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martedì 27 settembre 2011

CEI fai o CEI sei?

Il Cardinal Bagnasco con la divisa comunista.
Finalmente la Chiesa ha detto qualcosa! E per essere precisi non ha detto nulla di più nulla di meno di quello che pensano almeno i 3/4 degli italiani. Giusto per riassumere il succo del discorso il presidente della CEI, Cardinal Bagnasco, si è detto preoccupato per la deriva immorale della vita politica italiana richiamando tutti ad una purificazione dell'aria che altrimenti avvelenerà i giovani. Megli tardi che mai, finalmente la Chiesa ha preso una posizione precisa, senza fare i nomi del peccatore, perché PURTROPPO il destinatario di questo messaggio non è il solo Berlusconi.Io non sono mai stato particolarmente vicino alla Chiesa ma, credo che ultimamente, mai parole sono state così condivisibili.
 
Sono rimasto esterefatto dalle reazioni. Inutile e nemmeno degna di commento quella della Lega Lombarda che anche questa volta ha dimostrato che in quel partito c'è un solo cervello (malfunzionante) per tutti; ed è lecito pensare che non sia mai utilizzato dalla persona che viene designata per rilasciare commenti. Preoccupanti tutti gli altri, specialmente quelli del PdL, tutti preoccupati a dire che le parole di Bagnasco non sono indirizzate a Berlusconi.
Come dicevano i romani? Excusatio non petita, accusatio manifesta...

venerdì 23 settembre 2011

Quando la casta era solo una ragazza che non la dava...

E' divertente vedere come le coincidenze linguistiche a volte creino degli equivoci paradossali. Viviamo in una nazione dove un 74enne che ruba una bici viene arrestato mentre un parlamento si danna l'anima per salvare Milanese. Sono onesto e non ho problemi a dire che non ho ben capito di cosa sia accusato ma la sensazione è che ci fosse la preoccupazione di non sprofondare con lui piuttosto che preservare un fantomatico garantismo.

Io di questi teatranti mediocri mi sono stancato e la mia stanchezza è veramente trasversale. Non salva niente e nessuno. L'altro giorno stavo guardando un documentario sportivo sulla cavalcata dell'Italia mondiale del 1982. Avevo 10 anni. Di politica non ci capivo assolutamente ma ricordo l'immagine di Pertini. Uomo, prima che politico e statista. Purtroppo uomini di quel livello in Italia non ce ne sono più. Peccato.

Non si può sorvolare sul fatto che è cambiato tutto. La società in sé, con i suoi valori di base, è profondamente mutata. Fino a qualche decennio fa denaro, potere e cultura erano valori rispettati. Di questa triade la cultura ha perso terreno e, quando succede, la cultura trascina con sé la centralità dell'uomo. Stiamo vivendo una sorta di Umanesimo al contrario. Sono i corsi e ricorsi della storia.

Così anche le parole mutano. Se casta prima era sinonimo di morigerata, adesso casta è una parola orribile che identifica coloro che dovrebbero garantirci un futuro migliore. E questa casta di casto ha veramente poco...

venerdì 16 settembre 2011

Tra prontezza di spirito e maleducazione

Ieri pomeriggio, uscito dal lavoro sono andato in centro per due commissioni. Mentre camminavo in un atipico pomeriggio di settembre, con un termometro sopra i 30°C, mi sono imbattuto in un grandissimo esempio di prontezza di spirito. Prestazione da campionato del mondo. Un gruppetto di adolescemi, con il cappello con visiera alle 23, canotta bianca e jeans belli calati con mutanda in bella vista, incrocia due ragazze, più o meno della stessa età e, il più splendido del gruppetto, in totale assenza di vergogna per la sua conclamata stupidità, con tono sopra la media:
"Ehi tu, bella figa alzati la gonna e fammi vedere!", citando una canzone della Steve Rogers Band.
La ragazza non si scompone. Si ferma e con passo tranquillo gli si avvicina, rimanendo alla giusta distanza e con tono simile a quello dell'adolescemo, sorride e risponde:
"Io lo farei anche, il problema è che tu sei talmente imbecille che non capiresti cosa vedi".
La piazza per un attimo si è bloccata mentre dal bar vicino un gruppo di signore ha fatto partire una standing ovation, alla quale mi sono unito anche io.
Inutile dire che gli adolescemi, erano di un livello troppo basso per comprendere la risposta.
Dopo essermi fermato a bere qualcosa di fresco e non aver concluso nulla per le mie commissioni, sono ritornato alla moto per avviarmi verso casa. Sulla strada ho davanti una Audi 4 che fa un fumo puzzolente di bruciato. E' evidente che sotto quel cofano qualcosa non funziona. Al semaforo successivo, con qualche manovra in mezzo al traffico, riesco ad affiancare la macchina in questione. Convinto di fare una buona azione, faccio cenno al proprietario di abbassare il finestrino. 
"Che vuoi?" mi chiede.
"Volevo solo avvisarla che la sua macchina deve avere qualche problema, lascia una scia di bruciato".
Guarda nello specchietto, mi riguarda e per tutta risposta "Ma vaffanculo, fatti i cazzi tuoi".
Detto questo il semaforo va sul verde e lui schizza via.

