Guardasigilli, mandata in onda al posto di una pubblicità di un noto programma Talent Scouts, chiamata anche infallibilità Presidenziale (seguito della propedeutica infallibilità Papale), metteva automaticamente e indiscutibilmente nel giusto il Presidente del Consiglio e in torto chiunque trovasse prove delle sue marachelle. Nei numerosi dibattiti seguiti a "Porta a Porta che porto sempre gli stessi" il Guardasigilli aveva strenuamente difeso la bontà di questa legge, sostenendo che gli era stata ispirata non solo dalle necessità personali del Presidente del Consiglio ma anche da una nota battuta del Marchese del Grillo, ovvero:


In seguito a queste disavventure si creò nel mondo politico il sopraccitato vuoto pneumatico. Il centro era sprofondato. Centro destra e centro sinistra entrarono in crisi ma il centro sinistra molto più abituato a questo stato, ne uscì prima ma non meglio. Entrambi gli schieramenti, persa la loro identità centrista si trovarono a navigare a vista. Dal magma primordiale nacque così uno schieramento chiamato "Interno". I maligni per "interno" intedevano soluzione interna, ovvero con le solite facce note e sostenevano che la vera novità di tale nuovo partito fosse da ricercare solo nel nome e nel logo. Per molti anni consecutivi l'Interno vinse le elezioni. I governi che guidarono il paese furono ricordati per la grande coerenza. Infatti, tutti gli anni a venire furono caratterizzati da alti tassi di disoccupazione, di inflazione e grandi incassi per i cinepanettoni natalizi. Nel 2020 un nuovo schieramento nacque spontaneo. I figli dell'Interno, e con figli intendo proprio i figli dei politici dell'Interno e non quelli ideali. Consci di non essere abili nello studio, poco portati per il lavoro e con una morale quantomeno discutibile, si diedero alla politica. Incapaci di una idea originale, e ad onor del vero, consigliati anche dai genitori (il nuovo spaventa sempre!!), fondarono il partito "Esterno". Varie riunioni per deciderne i vertici portarono a scissioni con la nascita di due schieramenti trasversarli e trasformisti, cioè: Interno degli Esterni ed Esterno degli Interni. Dopo mesi di discussioni soprattutto riguardanti gnocca e calcio, venne eletto come segretario generale del Partito Esterno, il figlio di primo letto della terza moglie del Presidente del Consiglio, nonché Segretario Generale del Partito degli Interni. La campagna elettorale che seguì fu molto accesa e combattuta su molti temi. Si passava dal tema principale "La tua squadra in Champions League ogni anno" a "Votami:  la tua vita sarà un reality". A pochi giorni dalle votazioni i sondaggi ufficiali davano i partiti spalla a spalla al 50%.

Alcune testate libere e indipendenti illegali, scrissero che "I vertici dei partiti si accordarono per vincere entrambi le elezioni con il 51%. Il segretario del partito Esterno obiettò che una cosa del genere in uno Stato mediamente intelligente non sarebbe mai potuta accadere. Il Presidente del Consiglio, nonché padre del segretario del partito Esterno, sorridendo fece notare che dopo anni e anni di disinformazione era possibile fare anche di peggio". 

La storia ci dice che nel 2022 il giornale "La voce libera del Presidente del Consiglio" annunciò che l'esito delle elezioni era un fantastico exequo con l'incredibile maggioranza del 68% per entrambi gli schieramenti. Qualche cittadino non ancora completamente rincoglionito dalla televisione, chiese come fosse possibile parlare di un 136%. Questi malcapitati ovviamente, violarono la legge dell'Infallibilità Presidenziale e ne pagarono le conseguenze.

I primi anni di governo furono molto difficili. Due schieramenti con il 68% di consenso (e per ambedue in costante crescita) potevano creare un governo stabilissimo e fortissimo. Nonostante i problemi da affrontare furono ardui e difficili i due schieramenti optarono per delle riforme. Il Ministro delle Riforme, nonché ex cubista in un noto locale della capitale ed amante del Presidente del Consiglio e del Segretario del Partito dell'Esterno, in una conferenza stampa dichiarò:
"Tutti i lavori che abbiamo avviato sono pensate nell'ottica del benessere della Nazione e respingo fermamente ogni accusa che ricondurrebbe a qualsivoglia interesse personale".

La solita stampa distorta definì vergognosa l'opera riformativa del governo. Un frammento di una pagina risparmiata dagli inceneritori ad energia nucleare riporta che "...è impossibile pensare che una nazione possa bere la panzana di un'elezione vinta da due schieramenti opposti con un consenso pari al 68% per ognuno. Ma è accaduto! Ora ci dicono che la riforma che raddoppia Ministeri ed Enti della Pubblica Amministrazione sono la via per risolvere la disoccupazione e snellire la burocrazia, invece serve solo a dare incarichi e posti di lavoro e famigliari e giullari di corte".  

