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venerdì 19 ottobre 2012

Siamo tutti figli di Android?

Premessa: con il seguente post non intendo far partire la sfida prodotti Apple contro resto del mondo. Ok? Se dovete commentare fatelo in maniera costruttiva. Denchiu.

Un bel po' di mesi fa ho cambiato cellulare. Dopo essermi guardato in giro per un po', ho optato per un Galaxy SII. L'I-Phone non l'ho nemmeno preso in considerazione per due motivi che sono il prezzo e la grandezza. Io ho le mani piuttosto grosse e per me il giusto compromesso, è il Samsung GSII.

Con il sistema operativo Android mi sono trovato subito bene. Il tutto mi è risultato immediato e molto userfriendly. Ho avuto solo un problema che mi ha fatto impazzire per diversi giorni. Ovvero il settaggio di una casella di posta personale ma, in quel caso, Android non aveva colpe. Ad oggi, dopo diversi mesi di utilizzo, volevo segnalarvi delle applicazioni che, secondo me, sono utilissime.

Precisazione: stiamo parlando di smarthphone e do per scontato che chi li usa abbia una tariffa flat con collegamento a Internet. Io uso wind a 9 euro al mese con internet, 150 sms e 150 minuti di chiamate. Se manca questo presupposto, il resto non ha senso.

Partiamo con le prime tre, tutte gratuite e utilissime perchè permettono di risparmiare soldi.

Whatsapp: sicuramente è la più conosciuta in assoluto e credo che ormai la usi chiunque. La segnalo per quei pochi che ancora non la conoscono. E' un applicazione che, sfruttando la connessione a internet permette di mandare messaggi di testo, allegare foto, video e file. Utilissima perché permette di risparmiare sul costo degli sms. Ovviamente funziona solo con gli utenti che usano l'applicazione in oggetto.

Viber: permette come la precedente di spedire sms. La marcia in più di Viber è la possibilità, sempre usando la connessione internet, di fare anche delle telefonate. Ho pochi contatti che la utilizzano ma ho avuto modo di testarla. In alcuni casi la qualità audio non è eccellente ma, per la mia esperienza, posso anche dire che è sempre ampiamente sopra la sufficenza. 

Voxer, invece, è un'applicazione un po' cazzare ma tutto sommato anche lei è utile. Il target è l'adolescente ma la uso anche io che ho quarant'anni. Cosa fa? Trasforma il cellulare in un walkie-talkie. Tenendo premuto il tasto su display si può inviare un messaggio vocale. Che sia utile o meno, dipende da quale sono i contenuti che si inviano. A me capita di usarla in macchina. Seleziono il destinatario, "ho 10 minuti di ritardo ma arrivo" e il gioco è fatto. 

Swiftkey è una delle poche applicazioni a pagamento che uso. E' una tastiera intelligente e alternativa a quella standard. Intelligente perché "leggendo" gli sms, le mail ed, eventualmente e solo se glielo si dice, i commenti sui social network, impara il tuo modo di scrivere. Risultato? Ti propone quasi immediatamente le parole che stai digitando, rendendo molto più veloce la composizione dei testi. Oltre a questo, si può settare la grandezza dei tasti.

OfficeSuite e KingOffice dal nome avrete capito che sono applicazioni per gestire i documenti. Attualmente le sto usando entrambe, non mi sono ancora fatto un'idea precisa ma KingOffice mi sembra rispondere meglio alle mie necessità.

GoogleDrive la uso da poco ma è veramente utilissima. Dopo un veloce settaggio sul pc di casa puoi accedere a qualsiasi documento con il tuo cellulare, ovunque ti trovi. Qualche settimana fa, mi arriva una chiamata dal commercialista che aveva urgenza di avere una fattura. Cliccato su google drive, aperta cartella documenti, in seguito quella fatture, condiviso via mail e spedito. Il tutto in 5 secondi. Veramente utilissima.

