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mercoledì 31 marzo 2010

Dichiarazione della Gelmini sull'elezione del figlio di Bossi

"E' tutto merito dei tagli all'Università!"

Presa da Un giorno da Pecora.

martedì 30 marzo 2010

Eletti illustri e meritocratiche elezioni... io rinuncio al mio diritto di voto, tanto non serve a un cazzo!

Ieri mentre stavo andando a votare, avevo un sacco di domande che mi giravano in testa. E tutte si condensavano in una sola, ovvero: per chi voto? E' strano. In un mondo normale i politici raggiungono i potenziali elettori, proponendo programmi e idee. Cercando di fornire una motivazione per guadagnare il voto. Questa campagna elettorale è stata assurda, ha sfiorato il ridicolo. Per essere precisi, sono diversi anni che il povero elettore motivato deve cercare a proprie spese uno straccio di programma politico. Alla fine mi sono trovato a pensare al contrario. Per chi non voto? Non è l'atteggiamento giusto, siete concordi?
Mi assale la tentazione di non votare più. Sono ormai convinto che l'Italia sia entrata in una situazione, un pantano politico, dal quale uscirà solo con la fine dell'idolo che tutti attira e tutti respinge. Il binomio-slogan "noi siamo quelli dell'amore e voi quelli dell'odio", io lo sostituirei in altro modo. Mi autocensuro. Abbiamo bisogno di una rinascita civile, etica e culturale. Sono tutti valori che richiedono dedizione, sacrificio, volontà; nessuno è più avvezzo a simili frequentazioni. Gli italiani, mi duole dirlo ma è così, premiano la furberia. Non hanno rispetto per chi fa la coda, ma stimano chi la salta; odiano a parole chi non paga le tasse ma, in fondo, da loro li distingue solo la mancanza di coraggio per evaderle. Questo è il tragico quadro che mi sono fatto dell'Italia attuale.

Siamo un'assurda e unica anomalia di sistema. Da oggi abbiamo nell'apparato statale due membri in più: il figlio di Bossi e l'igienista dentale di Berlusconi. Due personaggi privi di qualsivoglia curriculum politico. Sintomatico il fatto che siano conosciuti per interposta persona e non per meriti personali. Eppure loro sono stati eletti. Com'è possibile? Vi prego, se avete votato per loro, spiegatemi perché! Svelatemi l'arcano. Il figlio di Bossi che cazzo ha fatto nella vita per meritarsi di essere eletto a Brescia? Se tanto mi da tanto, visto e considerato che è stato bocciato tre volte alla maturità, è in odore di salire al Ministero della Pubblica Istruzione. E l'igienista dentale? Senza dubbio è un gran fica. Però, non mi sembra che basti per entrare in politica, o forse sì?

Poi tutti si chiedono come mai l'astensione è stata così alta. Io mi sono stupito che sia stata così bassa. Una campagna elettorale nella quale non si è parlato di un tema importante, ha portato al voto più del 60% degli italiani. A mio modo di vedere, è un dato strepitoso. Di sicuro, alle prossime elezioni io non voterò, magari salto dall'altra parte e mi candido. Se ce l'ha fatto il figlio di Bossi!
Questo stato di cose, questo incantesimo del nulla, fatto a chi vive la vita degli altri perché non nutre speranze nella propria, svanirà con la morte dell'incantatore. Per il momento bisogna tollerare. Democrazia è anche questo.

Di che vi lamentate? Ha vinto nel Lazio e saluta con il saluto romano, avesse vinto in Liguria salutava con il saluto genovese...


Questa foto oggi mi ha veramente urtato. Per tutto il giorno ho pensato di scrivere un post sulla legge Scelba, l'apologia di fascismo e tante altre cose. Alla fine vi cito solo la teoria del sonoro, secondo la quale, per giudicare una storia d'amore o una qualsiasi vicenda umana è indispensabile togliere il sonoro. Eliminare le parole e concentrarsi esclusivamente sui gesti. Tutto qui. Poche parole ed un attimo di riflessione.

lunedì 29 marzo 2010

Barzelletta: c'era un volta un centro analisi specializzato che in due giorni non sapeva riconoscere la cenere...

Busta a premier, sostanza era innocua
Centro analisi tende a escludere motivi di pericolosita'
28 marzo, 14:03

Busta a premier, sostanza era innocua (ANSA) - MILANO, 28 MAR - Era innocua la sostanza recapitata il 26 in una busta indirizzata a Berlusconi, ad Arcore, che aveva fatto scattare l'allarme profilassi. Si tratta pero' solo di un riscontro parziale, scaturito dalle prime analisi svolte al centro di analisi specializzato del Ministero della Salute a Foggia, dove tendono da subito ad escludere motivi di pericolosita'. Non si esclude nemmeno che la polvere grigiastra possa davvero essere cio' che rimane della 'combustione di un foglio di giornale'.

Non mi è chiaro il concetto. Recapitata il 26, mandata subito al centro di analisi specializzato del Ministero della Salute a Foggia, e in due giorni non riescono a dire con certezza se è cenere? Ma in che mani siamo? Speriamo che gli svizzeri non decidano mai di invaderci, potrebbero farlo spacciando i tobleroni per armi a base di uranio impoverito.

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sabato 27 marzo 2010

Torna l'ora legale. Berlusconi invoca il legittimo impedimento.



Speriamo che la primavera oltre a temperature più gradevoli e giornate più lunghe, porti anche una rinascita culturale e politica nel panorama italiano. Praticamente sto augurando alla penisola uno tsunami di proporzioni epocali.

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venerdì 26 marzo 2010

Attentato a Berlusconi? Ma va, è una lettera di Tarantini!!

Chissà poi perché quando il consenso cala arrivano gli attentati...

Riporto Notizia dell'Ansa:

Recapitata stamani a villa San Martino ad Arcore
26 marzo, 16:01

(ANSA) - MONZA- 26 MAR - Una busta con polvere bianco-grigiastra e' stata recapitata stamani nella villa San Martino ad Arcore di Silvio Berlusconi. La busta, sembra indirizzata proprio al premier, e' stata aperta dalla sua segreteria. Sono stati avvisati carabinieri e vigili del Fuoco che analizzeranno la polvere. I militari di Monza hanno avviato indagini per risalire ai mittenti.

Dopo la ovvia preoccupazione iniziale si è scoperto che all'interno della busta c'era anche un foglio firmato Tarantini. Due righe di spiegazioni che hanno smontato tutto il caso e fatto scendere la tensione.