Ci sono rimasto di merda per non essere riuscito a rispondere per le rime.

Comunque, nel caso tu stia leggendo mi auguro che la macchina si fonda in una serata di finale di CL con la tua squadra favorita. E tu, in autostrada sotto la pioggia, senza nemmeno il soccorso stradale disponibile, in quanto tutti impegnati per la finale di CL. Che tu possa passare la notte da solo e senza autoradio, con l'I-phone scarico, e la prima cosa che leggerai sul giornale il giorno dopo possa essere la sconfitta per 8-0 della tua merdosa squadra.

martedì 13 settembre 2011

Madonna contro la Carlucci in difesa dell'unto dal Signore

La sorella scema della famiglia Carlucci anche oggi ha dato conferme a chi pensa peste e corna di lei. Madonna in un'intervista a "Oggi", un noto giornale comunista finanziato ed edito dal Cremlino, ha dichiarato di essere d'accordo con la posizione dell'Economist che sostiene che il nostro Primo Ministro è inadeguato per il ruolo che riveste. Ora non è che l'Economist ha scritto che l'inadeguatezza è dovuta al fatto che B. è brutto o basso e con pochi capelli o che gli puzza l'alito. La ragioni portate sono un filino più importanti.

Comunque, dopo la dichiarazione di Madonna, apriti cielo!! La Carlucci (nella foto la potete ammirare mentre sostiene l'esame per diventare parlamentare) ha subito controbattuto accusando Madonna di avere un ufficio stampa comunista.

La cosa più divertente, o forse triste, è notare come sempre si cerchi di distruggere non l'accusa ma l'accusatore. Nessuno ha portato argomenti in difesa di Berlusconi, anzi. Tutti si sono preoccupati di attaccare, in questo caso, Madonna. Carlo Giovanardi afferma che Madonna "non conta nulla" perché "gli italiani sanno che è una supermiliardaria e non è che la gente si lasci irretire da questi satrapi ricchi e viziati". Carlo Giovanardi, che già di per sé, non sarebbe qualificato nemmeno per fare l'assaggiatore di Tavernello, ribatte a Madonna in maniera inutile e che non c'entra un cazzo. Anzi, a guardare bene è anche una sottile presa per il culo. Un lecchino di Berlusconi che parla di satrapi ricchi e viziati é un'acrobazia satirica da campionati del mondo.

La Santanché che, quando c'è da parlare di nulla è sempre in prima linea, accusa Madonna di aver offeso tutti gli Italiani. Devo capire bene il perché. Escludo che gli Italiani si offendano perché una cantante condivide il parere di un giornale su Berlusconi. O forse la Santanché pensa che gli Italiani si sentano offesi perché una persona dall'altra parte del mondo manifesta la sua libertà di pensiero? Di sicuro io mi sento offeso dal fatto che le mie tasse servano a pagare i servizi della Santanché e della Carlucci. Lavorassero in un cesso pubblico come dispensatrici di sesso orale e gettone, magari chiuderei un occhio...

Al di là di tutto, questa purtroppo è la dimensione dell'Italia. Un paese che sta scivolando piano piano nella povertà, nella perdità di cultura, credibilità e potenzialità. In un tempo, dove i dibattiti dovrebbero essere su altri argomenti che davvero offendono gli Italiani, i nostri stipendiati in parlamento (chiamarli politici proprio non mi riesce) sono galline inacidite che difendono il loro gallo.