Evernote utilissima anche questa. Permette di prendere qualsiasi tipo di annotazione (foto, testo, audio) e averla subito disponibile sul pc.

NewsRepubblic è un aggregatore di notizie molto ben fatto. Una sorta di rassegna stampa personalizzata. Se vuoi essere aggiornato ma senza farti soffocare da informazioni che non ti interessano, configura questa applicazione secondo quello che vuoi sapere e lei farà il resto.

Waze il social navigatore satellitare. Non è perfetto ma vale la pena di averlo. Sono gli stessi utenti a segnalare rallentamenti, lavori in corso, incidenti, strade gelate e neve. Personalmente faccio sempre le stesse strade e lo uso poco, ma quando l'ho usato è stato utilissimo.

PrezziBenzina applicazione che indica i distributori nelle vicinanze ordinandoli per prezzo più conveniente. Anche i questo caso sono gli utenti il valore aggiunto, indicando i prezzi. Oltre al prezzo, un'informazione ulteriore indica quanto è recente l'aggiornamento dello stesso.

Tralascio le varie applicazioni per twitter, facebook, quelle dedicate al meteo come 3bmeteo o ilmeteo e quelle dedicate alla posta come gmail che in un attimo permettono di avere le proprie email sul cellulare.

Queste sono le applicazioni per Android che per me sono necessarie o comunque utili. E quelle che usate voi? Ogni suggerimento è ben accetto.

domenica 2 settembre 2012

A Renzi... mavaffanculo, va!

Renzi al lavoro per per non perdere il posto.


Mi è capitata sotto mano questa dichiarazione di Renzi: (Il 5 Stelle) lo disinneschiamo in 2 settimane se il PD porta in parlamento delle proposte di legge per dimezzare il numero dei parlamentari e relative indennità, per abolire il finanziamento pubblico e il vitalizio ai parlamentari. Se facessimo questo, Grillo passerebbe dal 15% all'1.5%." 

Qui trovate l'articolo. La mia non è certo una difesa di Grillo e M5S. Di certo c'è che Renzi questa uscita poteva evitarsela, perché le cose che dice andavano fatte anni fa, probabilmente molto prima che lui nascesse. La cosa che mi incazzare è che queste proposte non sono fatte per motivi etico-morali, perchè è assurdo che in Italia ci sia gente che deve andare a lavorare in bicicletta perché non può più permettersi la benzina, mentre in parlamento ci sono bestie che hanno tutto spesato e vivono SULLE spalle e ALLE spalle dei cittadini.

Le idee di Renzi sono encomiabili, ci mancherebbe. Però, mi fa incazzare perché non sono proposte per aiutare un Paese in ginocchio, ma sono pensate per paura di perdere il proprio sgabellino, il proprio tranquillo posto al sole.

Se non ci fosse stato Grillo e il suo M5S (che ha tanti pregi e tanti difetti), Renzi avrebbe fatto queste dichiarazioni o sarebbe stato in spiaggia in Versilia a leggere la Gazzetta dello Sport?

Agli italiani non interessa che disinneschiate il M5S, siamo molto più interessati a risolvere la crisi che ci sta riducendo al lastrico.

Per concludere: l'idea è buona è il motivo che è vergognoso. Dunque Renzi, maffanculo, va!

martedì 28 agosto 2012

Così, all'improvviso. Le emozioni come schiaffi.

Se potessi esprimere un desiderio, 
vorrei essere un po' felice. 
Perchè se fossi troppo felice,
avrei nostalgia della tristezza.



Ci sono giornate splendide che ti alzi presto per fare una sorpresa di compleanno. Poi, in maniera inspiegabile, ti aggredisce la malinconia. E' un processo che ancora non ho compreso appieno, anzi, affatto. Ignoro completamente quale sia il passaggio dalla felicità alla malinconia. Sei lì, beato sul divano a guardare Magnum PI che scorrazza in Ferrari alle Hawaii e... niente... colpito.