Caro Silvio,
visto la serata di ieri con Luttazzi, Santoro, Travaglio e compagnia cantante, che sicuramente ti avranno fatto salire la pressione e sputare bile tutta la notte, ti invio una strisciata di coca e ti confermo nel tardo pomeriggio l'arrivo di Patrizia e Deborah per tirarti un po' su.

Sempre tuo.

Gianpaolo Tarantini



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Raiperunanotte: un salto nel passato


Ieri sera è accaduto qualcosa di molto importante. Non ho problemi ad ammettere che se mi trovassi su una torre con Berlusconi e Santoro butterei giù il primo, probabilmente anche se nessuno mi chiedesse di fare la scelta. Prima che arriviate alla fine, lo dichiaro subito, questo post non ho la più vaga idea di dove andrà a finire. Ho aperto i rubinetti della coscienza. Dopo aver dichiarato la mia poca stima per Berlusconi, vi chiedo di fare un passo indietro per allargare il colpo d'occhio della vostra capacità d'astrazione (sempre che i palinsesti non abbiano raso tutto al suolo). In Berlusconi cercate l'allegoria del potere, in Santoro quella della libertà. Io dunque mi schiero dalla parte della libertà in quanto responsabilità verso gli altri, sé stessi e le proprie azioni. L'uomo libero viene ripagato dalla sua passione anche se non sono affatto pochi quelli che alla stessa hanno dovuto pagare dazio. Ieri seguendo Raiperunanotte ho visto l'essenza dell'uomo libero, e non alludo a Santoro, Travaglio, Luttazzi ma a coloro che sono scesi in piazza sotto l'acqua. Questo avvenimento per me è stato un salto nel passato. Passato che ho conosciuto per sentito dire da mio padre e i miei nonni. Ovvero quando la televisione era un aggregante e la gente si trovava la sera, nei luoghi pubblici, davanti a quella scatola magica. Ieri è successo un po' questo. Vivendo la serata mi è venuto alla mente Corto Maltese, due battute del marinaio. Nella prima dice che "sarebbe bello vivere una favola"; la seconda è una delle più conosciute "... so solamente che ho una antipatia innata per i censori, i probiviri... ma, soprattutto sono i redentori coloro che mi disturbano di più". Per quanto mi riguarda delle favole ne faccio tranquillamente a meno. Io ho la mia vita da vivere e la forza che ho nella testa e nel corpo, è tutto ciò che mi serve. Basta favole: la gente ha bisogno di una overdose di realtà, non reality, realtà. Censori e redentori mi irritano profondamente, soprattutto quando sono la stessa persona.

Dicevo che tra potere e libertà, scelgo quest'ultima. Il potere non ha quasi mai la responsabilità delle proprie azioni. Anzi, la storia insegna che i potenti i propri errori non li pagano, quasi mai, fin quando la libertà perde il senno, il suo pregio migliore, e taglia le teste. Io mi sento "libertà" e ho troppo rispetto del mio senno per mettere il potere in condizione di rubarmelo. Questa è la posizione che hanno scelto le persone che come me ieri, hanno guardato Raiperunanotte. Ovviamente non per curiosità ma per passione. Ci tengo a precisare che non è la passione per Santoro o l'odio per Berlusconi, ma l'amore per la libertà e l'odio per il potere.

Il potere però, se ci pensiamo bene, non esiste. Sempre Corto Maltese dice che "uno l'autorità ce l'ha fino a che non è costretto ad esercitarla". Il potere attuale l'autorità la sta usando tanto, troppo. Ecco perché il potere oggi non esiste e lascerà inevitabilmente, forse, fra un anno forse fra cento, spazio alla libertà. Ma la libertà ha bisogno di un potere che conceda spazio? No, la libertà è essenza di sé stessa in quanto tale. E' creativa, intelligente, fantasiosa, irriducibile. La libertà é vita o morte, a volte entrambe a volte nessuna delle due. Alcuni pensano di averla imbavagliata e lei comunica con gli occhi. Se la bendano, trasmette al vento i propri pensieri. Fermare la libertà è un inutile esercizio di potere, di autorità. Non è il potere che concede spazio alla libertà, sia ben chiaro! E' la libertà a concederlo al potere. La libertà se esercitata, a differenza del potere, non si esaurisce. Esercitiamola! Esigiamola! Il potere per contrastrarla dovrà, per forza di cose, esercitare la sua autorità. E' una battaglia già vinta. Ieri, questo concetto sembra aver raggiunto molte persone... sarà stato il vento?

Ho apprezzato due interventi su tutti. In maniera quasi commovente, quello di Monicelli che ha messo in guardia dalla speranza. Un uomo brillante che, nonostante l'età, conserva una forza incredibile. Luttazzi è stato esplosivo, intelligente, aggressivo e anche volgare. Il satiro se ha la volgarità nelle sue corde deve esprimerla. Un satiro che si autocensura è impensabile. Non avrebbe senso. Un po' come farsi le seghe con il preservativo. Ieri, Luttazzi ha paragonato l'attuale Italia alla terza fase anale. Un po' di buon senso aiuterebbe a cogliere l'importanza del concetto espresso, mettendo in disparte la volgarità. Il potere che va a puttane e parla di importanze dei valori della famiglia, giustamente, in coerenza con la propria ipocrisia, si è indignato. Per ritornare alla scelta della torre, salverei il satiro che parla di sesso anale e sborra in un contesto affatto gratuito, all'uomo di potere che sorriseggia sull'aspetto di un'avversaria politica.

Ieri sono andato a letto con un misto di sensazioni. Con la curiosità di alzarmi per vedere le reazioni del mondo politico. Qualche tempo fa, avevo letto questa frase: "il senso della storia si conquista facendone un po'". Ricordo che mi aveva colpito moltissimo, tanto da ricordarla a memoria. Non so voi, ma io ho l'impressione che la gente abbia iniziato a rimboccarsi le maniche.
 

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giovedì 25 marzo 2010

Prosperini: la forza della coerenza!!! Un ex della legione straniera che non riesce a suicidarsi...