Quell'articolo lo scrissi io un decennio fa. Fui poi condannato per aver violato la legge 156/8 del 2016. Ora va un po' meglio. Insieme ad altri miei colleghi esiliati siamo rientrati in patria. La situazione è peggiorata in maniera sensibile. La situazione è così grave che l'anno scorso nonostante il 68% del Partito dell'Interno e il 68% del Partito dell'Esterno, siamo risusciti a vincere le elezioni con un consenso bulgaro del 114%.

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martedì 9 febbraio 2010

Campagna Tesseramento PdL: Cerchiamo italiani coraggiosi capaci


Perché li vogliono con tutte queste qualità? Per corromperli, lobotomizzarli o semplicemente perché al momento di onesti (per dirne uno a caso) non ne hanno? E poi perchè uno onesto, capace, determinato, coraggioso e sognatore dovrebbe votare il Pdl? Uno così dovrebbe fondare un suo partito; io lo voterei immediatamente. Sono piuttosto confuso e ho urgente bisogno di risposte!!


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Alfano, legittimo impedimento e impedimenti illegittimi...

Tra ieri e oggi sono stato colpito da due notizie. La prima è legata alle dichiarazioni di Angelino Jolie Alfano riguardanti Silvio Pitt Berlusconi: 

«Berlusconi vorrebbe andare in tribunale sempre ma il tribunale è un luogo dove si studiano i processi e dove ci si difende dalle accuse studiando le carte. Lui avrebbe studiato i faldoni e sottratto tempo al governo. Ecco dunque il perché di un provvedimento che interrompe i processi del premier. Ma Berlusconi non si sottrarrà ai processi: quando avrà finito di governare si farà processare dai tribunali italiani».

Come dichiarazioni mi sembrano ridicole e le scusanti portate ancor di più. Berlusconi ha un pool di avvocati da brividi e dovrebbe essere lui a perdere tempo a studiarsi i faldoni? C'è anche da dire che le stesse parole di Alfano, come scherzava Fiorello, incutono ottimismo. "Quando avrà finito di governare si farà processare...". Allora c'è una data di scadenza a questo supplizio per gli italiani? Se tale data fosse resa nota, immagino potrebbe aiutare a distendere il clima che aleggia in politica. Sarà ma io ci spero poco.

L'altra notizia che mi ha lasciato basito riguarda un argomento che, non solo per il governo italiano ma per tutta la nazione, è fonte di infamia e vergogna. Ai più di voi il nome di Frediano Manzi non dirà nulla. Vi dico solo che è il presidente dell'associazione SOS Racket e Usura. Oggi sul loro sito potete trovare la notizia, che riporto in parte, della loro resa.

"Questa mattina ignoti hanno dato fuoco a Caronno Pertusella ad un furgone di proprietà del presidente dell'Associazione Sos Racket e Usura Frediano Manzi. A causa di quest'ennesimo episodio il consiglio direttivo ha deciso di sciogliere l'Associazione Sos Racket e Usura. Constatiamo con rammarico che non esistono più le condizioni di serenità e sicurezza con le quali dovremmo operare. Siamo arrivati a questo punto dopo 13 anni ininterrotti di denunce e sacrifici fatti da tutti i volontari dell'Associazione, che quotidianamente sono al servizio dei cittadini che da tutta Italia si sono rivolti a noi. La nostra non è paura, ma disfatta. Abbiamo tentato più volte di far comprendere la necessità di avere una sede sicura, rivolgendo appelli a tutte le forze politiche di Milano e Provincia, ma i nostri appelli purtroppo sono rimasti inascoltati". Il resto potete leggerlo qui.

Forse le due notizie non hanno un nesso logico o forse sì. Per quanto mi riguarda mi fanno incazzare per motivi diversi. Uno fa di tutto per sottrarsi alla giustiza adducendo motivazioni che sfiorano il ridicolo; un altro cerca di combattere l'illegalità e i soprusi combattendo una guerra sociale senza che lo Stato gli tenda una mano. Non so proprio cosa pensare. La mia impressione è che la legalità in questo momento sia mortificata dall'alto con leggi che è razionalmente impossibile non definire ad personam; se ciò non bastasse la voglia di giustizia sociale viene soffocata dall'immobilità dello Stato. Sì, perchè dove l'orgoglio di privati cittadini rifiuta di sottostare ai soprusi e trova il coraggio di ribellarsi, anche con gravi rischi, lo Stato latita. Viene quasi da domandarsi se valga la pena di vivere seguendo dei principi o se non sia meglio abbracciare la legge del più furbo.