Così, senza capire come e perché, ho iniziato ad arrotolare il video della mia vita. L'ho fatto senza volerlo, come costretto da qualche strano flusso di coscienza. Sono tornato a quando Magnum PI non era in replica, ai tempi di Starsky e Hutch, Baretta, Capitan Harlock e la splendida Wonderwoman. Mi sono trovato davanti all'armadio spalancato dei miei ricordi. Subito vedo il mio mangiadischi e il disco Atlas Ufo Robot. Sullo scaffale in basso il Monopoli. Ricordo ancora benissimo quando lo comprai, comprai... quando me lo regalarono. Ora la confezione è insieme con lo scotch, manca un dado e qualche pedina, però, la vita ha fatto aumentare le carte degli imprevisti e delle probabilità. E quelli cosa sono? NO!! Li avevo completamente dimenticati: I Quindici. Se hai meno di trent'anni probabilmente non sai nemmeno cosa sono. Affari tuoi. Io ero innamorato dei dorsi colorati e ricordo che, nei giorni di pioggia, consumavo Poesie e rime e Personaggi da conoscere. C'è una montagna di macchinine "majorette" e anche il panno del mio subbuteo, regalato dalla mia nonna. C'è ancora la squadra del Liverpool originale e quella del Genoa che avevo colorato con uno stuzzicadente. Qualche giocatore è seriamente infortunato, dopo aver subito contrasti pesantissimi con il mio nipotino Jacopo. Ci sono le porte, anche il compensato per stendere il campo. Con molta tristezza, però, non ho più amici per giocarci. Ricordo anche lo ZX spectrum del mio amico Nzermino. C'è anche il cucchiaio di legno con il quale ammaccai una pentola a mia nonna: era la sera dell'11 luglio 1982. In un angolino c'è anche un mazzo di carte da scala quaranta. Il mazzo del mio nonno Mario. La custodia in cartoncino e la vaschettina in plastica per riporre le carte. La vaschettina ha un buco: mio nonno, in una accesissima partita di rubamazzetto con il sottoscritto, la confuse con il portacenere. Ecco il perché del buco. Se non ricordo male fumava le MS. Qualche anno fa, rimettendo in ordine, questo ricordo mi saltò negli occhi prepotentemente, facendomi piangere come un bambino.

In questo armadio ci sono tutte le giornate trascorse al mare. Quelle giornate così intense che appena salivo in macchina per tornare a casa, crollavo morto di sonno. Mia madre bellissima, giovane e abbronzata che con delicatezza mi spalma di crema solare e dice di non allontanarmi da riva, ma io mi sento uno squalo e gli squali non annegano. E' impossibile. Mio padre, invece, più guascone mi chiama e mi lancia lontano nell'acqua, come fossi un corpo fatto d'aria. Nelle mani di mio padre mi sento protetto come fosse Superman, so che se anche mi gettasse in mezzo agli scogli, non potrei farmi male. E io - splash - galleggio in mille bolle e riemergo all'aria, con gli occhi pieni d'acquosa felicità. Mio padre e la sua cinepresa anni '70, con i filmini quasi tutti uguali, io e mia sorella che camminiamo verso di lui che riprende. Un padre fantastico, con tanti pregi, non poteva anche essere Martin Scorsese. C'è anche mia sorella, con i suoi codini, il suo costume blu con le stelle marine gialle, la sua risata contagiosa quando trova gli smeraldi, levigati dal mare. Mia nonna sulla sdraio, con la settimana enigmistica, sotto il suo cappello di paglia, controlla che tutto vada bene. A pranzo andrà in cabina, prenderà la focaccia e ci chiamerà per mangiare. Poi il gelato e la lunga ora di attesa per fare il bagno. La digestione: tortura estiva di ogni bambino. Guardo tutto questo, con i miei occhi di bambino di otto anni. Sarà sempre così, non c'è motivo che cambi nulla.

Se potessi avere solo un desiderio da esprimere, tornerei a quei giorni.