Che sia questo il motivo per il quale l'Italia non sta andando da nessuna parte se non verso il baratro?


lunedì 12 settembre 2011

Se esiste il nudo artistico deve esistere anche il segaiolo artistico.

Artistico. Quando ero giovane io esisteva il liceo artistico, il direttore artistico e cose simili. Negli ultimi anni si parla tantissimo del nudo artistico. In questi giorni leggo che la bellissima Elisabetta Canalis ha posato nuda, ovviamente per un nudo artistico, a favore della Peta.

Scavando nel giardino dei ricordi mi sono ricordato che, in passato, qualche pippa con le foto della Canalis me l'ero fatta. Al di là dell'encomiabile gesto, mi fa un po' strano. Eh sì, un gesto simile ha valore per la sua esclusività e straordinarietà. Questi scatti per la Peta che valore hanno? Se si cerca un po' in rete di foto della Canalis nuda se ne trovano a tonnellate.

Ora, non è che io ce l'abbia con la Canalis. Anzi! E' una ragazza decisamente bellissima. Però, tutte queste starlettes, senza arte né parte, con la sola fortuna di essere state baciate da madre natura, hanno un po' rotto con sta storia del "nudo artistico". Per parlare di nudo artistico si suppone che le suddette abbiano delle conoscenze di storia dell'arte e della fotografia. Mi piacerebbe proprio poter discutere con una di loro.

E poi diciamo la verità, togliamo questo penoso velo di ipocrisia, questi nudi artistici chi se li compra? Io non ricordo di aver mai visto i calendari della velina del momento esposto in galleria o al museo. Al massimo lo si trova dietro la porta di una camera da letto di qualche segaiolo.

Anche perché se è possibile parlare con tanta leggerezza e banalità di nudo artistico, allora sarà possibile discutere anche di segaioli artistici o amenità simili. Si scriveranno mai saggi sul segaiolo con la sindrome di Stendhal?

Non sarebbe molto più bello se la Canalis, o che per lei, dichiarasse "sono una gran bella ragazza, con un corpo fantastico e due tette che sparano alle stelle. Mi pagano per farmi delle fotografie nuda. Cosa dovrei fare? Andare a lavorare 8 ore al giorno o fare un calendario all'anno?"

Così sarebbe sicuramente più bello. Almeno, sarebbero le parole che direi io se avessi una simile fortuna.

mercoledì 7 settembre 2011

(unPOdiESIA): La vita precedente di un fiore


Quando ero giovane 
Correvo dietro alle ragazze 
Ma loro volavano via 
Come bellissime farfalle colorate 
E' capitato di essere stato il più veloce 
Di riuscire a prenderne qualcuna 
E tenerla un po' con me 
Ma molto più spesso 
Quando diventavano irraggiungibili 
Mi sdraiavo a naso in su
Pensando a te 
Non ho mai avuto un buon carattere 
Kerstin diceva che assomiglio 
Ai cieli del grande Nord
Che nel giro di un battito di ciglia
Coprono il sole regalandoti i brividi del freddo 
Io l'ho sempre confessato
Ho bisogno di amarti 
Ma il mio istinto è solitario 
Sopportami per questo 
Ama anche i miei difetti 
Se puoi 
Le mie distanze incolmabili 
Il mio non saper parlare al telefono 
Perchè credimi 
Sono meglio di quello che sembro 
Quando ero giovane
Correvo dietro alle ragazze 
Poi ho capito che le farfalle 
Non si possono catturare 
Sono tanto belle quanto delicate 
Toccare le loro ali 
Significa privarle del volo 
Ho capito che dovevo aspettare 
Rifugiarmi nel mio istinto di solitudine 
L'ho fatto e un giorno tu
Ti sei posata su di me 
Ho guardato le tue piccole ali 
E per un bagliore infinitesimale di tempo 
Ho provato a prenderti
Ma non avevo più mani né braccia
O piedi né gambe 
Ero un fiore e tu appoggiata a me
Mi guardavi negli occhi.

martedì 6 settembre 2011

The tourist: l'inutilità fatta lungometraggio.


L'altra sera con la mia concubina ho guardato il film della locandina qui a fianco. Che dire? Sono perplesso. E' talmente brutto che sono dell'idea di rivederlo, perché mi deve essere sfuggito qualcosa. Ci sono una Angelina Jolie che, se recita vestita, non ha alcun senso e un Johnny Depp un po' inchiattito (è un gran bell'uomo ma in questo film l'hanno fatto veramente brutto). Depp brutto ha senso in un gran bel film. Se il film è brutto anche Depp perde il suo senso (a maggior ragione se lo hanno fatto brutto).