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domenica 7 febbraio 2010

Serie A in streaming: tutti i link

Serie A Diretta goal

Atalanta - Bari
Bologna - Milan
Genoa - Chievo
Inter - Cagliari
Lazio - Catania
Siena - Sampdoria
Udinese - Napoli
Roma - Fiorentina

Potrebbe essere che qualche link non funzioni per cambiamenti dell'ultimo momento.
Nel caso andate qui e cercate quello che vi interessa qui.

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L'inutilità della stampa italiana...

Quando posso dedico parte della mia giornata alla lettura di giornali. Nell'intenzione di farmi un'idea a 360° cerco di leggere varie testate dal Giornale all'Unità, passando per Repubblica e il Corriere della Sera. Ultimamente mi sto rendendo conto che una rassegna stampa, oltre a non aiutarti a fare chiarezza, contribuisce a far salire banchi di nebbia davanti agli occhi.

Ho sempre saputo che i giornali sono schierati politicamente e non è una cosa che mi turba. Ritengo normale che dietro un giornale ci siano un direttore e dei giornalisti con proprie idee politiche. Ne consegue che dietro ad un giornale è inevitabile che ci siano idee politiche. Il problema però comincia qui. Chiunque sa che comprando l'Unità compra un giornale di sinistra e, al contrario, comprando Il Giornale. Però la missione informativa si esaurisce dove cominciano i campanilismi e le commistioni tra partito, editore, direttore e linea editoriale.

In un mondo ideale, comprare un giornale di sinistra dovrebbe aver come conseguenza la possibilità, per il lettore di informarsi, di approfondire il mondo politico di sinistra. Avremmo l'utilità di conoscere i programmi, i leaders, gli uomini emergenti dello schieramento politico per il quale simpatizziamo. Eventualmente, sempre in un modo ideale, avremmo l'occasione di trovare critiche motivate all'altra parte politica. Parafrasando la proprietà commutativa dell'addizione, potrei dire che scambiando gli addendi il risultato non dovrebbe cambiare.

Purtroppo, sempre più spesso, la mia rassegna stampa per capire dove sta andando l'Italia risulta inutile. Non pensate a me come il cliché del parlamentare che passeggia con un malloppone di quotidiani sotto il braccio. No. Io mi alzo e da internet passo in rassegna tutte, buona parte, delle principali testate. Ultimamente questa operazione è inutile e dannosa. Le statistiche dicono che gli italiani sono un popolo di "non-leggenti". La colpa di chi é? Di chi non legge o di chi scrive? Partendo dal presupposto che chi scrive dovrebbe informare e chi legge informarsi, il mio umile parere è che questa catena informativa si sia spezzata. E nemmeno tanto involontariamente: un popolo con le fette di prosciutto sugli occhi può essere molto utile.

Oggi è sempre più arduo informarsi e la cosa assurda è che, secondo me, in questo periodo storico informare potrebbe essere la cosa più semplice da fare. Faccio un esempio pratico. La linea editoriale de Il Giornale di oggi è palesemente orientata nel "distruggi Di Pietro e zone limitrofe", scrivendo di finanziamente ottenuti da una emittente tv fallita. Repubblica martella Berlusconi su tasse e D'Addario e così via.

Non è più possibile leggere un giornale per avere informazioni complete e approfondite su un disegno di legge, su un programma di partito o questioni di economia spiccia che sono poi quelle che interessano gli italiani. I giornali invece di parlare di cose scomode, di portare nelle case dei cittadini ciò che la politica cerca di omettere, accetta il gioco dei politici stessi. Le varie testate invece di dare informazioni eque e imparziali, non risparmiando eventuali critiche, massacrano gli avversari politici senza ritegno, considerando sinonimi i termini prove e illazioni. Oppure ci sono gli articoli "a la page". Oggi fa figo parlare della nuova legge sulla privatizzazione dell'acqua? Scriviamone per un paio di giorni. Poi il silenzio completo. Per non parlare degli articoli gossipari per distogliere l'attenzione da fatti importanti.

Dicevo prima che informare oggi, con un po' di volontà, potrebbe essere una cosa semplice. Basterebbe seguire due principi fondamentali: trasparenza e chiarezza, al limite un po' di buon senso. Se le linee guida dei giornali italiani fossero queste, probabilmente potrebbero assurgere a qualcosa di più importante, invece che finire a fare i fondi nelle gabbiette degli uccellini.