Invece no. Non si può, questa è l'unica regola crudele della vita. Ciò che è perso, lo è per sempre. La nonna non c'è più. Mia sorella non ha più i codini, ora li ha la mia nipotina. E' lei ora a guardarci, pensando che sarà sempre così. La mia mamma è sempre bella e, in estate, abbronzata, ma non è più giovane. Mio papà, è sempre il mio papà guascone, ma non ha più la forza di lanciarmi lontano. Ed io negli occhi non ho più quella acquosa felicità, ma un'acquosa tristezza di perdere i miei due genitori, che amo da morire ma troppo spesso mi dimentico di dirglielo.

domenica 26 agosto 2012

Post domenicale: la benzina è una bega(n) nazionale.

Questa mattina sveglia presto. Insomma... presto magari no, sveglia. Lavata di faccia, bermuda, maglietta, espadrillas e via a fare colazione con i genitori di lei e i miei. Giornata limpida di sole, leggermente più fresca dei giorni passati. Macchina a secco, per fortuna nei fine settimana la Eni ci viene incontro con gli sconti. Avvio l'app (utilissima e consigliata) Prezzi Benzina e, con grande sorpresa (si capisce la vena sarcastica?), mi accorgo che quasi tutti i benzinai indipendenti hanno prezzi migliori di Eni. Faccio scorrere sul display i prezzi e vedere la benzina quasi a 2 euro mi fa rabbrividire. La cosa più sensata e civile che dovrebbe fare un governo, secondo me, sarebbe finanziare una società per produrre una macchina ad energià alternativa. Non ho conoscente tecnico-meccaniche ma credo che abbiamo la conoscenza e la tecnologia per poter mandare la benzina in soffitta, o no? Se il governo italiano mettesse in produzione una macchina elettrica (o a qualsiasi carburante ecologico ed economico), io la comprerei senza pensarci (chiaramente la macchina non deve essere un catorcio). Tra le altre cose, c'è un'altra divertente app della Eni, che permette di comporre una frase da scrivere sulla t-shirt di Rocco Papaleo. Io ne ho inviate due ma mi sono state bocciate entrambe. La prima diceva "Ripartire è... trovare una alternativa alla benzina".

La macchina corre e i Depeche Mode Live sono a palla. Arriviamo al bar con giardino. I genitori sono già lì. Cappuccio, brioches, frutta, mousse al cioccolato, succhi di frutta e spremute. C'era proprio tutto. Anche i giornali per una rassegna stampa. Leggo che è morto Neil Armstrong. La vera notizia però è della Began che ha dichiarato di aver perso il bambino di Berlusconi. Tra me e me, commento che era meglio avesse perso quello di Bossi, perché tutto sommato Piersilvio riesco ancora a sopportarlo.

Leggo anche qualcosa a riguardo della crisi economica, dell'euro, della Grecia, dello Spread. Leggo le dichiarazioni a proposito della BCE, di Bersani, della Fornero e di Monti. Ci capisco poco, pochissimo ma ho la netta sensazione che se mettessi, come Primo Ministro Europeo, la mia compianta nonna Ninetta nel giro di 20 minuti sfanculerebbe la totalità dei Banchieri, delle lobby del petrolio e tutti gli avvoltoi che dalla crisi traggono profitto. Al primo che le parlasse di economia virtuale e/o apertura della borsa di Tokyo o Milano, assesterebbe un sonoro ceffone in dolby surrounds e invece di parlare di tassi d'interesse, spread, inflazione ammistrebbe tutto come ha sempre fatto con parsimonia e razionalità, facendo attenzione agli interessi di tutti. Sono convinto che nel giro di due mesi porrebbe rimedio a tutto 'sto casino.

Tornando a casa, la mia dolce metà mi fa notare che a Desio stanno costruendo un grattacielo stile Manhattan. In un paesino di casette bassine, quasi tutte villette bi-famigliari, si erge presuntuosa, questa struttura che ricorda tanto un obelisco egiziano o, usando un francesismo, un grosso dito puntato nel culo del cielo. Ci guardiamo e chiedendoci chi abbia pensato e poi permesso uno scempio simile.