Certo che vedere simili locandine in giorni come questi è quanto meno ironico. Prosperini mi stava pesantemente sui coglioni. Devo riconoscergli che il suo "arrestiamo la criminalità" ha funzionato come infausto auto-presagio. Devo anche riconoscergli una certa coerenza; quando urlava giustizia qua e giustizia là... i delinquenti vanno puniti trallallerollà. Prosperini, va bene che stai sui maroni a tanta gente, però, ora che ti hanno beccato, non è il caso di punirti con il suicidio per le mazzette che hai preso. E' divertente pensare che un militare della legione straniera (noto corpo d'élite) che uccide a mani nude, non sia in grado di uccidersi con un bisturi. Forse il giorno dell'addestramento con le lame era in TV a sbraitare contro i negri? Anche perché con tutte le ipocrite campagne di moralizzazione che ci hai propinato, non avresti bisogno di tagliuzzarti polsi e caviglie con il bisturi. Se avessi un briciolo di coscienza  e onore, saresti già morto già di vergogna da tanto!!!

Per la cronaca: non mi stupirei se in questa italietta da strapazzo fra un paio di mesi ti vedessi bello e paciarotto a parlare in tv. Speriamo di no...

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Tra il coro di Ratisbona e Amici: dubbi amletici di uno zio...


Sono giorni che medito di scrivere un post sul perché detesto Amici, X-Factor e minchiate connesse e annesse. Fino a qualche giorno fa pensavo che se mia nipote mi avesse chiesto di accompagnarla ai provini di Amici, le avrei chiesto perché. Se la risposta fosse stata una cosa del tipo "Zio, sono tempi di merda o salto nel letto di qualche politico, sculettando mentre sniffo cocaina, o tento la fortuna dalla De Filippi"... forse avrei accettato. D'altronde, è vero, di questi tempi bisogna concedere qualche compromesso a discapito dei propri principi.

Oggi però, leggendo il New York Times (qui il link per chi mastica un po' di inglese), mi è cascato il belino e, poco ci mancava, mi rimbalzasse nel sedere. Riassumo velocemente: Ratzinger e Bertone occultarono gli abusi sessuali commessi da un prete Usa su 200 bambini. Il reverendo di nome  Lawrence C. Murphy  venne punito solo con trasferimenti da una parrocchi all'altra. Grazie al cielo è arrivata la morte nel 1998 per questo santo uomo. Tutto quello che scrive il NYT è supportato da alcuni documenti che, sempre in inglese, trovate qui. Se non volete cimentarvi in sfide anglofone (però il documento dovete almeno provare a leggerlo), la notizia è su tutti i quotidiani italiani. Che dire? Vorrei poter essere il padre, non spirituale, di Benedetto ICSVUI per poterlo schiaffeggiare a ritmo dell'Hallelujah di Handel. E' proprio il caso di dire che la legge di Murphy non è uguale per tutti, o forse sì? In effetti, tutti i preti pedofili sono stati trasferiti in altre parrocchie. Tanto ci penserà la giustizia divina.
Di sicuro è che se avrò delle remore a portare mia nipote ai provini di Amici, non avrò dubbi a dirle un secco NO, quando e se mi chiederà di far parte del coro della parrocchia. Almeno i comunisti i bambini si limitavano a mangiarli... e checcazzo!

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mercoledì 24 marzo 2010

Valerio Scanu: pronto il nuovo album per il mercato europeo


Dopo il successo di Sanremo e zone limitrofe - lo ascoltano anche a Celle Ligure - il buon Valerio si è buttato sul mercato europeo. Per quanto in un recente post abbia massacrato il suo album, che ritengo uno dei più brutti usciti negli ultimi 20 anni, mi tolgo il cappello per l'ottima iniziativa commerciale. Non limitandosi al mercato italiano, il nostro è andato all'attacco di quello europeo, traducendo il suo lavoro in spagnolo e in inglese. Successo record! Nelle prime due ore vendute quasi 400.000 mila copie che è una cifra record. L'album "Per tutte le volte che..." è stato tradotto con lo spagnolo "Por todas las veces que..."; per la trasposizione dei testi in lingua inglese e spagnola il team Scanu si è avvalso di collaborazioni importanti. In primis Henriques Iglesias e Beatriz Luengo, due dei più importanti idoli musicali giovanili, con i quali il nostro duetta. Ai testi, specialmente in inglese, hanno messo mani i famosissimi e ricercatissimi Babel Fish e Lexi Cool. Lo stile di Babel e Lexi, due dei compositori più trasgressivi del panorama musicale è evidente, tanto che il disco è dovuto uscire con il bollino Parental Advisory, che detto tra noi suona un po' ridicolo. Scanu come Eminem! 
In anteprima il testo spagnolo di Por todas las veces que... in duetto con Beatriz Luengo:

Por todas las veces que
me dices basta ya y basta ya más
es no corresponde el flujo de tus palabras al latido
por todas las veces que te disculpas no es
pero siempre encuentras
el modo de hacer me parecer el símbolo del mal

Por todas las veces que es tu culpa quizás no lo sea 
pero la duda basta a hacerme hallar aquella gana de gritar pero, 
hay una vez en cuyo algo dispara fuera y 
dentro de nosotros y todo el resto es pequeño 
Como un alfiler impercettiible como si un día frío en lleno invierno 
desnudos no tuviéramos luego mucho frío 
porque nosotros cubiertos bajo el mar a hacer el amor 
en todos los modos, 
en todos los lugares en todos los lagos en todo el mundo el universo 
que nos sigue pero ya somos inalcanzables

Por todas las veces que un puño al muro nada hace porque 
este dolor es dulce como la miel confrontado con el mal que nosotros nos hacemos 
si así potente este amor que nos defendemos 
con toda la fuerza pero no basta casi nunca 
Como si un día frío en lleno invierno 
desnudos no tuviéramos luego mucho frío 
porque nosotros cubiertos bajo el mar a hacer el amor en todos los modos, 
en todos los lugares en todos los lagos en todo el mundo el universo 
que nos sigue pero ya somos inalcanzables...

Como si un día frío en lleno invierno 
desnudos no tuviéramos luego mucho frío 
porque nosotros cubiertos bajo el mar a hacer el amor en todos los modos, 
en todos los lugares en todos los lagos en todo el mundo el universo, 
el universo, el universo, el universo. 
Como si un día frío en lleno invierno 
desnudos no tuviéramos luego mucho frío 
porque nosotros cubiertos bajo el mar a hacer el amor pero ya somos.. 