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venerdì 5 febbraio 2010

Tra pre-carie, immigrati e denti del giudizio...

Ho la sfortuna di fare tanti km in macchina la mattina per andare al lavoro ma oggi, grazie alla neve, ho potuto allietare il mio viaggio ascoltando Radio Padania Libera. Già il nome dell'emittente lascia perplessi. Radio Padania Libera da cosa? Libera da qualsiasi forma di intelligenza o semplicemente libera di dire quel cazzo che gli pare? Non lo so. Mentre sono in coda in macchina sento parlare della proposta del permesso di soggiorno a punti. Gli immigrati dovranno sottoscrivere un accordo per l' integrazione con una serie di doveri da adempiere, tra i quali la conoscenza della lingua italiana, l'iscrizione al servizio sanitario nazionale, la conoscenza della Costituzione. Se gli obiettivi sono stati raggiunti verrà concesso il permesso di soggiorno, altrimenti ci sarà l'espulsione. Secondo Maroni è un sistema «per garantire l'integrazione: io ti suggerisco le cose da fare per integrarti nella comunità. Se le fai ti do il permesso di soggiorno, se non le fai significa che non vuoi integrarti. Lo applicheremo solo ai nuovi permessi di soggiorno». A me viene da pensare che se questa proposta fosse sottoscritta anche da tutti i nostri parlamentari, nel giro di qualche mese ce li toglieremmo dalle balle. Comunque io sono d'accordissimo con tale proposta, ma aggiungerei l'obbligo agli stessi immigrati, una volta imparata la Costituzione, di divulgarla facendola conoscere anche agli Italiani.

Sfortunatamente il segnale di Radio Padania Libera, durante il mio viaggio, si è fatto sempre più flebile costringendomi a cambiare frequenza. Sulla nuova emittente si parlava di legittimo impedimento. A me questa cosa lascia perplesso. Mi sono preso la briga di leggere qualcosa a riguardo: 

Per tale ragione, ritengo, dunque, di dover presentare la presente proposta di legge, con la quale - intervenendo sul testo dell'articolo 420-ter del codice di procedura penale mediante l'aggiunta di un comma - si dispone espressamente che l'esercizio dell'attività parlamentare costituisce legittimo impedimento a comparire ai sensi e per gli effetti della norma in parola.

A me questa cosa sembra una cazzata colossale. Praticamente è assodato che una volta che sei parlamentare la tua vita è impegnata al 100% nelle attività politiche. Non voglio dire che i politici fanno poco, ma è anche vero che tanti impegni di Berlusconi  potrebbero essere annullati. Per quanto mi riguarda sarebbe più importante fare chiarezza e trasparenza su tutti i nodi che sono/sarebbero arrivati al pettine dei magistrati, piuttosto che vedere Silvio partecipare a tante manifestazioni. Per esempio, andare a L'Aquila, con tutto il rispetto per quello che è successo, non mi sembra fondamentale. La cosa importante è che i lavori vadano avanti, non credo sia necessaria la presenza di Berlusconi per verificare ciò. Potrebbe essere più che sufficiente la presenza di un suo rappresentate. A meno che, apparire a L'Aquila, non abbia una forte valenza mediatica. Sorvolo sull'incostituzionalità della legge. Solo in un paese di pagliacci come il nostro, una legge poteva avere un testo del genere:
"non potrà valere per oltre 18 mesi dalla sua entrata in vigore e trova applicazione in attesa di una legge costituzionale sulla prerogative del presidente del Consiglio."

E' assurdo che una legge che si autoincensa come non Costituzionale non venga gettata nel cestino. Trovo altresì riprovevole l'astensione dell'Udc ma è un altro capitolo.
Alla fine sono arrivato al lavoro e sono entrato in classe. Per colpa delle neve metà studenti sono rimasti a casa. Nelle due ore buche ho letto il giornale. La notizia che mi ha colpito è stata quella di una maestra precaria che, stufa della sua posizione, si è data al porno. Sul momento mi è venuto da ridere, poi ho fatto amare riflessioni. Insegnare è sempre stata una missione. Oggi ancora di più, perchè gli studenti sono schegge impazzite. E mi è venuto da pensare che quelli che dovrebbero essere il nostro futuro, più che essere visti come investimento sono considerati dei pesi privi di valore.
Se una società paga così poco gli insegnanti vuol dire che non ha nessun progetto per i giovani. Mi spiego meglio. Io vorrei il meglio per i miei figli: professori preparati, capaci, motivati e ben retribuiti. Alcuni miei colleghi, saltano da una scuola all'altra, tappando buchi e lavorando in condizioni disagevoli. Molti pur avendo una passione per l'insegnamento, vanno avanti per disperazione, altri mollano. Magari non si danno al porno ma cambiano lavoro. Tutto questo si riflette in una perdita di qualità dell'istruzione. Bisognerebbe fermarsi e capire cosa si vuole dare ai giovani. Volete crescere una generazione di tronisti e veline? Ok, basta saperlo.