E ai vostri occhi quali eresie architettoniche si palesano?

sabato 25 agosto 2012

Prime avvisaglie di crisi dei quarant'anni...

Fra qualche mese compirò i fatidici primi 40 anni. Con grande piacere posso dire di: avere ancora tutti i capelli se escludiamo un inizio di stempiatura; conservare una bella dentatura (i miei genitori avrebbero potuto comprarsi una casa a Malibù, con quello che hanno speso); infine, di aver ancora un fisichetto gnam gnam, nonostante io sia un Indivanados convinto e mangi qualsiasi cosa. Detto questo, aggiungerei che sono riuscito a conservare il fanciullino che ero, anche se ad un'analisi più approfondita, si potrebbe dire che non sono maturato affatto. Preferisco la prima versione.

La leggenda vuole che i primi quarant'anni portino anche la classica crisi. Quella che ti fa comprare la cabriolet, indossare pantaloni bianchi, improbabili camicie blu china aperte sul petto villoso e ti obbliga a fare il babbione con ragazze che hanno la metà dei tuoi anni. Ieri credo di aver avuto la prima avvisaglia di questa terribile malattia, anche se in maniera nettamente più leggera.

Con la motoretta e la mia dolce metà siamo andati a Milano a fare un giretto. Lei è rimbalzata in tutti i negozi di abiti del centro, in rigoroso ordine alfanumerico. Io mi sono infilato alla FNAC. La FNAC per me è il paese di Bengodi. Comprerei tutto. Ma andiamo con calma. La prima fermata è stata davanti ad un tv 50 pollici sul quale girava Purple Haze tratta dal DVD "West Coast Seattle Boy Jimy Hendrix: Voodo Child". Dopo 5 minuti non sapevo più se volevo comprare solo il cofanetto o anche il tv con un impianto audio che probabilmente non usano nemmeno gli U2 in concerto. Ripresomi dall'ipnosi è questione di pochi passi per finire alla seconda stazione della Via Crucis: Il Padrino - La Trilogia Edizione 40° Anniversario (4 Blu-ray).
Una cinquantina di euro. Soppeso il pacco. Succulento. Lo prendo? Non lo prendo? Ho già i DVD... però questo è in Blu-Ray. Lì vicino c'è anche la collezione di Clint Eastwood, più in là Star Wars. Eccheccazzo! Proseguo. Mi imbatto in tablet, ebook reader, casse wifi, Xbox con Kinetics e PS3. Vorrei comprare tutto.

La vera tentazione è la classica cosa che da sedicenne non vedi l'ora di lavorare per comprarla, poi a quarant'anni vorresti comprarla ma ti vergogni di buttare via 300 euro per una cosa del genere. In tutta onestà, quando al commesso ho chiesto informazioni, una parte di me sperava che costasse una sassata per non comprarlo, l'altra invece sperava fosse abbordabile. E' un po' imbarazzante. Fatemi spiegare, datemi la possibilità di fornirvi qualche scusa becera per giustificare la mia debolezza. Da sempre sono affascinato dalla tecnologia, mi piacciono i videogiochi e anche il modellismo. Di contro la tecnologia l'ho sempre vissuta in maniera pratica, non sono mai corso dietro alle novità. L'ultimo cellulare l'ho tenuto 4 anni e cambiato solo perché non funzionava più. Non ho mai avuto Play Station o simili. Non ho Ipad, Ipod o tablet vari. Insomma non ho un cazzo. Solo lo stereo per i cd. Ieri però, avrei fatto delle cose assurde per comprarmi quella cosa lì. Sarei andato ad un concerto di Valerio Scanu o Marco Carta, sarei andato a cena con la Amoroso e parlato di Frank Zappa per tutta la sera, e le avrei dato ragione se lei mi avesse risposto che è meglio Gigi D'Alessio. Insomma mi sarei umiliato per poter comprare l'Ar Drone Parrot 2.0, anche perché l'avrei usato per buttare schifezze nella piscina del mio vicino cafone e per disseminargli il giardino di polpette al Guttalax, per farglierlo scagazzare dai suoi cani. Però, non l'ho comprato e la tentazione di salire in moto e correre a prenderlo è tutt'ora molto forte. 