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domenica 21 marzo 2010

Niccolò Ghedini: nuovo testimonial per il CEPU



Mi sono dovuto ricredere e, considerando che non credo, immaginate lo sforzo che mi è costato. Ho sempre considerato Niccolò "Mavalà" Ghedini un avvocato incapace; l'ho sempre immaginato come lo schiavetto personale di Silvio. Pensando a lui mi viene in mente un passo di quegli splendidi racconti che sono le avventure di Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno. Re Alboino per dimostrare a Bertoldo la stima per la fertilità del suo ingegno vorrebbe donargli un anello e mille scudi, ma il villano rifiuta tutte quelle ricchezze perché gli toglierebbero il sonno e, soprattutto, aggiunge:

"E poi, ricordati: chi prende l'altrui, perde sé stesso.
Se accettassi, avrei degli obblighi verso di te.
Invece la natura mi ha fatto libero e libero voglio rimanere."

Strano che Ghedini mi abbia richiamato alla mente un passo simile. Comunque, dicevo, faccio ammenda, Ghedini non è un avvocato incapace. Io credevo che tutte le leggi bislacche fossero figlie di un pessimo metodo di studio. A mia discolpa porto i numerosi disegni di legge respinti per incostituzionalità. Per fare un esempio, Taormina era molto più navigato. Io mi cospargo il capo di cenere ma, siate sinceri, quanti di voi sapevano che si era laureato al CEPU in diritto Incostituzionale con una tesi sulle Leggi ad Personam? 

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mercoledì 10 marzo 2010

Il Milan perde 4-0 a Manchester ma passa il turno con il ricorso al TAR!!

Nonostante il Manchester sia passato sul Milan come un TIR il Milan passa il turno grazie al TAR. Dopo la discussa sconfitta dell'andata, e il respingimento del primo ricorso al TAR di Milano per alcuni cavilli formali (tutti sanno che il magistrato responsabile è tifoso dell'Inter e in ufficio tiene una foto di Facchetti), il Milan questa sera ha dovuto giocare un'altra partita con il Manchester United.

Il primo ricorso è stato respinto in quanto il Milan, che chiedeva l'ammissione diretta alla finale per meriti sportivi, nel documento indicava la data erronea del 19 maggio 2010, quando la finale verrà invece disputata il 22 maggio 2010. Nemmeno gli argomenti riguardo il presunto accanimento di Wayne Rooney contro la squadra milanese sono stati presi in considerazione.

Questa sera dopo la sfortunata sconfitta in trasferta, (ricordiamo che il risultato è stato fortemente in bilico fino quasi al 2 minuto del primo tempo), il Milan passa meritatamente il turno grazie ad un ricorso presso il TAR di Manchester. Il contenuto del documento, questa volta, chiaro e preciso, indica la motivazione in questo passo che farà letteratura:

"E' vero abbiamo subito 7 goal. Però ci è stato impossibile consegnare, a destinazione e nei tempi debiti, i  12 goal che ci avrebbero fatto qualificare. Il motivo dell'impedimento non è da ricercare in nostre negligenze, ma nel maltempo che ha colpito il nord Italia e nei soliti giudici, antisportivi e antidemocratici, che hanno tirato palle di neve sulle piste di Malpensa e Linate facendo ritardare oltre modo ogni volo".

Il magistrato competente del TAR di Manchester, noto tifoso del Manchester City, ha sentenziato sul ricorso definendolo "ineccepibile".

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Come mai un magistrato, che ha in ufficio un quadro di Berlusconi, respinge le liste del Pdl? Avrà mica applicato la legge questa scostumata?

Come promesso in questo post ecco il video che rivela lo scoop! Sotto il Che Guevara c'è un disegno di Leonardo Da Vinci. Il famoso foglio ( mm. 344 x 245, carta bianca), eseguito a Milano intorno al 1490, rappresenta uno studio di proporzioni del corpo umano inserito nel cerchio e nel quadrato, le figure geometriche ritenute perfette da Platone, disegnate però non concentriche, bensì costruite in relazione tra loro secondo i modi della Sezione Aurea. Così il centro del cerchio coincide con l’ombelico, e quello del quadrato cade all’altezza dei genitali; come questi indicano l’origine fisica, così l’ombelico rimanda a quella spirituale. Ed è proprio nell’idea geniale di raffigurare contemporaneamente le due potenzialità geometriche, tramite l’applicazione di regole matematiche produttrici di un’armonia che sconfina nella musica, che l’artista realizza una rappresentazione armonica, in una sintesi che resta insuperata. Ovvio che il soggetto sia un ritratto, figlio di una premonizione di Leonardo, del nostro premier, da sempre simbolo di perfezione, unanimità e massimo consenso. A questo punto viene da chiedersi come mai, un magistrato che ha in ufficio un quadro di Berlusconi, abbia respinto le liste del Pdl. Avrà mica applicato la legge questa scostumata?



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martedì 9 marzo 2010

Presidente della prima Corte d'Assise: ma quale foto di Che Guevara! Guardate bene è il Berlusconi di Vitruvio!!!

In giorni come questi, dove nevica, l'Inter di Mourinho inizia a perdere punti, i candidati alle regionali si dimenticano di consegnare le liste o si inventano le firme e il governo s'inventa decreti per cambiare le regole in pieno gioco si cerca di sviare l'attenzione con delle notizie veramente miserrime. Anna ARgento è Presidente della Prima Corte d'Assise di Roma. E' lei la toga "profondo rosso" che rifiutò di accogliere gli elenchi Pdl. Il Giornale di oggi, riporta la notizia che nel suo ufficio c'è in bella mostra il quadro del rivoluzionario. La giornalista in questione tal Emanuela Fontana dimostra di non avere ben chiaro cosa significhi bella mostra. Nella foto di seguito si vede chiaramente la fotografia del quadro appoggiato per terra, tutt'altro che in bella mostra.


Ora, non so bene come arredi casa sua la competente firma dell'articolo; io i miei finti Klimt, Van Gogh e Schiele li ho appesi alle pareti. Due sul muro di fronte alla mia scrivania e un altro sopra il divano in salotto. Non è questo l'importante; una giornalista che definisce "in bella vista" un quadro appoggiato in terra, che potrebbe essere lì per un trasloco o per qualsiasi altro motivo, dimostra autonomamente la propria malafede. Non è nemmeno importante dare ulteriore peso ad un così scadente tentativo di screditare il ruolo di un magistrato perché ha una foto di Che Guevara (figura storica di una rilevanza ideale andata oltre qualsiasi ideologia politica). Però, io vi invito ad andare oltre. Guardate bene la foto. Il quadro incriminato è appoggiato ad un altro quadro. Non ho ancora recuperato il video ma presto lo renderò disponibile. Comunque, in quell'ufficio c'è un quadro molto più compromettente di una foto di Che Guevara. Siete curiosi di sapere cosa sia, vero? Nientepopodimeno che il Berlusconi di Vitruvio.