La storia è la classica storia di intrigo e spionaggio. Sono stati presi i cliché più scontati e banali e in più vengono raccontati con una lentezza che diventa disarmante e letale.

A tutto questo aggiungeteci Raul Bova e Nino Frassica. Sì, perché ad un certo punto ti perdi e non sai se sta guardando un filmone ammmericano o Don Matteo.

Un punto positivo c'è: l'ambientazione. Venezia è una città bellissima e alla fine la vera protagonista è lei. Il film si riduce ad un costosissimo spot della proloco di Venezia (questa è della mia concubina). Anche l'Hotel Danieli ne esce molto bene... 

Se avete la possibilità andate a farvi un weekend al Danieli... il film invece evitatelo come la peste.

lunedì 5 settembre 2011

Una serata al supermercato tra ottimismo e senso della realtà.

Di rientro dalle vacanze ho pianto. Non perché le vacanze fossero finite, ahimé, no. Ho pianto perché dopo un paio di settimane in giro tra spagna e francia, rientrato a casa, più o meno alle 20.30, ho fatto un salto al supermercato per comprare qualcosa per la cena. Proprio due cose: insalata, pane, pomodori e due bistecchine. Il supermercato, a due passi da casa, chiude alle 21.30. Immancabile arriva l'annuncio via altoparlante. Mi dirigo a pagare. Davanti alla cassa trovo un coppia sciatta con tre bambini. E' incredibile lo stridore tra l'allegria dei tre bambini piccoli che ridono di gusto nel carrello e l'aria funebre dei genitori. Mi viene da pensare che la madre è proprio priva di amor proprio con quei capelli mal tenuti e il padre sembra proprio l'immagine della morte con un pallore impressionante. Come in una bolla di sapone cado nella realtà e mi sento una merda. D'improvviso mi accorgo che gli acquisti della coppia davanti a me consistono di plasmon, latte, omogenizzati, pannolini e qualche altro prodotto per bambini. Niente altro. Vedo il volto della commessa come pietrificato, continua a battere sulla cassa, insistentemente. Poi si rivolge al padre dicendo che gli omogenizzati non sono più in promozione. In quel momento mi accorgo che tutta la spesa è stata pagata con pochi euro e tantissimi buoni spesa, quelli che ti danno dopo un tot di acquisti o che si ritagliano dai giornali. Vedo il volto del padre assumere un'espressione che non so descrivere. Bofonchia qualcosa alla moglie che allarga le braccia, poi tira fuori un sorriso disperato dicendo "prendo solo questo". Si riferisce ad un confezione da due vasetti di omogenizzati. Le altre quattro non può pagarle. Sarà che ho due nipotini, sarà che in fondo sono molto meno merda di quello che faccio credere, saranno stati i sensi di colpa... guardo la commessa e la prego di batterli che li pago io.

Il padre mi guarda silenzioso. In quel silenzio capisco che accetta questa umiliazione (ma non c'è nessuna umiliazione nell'aver bisogno di aiuto) solo perché si tratta di omogenizzati; fosse stato cibo per lui non lo avrebbe mai fatto. Gli faccio un sorriso leggero, più imbarazzato che altro. Si allontanano: i genitori guardando mesti per terra, i figli sempre allegri e chiassosi nel carrello.

A questo punto la commessa esplode. Dice di non essere insensibile che non è colpa sua. I prezzi sono registrati e lei non può farci nulla. Piange come una fontana. Arriva una collega a vedere cosa è successo. Mi confessano che il turno di chiusura è un inferno. Ci sono tantissime persone nella stessa situazione, arrivano a quell'ora a far la spesa per vergogna. Gli anziani sono quelli messi peggio, frugano nella verdura e nella frutta, cercano i prodotti che iniziano a marcire, sperando di poterli prendere senza pagare. Le commesse purtroppo non possono farci nulla, ormai hanno fatto l'occhio e individuano subito chi si trova in questa situazione: li vedono passare avanti e indietro con i carrelli quasi vuoti che aspettano una cassa libera.

Io sono tornato a casa con la mia spesa e, dopo aver chiuso la porta, ho pianto.

Ps. e intanto un pranzo alla buvette costa intorno ai dieci euro...