Alla fine qualcosa l'ho comprato, non potevo uscire a mani vuote. Le tentazioni erano così potenti che sarei stato sovraumano se ne fossi uscito indenne. C'era uno scaffale pieno di CD in offerta. Così per un totale di 9 euro mi sono portato a casa 101 dei Depeche Mode e Live in the city of light dei Simple Minds. Avresti dovuto vedermi ieri sera con la mia bella metà, saltare per la sala con Just Can't Get Enough a tuono.

lunedì 14 maggio 2012

CSI: la potenza di faccia da libro. Tratto da una storia vera, urca!

Oggi un mio collega, a fine lavoro, mi ha chiesto di accompagnarlo in una missione socialmente utile. Visto che era una bella giornata e non avevo nulla di particolare da fare, ho accettato senza nemmeno chiedere quale fosse la destinazione. Infiliamo i caschi, ci copriamo bene perché anche se c'è il sole fa freschino, saliamo sulle nostre moto e via. Guidiamo per una quindicina di minuti e arriviamo a destinazione. Entriamo in un negozio e...

E' necessario che vi spieghi l'antefatto. Qualche giorno prima il mio caro collega, con il suo scooter, si stava recando in un baretto per la pausa pranzo. Guida e guida, si ritrova dietro ad un autobus di linea pieno zeppo di studenti. Inizia il solito show studentesco, complice l'aria primaverile. Alcuni salutano, altri fanno boccacce al mio collega che risponde divertito. Dalla gogliardia, alcuni decidono di passare dal lato della maleducazione. "Ditimedi" che si alzano, labiali offensivi, insomma tutto il catalogo. Su tutti ce n'è uno che veramente la fa fuori dal vaso. Arrivati ad un semaforo, il collega ha la prontezza di prendere il suo cellulare ipertecnologico e gira un video. Gli studentelli, invece che inibirsi, danno il peggio. E quello che l'aveva già fatta fuori dal vaso, si veste da Iron Man degli imbecilli. L'idea iniziale, come riferitomi dal collega, era postare il video sul profilo Facebook per mostrare la maleducazione dilagante. Però, perché c'è un però, durante la pausa pranzo, nota un particolare interessante. Incastrata dietro al sedile si vede una cartelletta di plastica, quelle usate per metterci i disegni e/o le squadre di tecnica. Su quella cartelletta c'è scritto qualcosa che lo incuriosisce. Tornato a casa, guarda il video sul pc e scopre che sulla cartelletta c'è scritto, con un bel pennarellone nero, un Nome Cognome e indirizzo (presumibilmente) di uno studente.

Qual'è la percentuale di studenti/adolescenti senza un profile facebook? Un numero pari a zero? Inizia la ricerca che dura circa 7 secondi. Dalla foto del profilo riconosce immediatamente uno degli studenti del pullman e, per onestà, diciamo che era uno di quelli che si era fermato ben prima che il gioco sfociasse nella maleducazione. Lo contatta mandandogli un fotogramma del video e, con un banale stratagemma, riesce ad avere nome e cognome dell'Iron Man degli imbecilli. Altra veloce ricerca su Facebook e risale al colpevole. Chiede l'amicizia che viene concessa senza nessun criterio. Da qui in poi legge la bacheca e scopre un sacco di cose interessanti. Una di queste è che i genitori di questo ragazzo hanno un negozietto, praticamente sulla strada per andare in ufficio.