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Nel lazio, presentando lo scontrino fiscale di un panino, gli elettori potranno votare anche se arrivano al seggio con due ore di ritardo


Tornando in macchina dal lavoro mi sono dovuto fermare perché la ridarella stava diventando pericolosa per la guida. Stavo ascoltando Un giorno da pecora su Radiodue. L'argomento era il macello successo con le liste per le prossime elezioni. Rientrato a casa mi sono scaricato il podcast; in seguito ho pensato di trascrivere il contenuto in un post. Eccolo qui:

Elezioni elettorali 2010. Le operazioni di voto si svolgeranno domenica 28 e lunedì 29 marzo. I seggi resteranno aperti domenica, dalle ore 8 alle ore 22, e lunedì dalle ore 7 alle ore 15; ma nel lazio, presentando lo scontrino fiscale di un panino, gli elettori potranno votare, anche se arrivano al seggio con due ore di ritardo. L'elettore deve presentarsi al seggio con un documento d'identità e con la tessera elettorale. Chi non ha la tessera o l'ha smarrita, può falsificarne una imitando la firma del direttore dell'ufficio elettorale di residenza, facendosela autenticare da suo cognato, lanciando un appello al Presidente della Repubblica e facendo ricorso al TAR. Si vota con una scheda di colore verde. L'elettore, contrassegnando il simbolo di una delle liste provinciali poste sul lato sinistro della scheda, esprime un voto valido sia per la lista provinciale prescelta che per le liste regionali collegate il cui capolista è candidato a presidente della lista...
L'elettore residente all'estero, constrassegnando il simbolo di una delle liste, esprime un voto valido sia per la lista prescelta che per la 'ndrangheta. L'elettore può esprimere anche un voto disgiunto, dando la preferenza sia al candidato del centrodestra che al candidato del centrosinistra. E' sufficiente contrassegnare il simbolo dell'UDC. E' vietato calpestare i radicali sdraiati all'ingresso dei seggi. E' vietato votare Morgan. Il tar ha stabilito che i televoti per Emanuele Filberto di Savoia non sono più validi dal 1946.

(Tratto da Un giorno da pecora, Radiodue, 9 marzo 2010)

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lunedì 8 marzo 2010

Marco Mengoni: Re Matto ma essere Duca è meglio, molto meglio...

Eccomi qui. Dopo il commento al cd di Scanu mi sono dedicato all'ascolto del lavoro di Marco Mengoni: Re matto. A scanso di equivoci, diciamolo subito: Mengoni sarà anche il Re Matto ma il Duca Bianco, al momento, per il giovane vincitore di Ics-factor non è un paragone irriverente ma pura eresia musicale. Su questo punto ammetto di aver pregiudizi e preconcetti, ma Bowie è un mio idolo musicale e il buon Mengoni, prima di poter pensare di avvicinarsi a lui, anzi prima di poter solo pensare a lui, deve mangiarne di panini con il prosciutto. Le prime volte che l'ho ascoltato confesso che non mi è piaciuto per nulla, troppo impostato in quell'uso autorefenziale della voce. Però, dopo un paio di ascolti del suo album d'esordio, ho rivisto le mie idee e per alcuni aspetti mi sono ricreduto.

La copertina propone un Mengoni in versione "stilosa". Ho dei dubbi sul suo ruolo che barcolla tra un presente da cantante ed un futuro da fotomodello. Per sua fortuna ha le Physique du rôle per sfilare con capi alla moda ed anche i mezzi per fare il cantante. Si concentri su quello che vuol fare perché rischia di sminuirsi nella seconda veste; non ho mai amato le figure che accettano compromessi tra moda e musica. Quest'ultima, è arte nobilissima che non merita di fare marchette solo per veicolare il successo. 

Torniamo al disco. L'album intero è un lavoro qualitativamente più che sufficiente. Sono 7 pezzi per circa 25 minuti totali di musica con influenze dance, pop e rock. Sicuramente è più un Ep che un vero album, pensato e concepito con tempistiche libere. Anzi, l'impressione più forte di questo lavoro è che sia stato concluso in maniera veloce, per poter cavalcare l'onda di Sanremo. Non saprei motivare con precisione o spiegazioni tecniche questa percezione di incompletezza. L'ascolto mi lascia con questa sorta di questione sospesa... Sì, ok, però manca qualcosa. I titoli sono questi: 

01. Credimi Ancora
02. Questa Notte
03. Stanco (Deeper Inside)
04. In Un Giorno Qualunque
05. Fino a Ieri
06. In Viaggio Verso Me
07. La Guerra


E' indubbio che la novità di Mengoni sia una voce molto versatile e originale ed ha sicuramente più carisma e personalità, a livello di interpretazione, di Scanu. Il pezzo sanremese "Credimi ancora" non è affatto un pezzo per la kermesse ligure e, ad essere sinceri, pur non piacendomi molto ha una bella chitarra, un bel ritmo e riesce a farmi battere il piede per tenere il tempo. Tra le sette tracce c'erano sicuramente pezzi più adatti al palcoscenico dell'Ariston; dunque mezzo punto in più per la scelta ardita. La seconda traccia, "Questa notte", mi piace. Non è un capolavoro, non passerà alla storia, ma si fa ascoltare in maniera gradevole anche per un testo accattivante che, per lo meno, presenta i crismi di una canzone. "Stanco (deeper inside)" non è niente di originale, mi ricorda la dance anni '80 ma è ben fatto. Non inventa nulla ma propone in maniera interessante qualcosa di già sentito. La cosa che mi colpisce maggiormente è la facilità "di cambio passo" della voce, che sa adattarsi molto bene a vari stili musicali. Dopo essersi scatenati un po', il ritmo si fa ancora tranquillo con la quarta traccia: "In un giorno qualunque". Canzone piacevole, come "Questa notte", che sposa un azzeccato tappeto musicale ad un bel testo d'amore ma non banale. Il ritmo ritorna scanzonato e spensierato con "Fino a ieri" che, pur non piacendomi moltissimo, mi fa comunque battere il piede. Con il penultimo pezzo "In viaggio verso me" c'è un bel ritmo, quasi raffinato e, anche in questo caso, un buon testo; peccato per la solita concessione anglofona. L'album si conclude con "La guerra": a mio avviso il migliore di tutto l'album con un testo molto interessante, un po' criptico, probabilmente da leggere su più livelli e una bella sezione chitarre nel ritornello. E' un pezzo in bilico tra l'esplosione e il precario equilibrio sul bordo di un cornicione.   
Comunque è un buon lavoro d'esordio, ma che da l'impressione di essere stato fatto di fretta. Da quello che ho avuto modo di leggere, in tutti i pezzi Mengoni ci ha messo del suo. Infatti, a differenza del lavoro di Scanu, si avverte una sorta di continuità stilistica, seppur abbozzata. All'ascolto si sente che al momento Mengoni, pur dovendo fare tanta strada, è più "musicista" di Scanu. Non si può non spendere due parole sulla voce. Una cosa importante che vorrei sottolineare è, nella seconda e quarta traccia, la voce sfumata che si mette al servizio di canzone e testo, cercando di trasmettere il contenuto emotivo del messaggio. Secondo me è questa la linea da seguire. In tutte gli altri brani mi sembra che la voce cerchi troppo il ruolo da protagonista, relegando in secondo piano tutto il resto. Spesso cerca la decorazione, il ricciolo vocale; alla fine, potrebbe diventare inutile orpello se non scarabocchio barocco. Il rischio che questa voce possa diventare un'arma a doppio taglio c'è. Se Mengoni impara a gestirla, come uno strumento che deve collaborare con il resto dell'orchestra ideale, composta da musica e testo, allora può fare veramente molto. In caso contrario rischia di diventare pedante, relegandosi nel ruolo di cantante autocelebrativo. Se vuol sapere quello che si può fare con la voce ascolti Demetrio Stratos, si dedichi a tutta la sperimentazione che desidera, e poi canti dando alla voce il suo giusto spazio senza cercare il protagonismo estremo. Troppa tecnica e troppi assoli non necessari, fanno diventare il tutto sterile e quasi noioso.