Se la decisione dovesse essere questa, si potrebbe fare una nuova legge sul legittimo impedimento ad insegnare. Sarebbe moralmente inaccettabile ma non incostituzionale... forse.

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mercoledì 3 febbraio 2010

In difesa di Morgan!!

Non avrei mai pensato di scendere in campo in difesa di Morgan. Ieri ho letto del suo uso di droghe e mi sono divertito a scriverci due pensieri sopra. Oggi sento che per questo motivo non sarà accettato al Festival di San Remo 2010. L'Italia è proprio il lato oscuro dell'ipocrisia. In uno stato dove si professa la vecchia religione del tutti ladri nessun ladro; c'è un dibattito etico-morale per decidere se dedicare o meno una strada a Craxi (morto latitante all'estero); si sta facendo di tutto per ridisegnare la giustizia a favore di pochi, tutta la nostra furiosa voglia di rettitudine la scagliamo contro Morgan. Eh già, perchè lui "modello dei giovani" dovrebbe ravvedersi e chiedere scusa a tutti. Scusa di cosa?

Il Festival di San Remo è una gara di buona maniere? NO! Si occupano di musica e la vita privata non dovrebbe contare. Io, per esempio, non avrei mai fatto partecipare Albano Carrisi!! Ecchecazzo! Un divorziato che canta al Festival! Che esempio avranno mai i giovani di domani? Premesso che i modelli dei figli dovrebbero essere i genitori e non cantanti e starlette del cazzo; io da piccolo amavo Pruzzo, ascoltavo Doors, Jimi Hendrix, Rolling Stones ma non mi sono mai drogato. Anzi, ho anche studiato ed ora sono un felice laureato disoccupato. E per dirla tutta, grazie al Festival di San Remo, avevo quasi pensato di iniziare a drogarmi dopo aver assistito alla performance di Alessandro Canino nel capolavoro "Brutta".

A me Morgan non piace. E' un discreto musicista, niente di eclatante. Ha esordito con i Bluevertigo che ritengo un'esperienza musicale mediocre e, probabilmente fra qualche anno, saranno confusi con il Blue di Prussia. Lui stesso, se non fosse un bravo comunicatore ed eccentrico nell'apparire, non se lo filerebbe nessuno. Ai miei occhi non basta vestirti e atteggiarti da David Bowie per diventare David Bowie. Gli riconosco un ruolo nello spettacolo come presentatore, condivido che sa tenere bene il palco; sono anche disposto a convenire sul fatto che si intende di musica e sarebbe un buon divulgatore della stessa. Se poi parliamo di lui come musicista, nonché "uno dei più eclettici" del panorama italiano, ragazzi miei cari, mi vengono grappoli e grappoli di emorroidi. Senza pensarci più di 5 secondi mi vengono in mente Afterhours, Marlene Kuntz, Il teatro degli orrori, Daniele Silvestri, Moltheni, Dente, Pornoriviste, Quinto Rigo che sono nettamente più "musicisti" del nostro Morgan.

Detto questo, mi schiero fermamente a sua difesa contro un mondo ipocrita che lo scarta solo perché usa cocaina. E' imbarazzante pensare che se fumi un po' di coca ti scartano dal Festival di San Remo.

Caro Morgan, mi permetto un consiglio: se vuoi pippare coca senza che nessuno ti faccia la morale, vai in Parlamento. Lì sicuramente faranno di tutto per proteggere la tua libertà di pippare cantando Rockin' in the free world!!

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martedì 2 febbraio 2010

Meno male che Morgan fuma crack...

doveva pur esserci una spiegazione per quelle inutili pettinature e quel ridicolo modo di vestirsi. Resta da capire se è Morgan ad essere depresso perché sa di essere Marco Castoldi o è Marco Castoldi ad essere depresso per via di Morgan. Almeno adesso sappiamo che, quello che è considerato uno dei più eclettici e migliori music... music.... mu... Scusate non mi riesce proprio di scriverlo riferito a lui.... Dicevo almeno adesso sappiamo che pippa crack ma non è daltonico. Siamo tutti più tranquilli... o no?

Minchia l'hanno anche cacciato dal Festival di San Remo... è peggio di una scomunica papale!!   

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