Avrete capito che la passeggiata con il mio collega ci ha portato davanti al negozietto dei genitori dell'adolescente. Entriamo. Chiediamo al signore se è il papà del ragazzo in questione e alla risposta affermativa, il mio collega estrae il cellulare e gli fa vedere il video. Il papà diventà paonazzo, guarda il mio collega e si scusa a più riprese per la maleducazione del figlio, aggiungendo che lo chiama per far sì che si scusi personalmente. Il mio collega fa presente che non è necessario e non è li per questo, ma solo per far capire al ragazzo che se incontra la persona sbagliata, rischia di prendere dei calci nei denti. Il padre non vuol sentire ragioni. Alza il telefono. F. è a casa? Mandamelo subito in negozio. Non mi interessa, se non è qui in cinque minuti vengo a casa a prenderlo per un orecchio. 

Arriva il malcapitato. E' spiazzato. Vede il padre visibilmente alterato davanti a due sconosciuti e non capisce il perché. Il padre, con uno sguardo tipo Clint Eastwood nel Texano dagli occhi di ghiaccio, chiede al mio collega di mostrargli il video. Detto fatto. Il ragazzo diventa bianco come un cencio mentre il padre gli assesta uno schiaffone che sembra il rombo di una Ducati Monster.

Il ragazzo, pungolato dal padre, rivolge le sue più sincere scuse al mio collega che lo invita ad essere più prudente. Salutiamo e usciamo.

Davanti a noi il sole sta esplodendo in un fantastico tramonto. Saliamo in sella ai nostri palafreni e ci incamminiamo verso il tramonto. Possiamo tornare a casa. Giustizia è fatta.

lunedì 30 aprile 2012

The Help: le stupide contraddizioni dell'america bianca.

Ieri sera, un film che consideravo un tappabuchi si è rivelato una piacevolissima sopresa. Un cast a me sconosciuto, ad eccezione di Sissy Spacek, ma di grande talento. The Help è la storia di un libro. Un libro che prima di diventare tale è fatto di storie in una ipocrita e razzista america a cavallo degli anni 50 e 60.

The Help racconta di una ragazza bianca, emancipata in una paese dove la donna più che casalinga (incapace) deve essere una brava giocatrice di bridge socialmente ben inserita, che decide di scrivere un libro dal punto di vista delle domestiche di colore. Il film riesce ad attraversare in maniera molto lieve (attenzione: non è sinonimo di banale!!) un argomento fastidioso e disturbante come il razzismo.

Ma non il razzismo che viviamo quotidianamente, quello dovuto all'ignoranza e che, per quanto sbagliatissimo e riprovevole, ha una sua coerenza. Quello raccontato nel film è un razzismo stupido e contraddittorio, quasi ingenuo se non fosse comunque fastidioso.

E' l'America dove ogni bianco affida la crescita dei propri figli (che dovrebbe essere il bene più caro di ogni genitore) alla tata di colore, salvo poi decidere che la stessa tata debba avere un bagno a parte, perché i negri portano brutte malattie.

Il film ci racconta le esperienze delle donne di servizio, in alcuni casi positive in tanti altri negativi. Il rischio maggiore era quello di cadere nelle pastoie di un film piagnone, dove tutti i bianchi sono stronzi e neri sfruttati. In verità un filo di retorica c'è (forse era impossibile evitarlo) ma il film resta su un ottimo equilibrio tra dramma e commedia e, senza cadere nel burrone delle lacrime facili, riesce a concludersi lasciando allo spettatore molti spunti di riflessione.

Visione assolutamente consigliata. Che ne dite?

lunedì 23 aprile 2012

Genoa: quando la protesta è una pericolosa figura di merda.

Oggi, ieri per chi legge, a Genova è successa una cosa imbarazzante. Preciso di essere un tifoso del Genoa e orgoglioso di esserlo. Abbiamo 9 scudetti vinti quando c'erano ancora i dinosauri e non ho visto mai vincere una beata fava. Non ho una bacheca ricca come Juve, Milan e Inter. Proprio per questo sono orgoglioso di tifare Genoa. Chissà se Juventini, Milanisti e Interisti avrebbero la stessa costanza e la stessa passione nel tifare una squadra che, nella sua storia, ha rimbalzato tra A, B e C. Non era questo che volevo dire, comunque.