Concluderei tornando all'iniziale paragone Mengoni-Bowie. Non ho idea di chi l'abbia fatto, ma pensare che basti indossare scialle di piume, lustrini e cilindro per entrare di diritto nel panorama glam e fregiarsi del titolo di nuovo Bowie, mi sembra quanto meno riduttivo. Bowie ha una carriera sfolgorante che parte a fine anni '60 e tocca esperienze musicali quanto mai diversificate; Mengoni un album con sette canzoni. Per quanto mi riguarda, gli consiglio di aspirare ad essere un buon Mengoni che un improbabile Bowie.

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venerdì 5 marzo 2010

Studio scientifico sul cervello dei collaboratori politici

Un mio studio personale ha rilevato nel cervello di alcuni professionisti nell'ambito politico amministrativo la mancanza di due zone preposte a funzioni vitali per l'elezione regionale. In assenza delle citate zone, si potrebbero verificare polemiche a non finire in periodo pre-elettorale. E' stato dimostrato recentemente che in caso di danneggiamenti cerebrali in seguito ad aneurisma l'ascolto di musica, anche quella di Valerio Scanu, aiuta le cellule a rigenerarsi. In caso di lesione della zona preposta al ricordo per consegnare le liste e/o dell'area per ricordare gli orari di chiusura del TAR, sono appena iniziate ricerche basate sulla possibilità che tali problemi possano essere curati con terapie a base di decreti. Terapie brevissime e indolori, talmente brevi da essere chiamate in gergo terapie de' cretini.

Se avete avuto esperienze legate alla lesione di queste aree sarei curioso di conoscerle.

Si ringrazia Valemoon per la velocità d'esecuzione.


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giovedì 4 marzo 2010

Posso? No, il regolamento dice di chiudere. Suvvia un po' di buon senso!!



Dopo la faccenda dei panini e delle firme, che già da sole sfiorano il ridicolo, oggi abbiamo sfondato il muro del malfatto, dell'impreciso e del superficiale. Il riTARdo al Tar mi ha suscitato tenerezza, quasi compassione. Che fare con la Polverini e con Formigoni? Premesso che se mi trovassi nelle loro regioni, li voterei solo se mi garantissero un posto da 3.000 euro al mese, rimango un po' perplesso sul da farsi. Il buon senso mi fa propendere per un reintegro "dei due personaggi in cerca d'autore". Una votazione senza questi due candidati, potrebbe essere utilizzata in maniera provocatoria e manipolatrice. Alla fine i veri penalizzati sono gli elettori che avrebbero dato il voto a questi due candidati.
Una cosa però mi preme dirla. Ho sentito esponenti politici che dicevano di non farsi intrappolare dalla burocrazia e che queste regole dovevano lasciare spazio al buon senso. Considerando che ultimamente, in Italia, regole e leggi hanno lasciato spazio a interessi personali e immoralità varie, sarei ben felice che con oggi, potessero essere sostituite da un valore positivo. Però le regole sono regole, retaggio lasciatoci dalle antiche civiltà, loro sì, ricche di buon senso. Talmente ricche di tale prezioso tesoro, che avevano capito che il buon senso, a volte, si smarrisce e si trasforma in "buon senso personale"

Come ho scritto prima, auspico che il buon senso porti ad una soluzione che tenga presenti gli interessi reali (ovvero quello degli elettori) e non le liti di cortile. Qualche riflessione da fare c'è. Com'è possibile che due candidati, tra l'altro importanti, alla regione possani incappare in simili scivoloni? La serietà di un candidato politico si vede anche dalla sua capacità di scelta e, di conseguenza, dalla qualità dei suo collaboratori. Io non mi sono mai candidato alle elezioni ed ho poca esperienza ma, ho come la sensazione, che siano qualcosa di piuttosto serio. Dovessi un giorno candidarmi a qualcosa, fosse anche mister maglietta bagnata, mi informerei bene sulle modalità.

Il buon senso come Carneade: chi era costui? Se il buon senso dice integrare i due esclusi, lo stesso buon senso prevederebbe che i due succitati, ammettessero di aver fatto una cappellata. Per quanto grave, può capitare a chiunque di fare un stronzata. Invece no, Formigoni denuncia ignoti per aver ordito una manovra per danneggiarli. Berlusconi vuole il colloqui con Napolitano che conferma l'appuntamento alle 21. Non alle 21.15 o 21.30. Alle 21.00... meglio ribadirlo prima di far nascere polemiche e accuse di boicottaggio. 
Il buon senso, però, vorrebbe anche che un Presidente del Consiglio con processi a carico, e accuse piuttosto gravi, facesse di tutto per andare in tribunale e chiarire la sua posizione. Anche in questo caso perché ne beneficerebbe l'interesse collettivo. Un'altra cosa che vorrebbe il buon senso: se un avvocato fosse condannato per aver dato falsa testimonianza dietro compenso, che almeno il corruttore andasse in tribunale per essere giudicato; e nel caso risultasse colpevole venisse condannato.

Il buon senso dicevo prima, a volte, si spoglia, si camuffa e diventa "buon senso personale". Pensateci bene: non è buon senso quello che ti porta a fare delle leggi per evitare i processi? Proprio per questo motivo le civiltà antiche hanno creato le regole: per evitare che la vita pubblica venisse guidata dal buon senso personale di pochi.
 
Pensandoci bene, appellandomi al buon senso, in barba a qualsiasi regola e orario, potrei quasi candidarmi anche io... se leggete, e per problemi in corso con la giustizia avete necessità di mettervi in politica, contattatemi che proviamo a mettere insieme una lista. Come nome pensavo:

"Lista 
vamo aspettando 
perché erano in ritardo"


Che ne pensi?


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lunedì 1 marzo 2010

Valerio Scanu: Per tutte le volte che dovremo sorbircelo.

Oggi ho provato a vincere tutti i miei pregiudizi e mi sono dedicato all'ascolto del cd di Valerio Scanu. Tutti mi accusano di ascoltare musica vecchia e sarebbe per questo che non riesco ad apprezzare le novità. Sarà ma i miei vecchi Hendrix, Zappa e Rolling Stones me li tengo stretti. Ho sempre ribattuto che la novità, meglio l'originalità, di un musicista l'ho sempre colta. Per esempio: non sono rimasto indifferente al furore chitarristico dei Nirvana, o alla voce unica di Jeff Buckley. Perciò non è che sono proprio arido a livello di sensibilità musicale. Così ecco la sfida: un attento ascolto del cd di Scanu. Inizio in maniera frivola con un breve commento alla copertina. Sguardo languido e sullo sfondo rotaia in un romantico sfumato. Quale che sia la metafora mi sfugge. Forse che il fotografo ha provato, con un set fotogratico lunghissimo, a farlo arrotare da un regionale? Boh.

Veloce presentazione del contenuto album:
  1. Per tutte le volte che...  
  2. Indissolubile
  3. Mi manchi tu
  4. Quando parlano di te
  5. Mai dimenticata
  6. Credi in me
  7. Il Dio d'America
  8. Miele
  9. Così distante
Ok. Al primo, secondo, terzo ascolto l'album è brutto. Non intendo che non è il mio genere, intendo che è proprio brutto. Musicalmente paraculo con le classiche melodie facilone-pop-romantiche e il target è indubbiamente la ragazzina innamorata, che sta adolescendo con gli ormoni in pieno bollore. Non mi stupirei se due o tre pezzi finissero nel prossimo film mocciano. Sorvoliamo sulla title track: sono già state spese milioni di parole sul "far l’amore in tutti i modi, in tutti i luoghi in tutti i laghi". Considerando che luoghi e laghi non è sta gran rima, poteva mettere "in tutti i luoghi e in tutti i cieli" o, se proprio non riusciva a fare a meno della passione lacustre, poteva andare su un surreale "in tutti i luoghi e in tutti laghi sopra i rami come i maghi". Però tutti i miei dubbi grammaticali si sono concentrati qui: 

...questo dolore è dolce come il miele
confrontato con il male che noi ci facciamo
se così potente questo amore che ci
difendiamo con tutta la forza ma non basta quasi mai
...

EEEHHHH? Se così potente questo amore che ci difendiamo?? Che cacchio vorrebbe dire? Già farei fatica a capire "questo amore che ci difende", posso concedere "questo amore che difendiamo". Passino le licenze poetiche ma questo è grammaticidio. Vabbè, passiamo oltre. 

Traccia due: Indissolubile. Tra le altre cose sono rimasto colpito da questo passo:

...sa costruire cose splendide
come la gioia
che mi sa infondere
senza dissolvere mai
questo amore che ho, per te...

Un passo bellissimo, poetico, emozionante, toccante. Poi l'ho letto bene e mi sono chiesto che cavolo volesse dire. Analizziamo il testo. Di chi stiamo parlando? Chi è il soggetto? Lei? Il mio contorto modo di pensare mi dice che sia Lei che "sa costruire cose splendide" e, in teoria,  dovrebbe concludere con questo amore "che ho per lei", non per te. Forse sono troppo pignolo io. Andiamo oltre, prendendo per buona la terza persona singolare. Praticamente lei è fonte di gioia e, nonostante questo, non dissolve mai l'amore che lui prova. Mi sembra normale, io mi stupirei del contrario. Afferrate la mia perplessità? Io sono uno di quelli che sostiene che si ama una persona anche per i difetti. Dunque, mi sembra strano dire alla mia amata "ogni giorno mi stupisci con allegria e gioia senza per questo far diminuire l'amore che provo per te". Siamo d'accordo che avrebbe più senso dire "mi fai soffire come un dannato ma non si dissolve l'amore che ho per te?". 

Nel terzo brano "Mi manchi tu" c'è un'altra parte di testo piena di pathos(logico):  

Mi manca la sveglia alle sette e mezza,
i compiti in classe, mangiare in fretta,
mi manca il classon del vicino di casa,
le giocate a calcio dentro la caserma,
mi manca la fine di una barzelletta
e l'emozione di una sigaretta, però di più mi manchi tu.

Qui signori miei, raggiungiamo vette altissime. Non trovate poetici  riferimenti a Prévèrt e Hikmet? Sì? Allora fatevi vedere da uno psicologo perché non c'entrano una beata mazza. Se la mia amata mi dedicasse questa canzone, per ricambiarla di cotanto gesto, la porterei sul Ponte Milvio e la butterei di sotto. Ti manco più della sveglia delle sette e mezza? I compiti in classe? Il clacson del vicino di casa? Mavaffanculo!! Ti manco più delle cose peggiori che puoi vivere in una giornata? Allora questo è vero amore!! La strofa seguente poteva essere così:
Mi manca il trapano del dentista,
la ceretta inguinale dell'estetista,
il teppista che mi riga la macchina sotto casa,
il commilitone violento dentro la caserma,
mi manca prendere nel culo una saetta
e anche cadere dalla bicicletta, però di più mi manchi tu.

Quarta traccia: Quando parlano di te. Rimangono gli echi delle rime in "ù" del brano precedente "però di più, mi manchi tu". Forse la canzone meno peggio del disco. Posso dire, quasi con certezza, che è ambientata "ad una festa o in piedi dentro un bar" e poco di più, se non che Valerio sta bene ma lei gli manca. Il leit-motiv di questo pezzo sono le rime audaci:



con te/perché
morire/capire

Tu sei felice ed io di più.
Tu stai volando e io più su.

cammino/vicino
occhi miei/tu ci sei
battere/vivere

Che dire, non sarà un capolavoro di ricerca semantico-stilistica, ma almeno non ci sono strafalcioni logico sintattici. Una nota di merito per averci risparmiato le gigidalessiane "cuore-amore-dolore-colore-furore-odore-sapore-malore-torpore-calore-rossore-grigiore" e via di seguito.

Mai dimenticata è la traccia namber faiv. Idealmente è il sequel del brano precedente. Però inizia molto male. Ascoltando il brano sembra piuttosto scontato che lei se ne sia andata, però leggendo la prima strofa ci si confonde.  
Avrei amato anche i tuoi difetti,
già un po' mi mancano anche loro,
ma siamo andati via,
via già da un po'...

Perchè "siamo andati via"? Sembra una stupidata ma così perde tanto valore emotivo. Se fosse chiaro che è lei che se n'è andata, l'empatia sarebbe più profonda, invece, anche Scanu sembra poco convinto di quello che è successo. Peccato perchè poi c'è la strofa più azzeccata dell'album:

Avremmo fermato il tempo
e colorato il tramonto
e svegliato albe
e trasformato lacrime in diamanti...

... ma cosa ci vuoi fare, siamo andati via già da un po'. Pazienza, sarà per un'altra canzone. Peccato perchè se avesse azzeccato la persona (terza singolare) nelle prima strofa la canzone avrebbe avuto altri traguardi. 

Lo sai vorrei averti qui
ti parlo come fossi qui
in questa notte che non passa al freddo
con lei che dorme e non lo sa
oppure fa finta, chi lo sa
a volte è meglio non sapere,
non domandare...

A questo punto mi permetto di dare un consiglio. Ah Valerio, non esitare: domanda! Però è un casino. Perchè se è sveglia e gli chiedi se dorme, lei ti chiederà perchè sei sveglio e sarà difficile spiegarle che stai pensando all'altra. Se invece dorme e le chiedi se dorme, come minimo si sveglia e ti manda  a cagare. Forse hai ragione tu... meglio non domandare.

Sesto capitolo del cd: Credi in me. Pezzo lisergico-futuristico. Il testo è talmente paradossale che, secondo me, nasconde qualche messaggio subliminale. Da quando l'ho sentito per la prima volta sento una forza inspiegabile che mi spinge a cercare funghi in giardino. Datemi una mano voi, che senso hanno queste frasi?

...fulmini piovono rapidi sul sole nevica...
...nuvole gravide viaggiano su orrizonti lividi...

...cattedrali affondano fragili dentro sabbie mobili...

L'unica spiegazione sensata che potrei azzardare è che siano uno spot antidroga. Di più non saprei. Credi in me, non drogarti, perchè la droga ti fa diventare come Morgan. Manifesto a piene mani la mia delusione. Quando ho letto che Kaballà è l'autore di questo obbrobrio ci sono rimasto male, perchè lo ricordo per un pezzo molto bello dal titolo Madonna di li duluri nell'album Le vie dei canti (1993). Da uno che ha composto musiche per il Padrino III mi aspettavo molto di più.

Il Dio d'America, terz'ultima traccia. Canzone incomprensibile. Non capisco se nasconde una forte denuncia sociale o una divertita presa per il sedere di chi ascolta. Il ritornello lascia numerose possibilità aperte, ma preferisco non sbilanciarmi:

Nevicava sotto il sole come fosse inverno, 
dal Brasile alla Colombia fino in Uruguay... capirai... (tsè)

Miele, ultima traccia. La cosa che più mi ha colpito è che le prime note mi hanno richiamato alla mente le parole di due canzoni:
  1. Non amarmi di Aleandro Baldi
  2. La solitudine di Laura Pausini
Ora, con tutta la magnanimità possibile, se proprio devi "citare" rispolvera Tenco, Conte, Fossati... E  che cacchio ne avremo di cantautori italiani validi, o no? Comunque per 3 minuti e 42 secondi si chiede se è possibile che si siano già incontrati. La cosa assurda è che si risponde da solo ma continua a cantare. Infatti la canzone inizia con una domanda esistenziale:

Miele chi lo sa?
Forse ci eravamo già incontrati,
sfiorati per caso sulla riva del mare.

E tutto questo tormento si risolve con la risposta:

Miele, io lo so
non ti avevo vista no, perchè
di sicuro, lo sai, mi sarei accorto di te
anche per strada in mezzo alla gente
.

Se lo sai già perchè canti per 3 minuti e 42? Ma poi... lei si chiama veramente Miele? Che nome dolce!!!

Ultima traccia, siamo alla fine del supplizio. Giuro che ho ascoltato l'album più e più volte, cercando di spogliarmi da tutti i pregiudizi. Purtroppo, l'imparzialità è crollata come neve al sole. Sì, lo so che la neve si scioglie, ma soffro ancora i postumi di Credi in me. L'ultimo pezzo non riesco ad analizzarlo con lucidità. Io copio e incollo, al resto pensateci voi:

E' quasi un anno che
sopravvivo senza te,
cerco il cuore dentro me,
ma sento che non c'è. 

 Sei la sola che vorrei
sei vicina, ma lo so che sei
distante,
così distante...
distante...


Dopo questo faticoso lavoro di ascolto non so che dire. Dare un giudizio tranciante mi sembra troppo facile. Però, in tutta sincerità, i testi sono mediocri e ballano tra una banalità di rime e la ricerca del tipico brano, come ho già scritto, da film mocciano. La musica strizza l'occhio alla canzonetta pop-facilona con quelle atmosfere romantico mielose che faranno stragi di "adolescentette". Di Scanu che dire? E' un cantante perchè è innegabile che canta. Se tagliasse salami sarebbe un salumiere, se sparasse sarebbe un pistola e, quando sarà vecchio e con i capelli bianchi, sarà Scanuto. Viene da chiedermi dove sarebbe se non fosse stato catapultato a San Remo da tutta la ribalta mediatica. Ascoltando il disco non penso ad un cantante, ma ad un personaggio costruito a tavolino. La ricetta potrebbe essere questa:
  • occhietti languidi e un po' tenebrosi
  • viso carino (con capello fluente che non guasta)
  • voce senza infamia e senza lode
Rigorosamente in questo ordine.

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