Ieri, a mio avviso, è morto definitivamente il calcio. Già agonizzante per colpa di: passaporti falsi, fidejussioni finte, arbitri chiusi negli spogliatoi, anime uccise dalle proprie malefatte, società fallite che possono spalmare i debiti su ere geologiche, presunto doping, goal fantasma e infine giocatori che, stremati dalle rate della Ferrari, devono vendersi le partite.

Visto che non era sufficiente tutto questo, ieri siamo arrivati all'assurdo di bloccare una partita e chiedere la maglie ai giocatori. E' stato il fallimento totale di un sistema che non ha più motivo di esistere. Io ho smesso di andare allo stadio con l'introduzione della Tessera del Tifoso. Non perché abbia problemi penali, anzi. La TdT, per me, è una sonora cazzata. Chi fa casino allo stadio è ben conosciuto, inutile raccontarsi balle. Se si volesse realmente allontanarlo dallo stadio, ci sarebbero ben altri metodi e più efficaci. Il problema è che lo stadio da decenni è zona franca. Si è potuto lanciare biglie di ferro, bottiglie di vetro, tirare coltellate (usanza tanto frequente da diventare nota a Roma come puncicata). Tutte cose che se fai per strada, al mercato, in banca, a teatro finisci in galera. Per motivi a me ignoti se lo fai allo stadio ti dicono "biricchino, da oggi castigo e niente partita". Con questo approcio siamo arrivati a costringere tutti ad una fantomatica tessera che dovrebbe prevedere verifiche della Questura al fine identificare i tifosi. Il tutto con lo scopo di rendere sicuro lo stadio. I risultati sono quanto meno opinabili.

Io tifo Genoa e cazzeggiando in rete e con gli amici, ho sempre manifestato idee contro la gestione del Genoa. Senza scendere nei particolari, sono/dovrei essere a favore dei (supposti) motivi della protesta di ieri. Di fatto condanno in toto quello che è avvenuto allo stadio. 

E' stato assurdo che un gruppo di 50, 100, 500? persone abbia: potuto invadere un altro settore, bloccare una manifestazione sportiva e, cosa ancora più assurda, sia stata legittimata a parlare con il capitano della squadra fino a costringerlo a consegnare le maglie. Ora mi tocca leggere che i paladini della Genoanità, hanno fatto quello che doveva essere fatto. Io chiedo ai difensori unici e insindacabili della federossoblu: "E se si fosse fatto male qualcuno?". 
Perché nel settore invaso normalmente ci sono famiglie, genitori e/o nonni con bambini. E se si fosse fatto male qualcuno? Gli spalti di uno stadio, per chi non lo sapesse, sono una barriera architettonica. Ritrovarsi nella situazione di dover scappare, non è una cosa divertente se magari deve farlo il nonno settantenne con il nipote o il padre di famiglia con due bambini. Il fatto che nessuno si sia fatto male non è una riposta valida, perché è più un caso che in risultato di una accurata pianificazione.

Volete cacciare Preziosi? Va benissimo. Manifestate, fate quello che volete. Io vi suggerisco la protesta più efficace di tutte. Non date soldi al farabutto e restatevene a casa, andate al mare. Lasciate lo stadio a quegli imbecilli che vogliono vedere la partita e che, anche se si andrà in B, continueranno ad andare allo stadio.

La mia prima partita del Genoa, se la memoria non mi inganna, è stata un Genoa-Atalanta 0-1. In porta avevamo Tarocco. Un bradipo senza braccia e sotto sedativi probabilmente sarebbe stato più efficace. Perdemmo, come tantissime altre volte e perdere, per fortuna, fa parte del gioco.



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venerdì 20 aprile 2012

(UnPOdiESIA): L'immaginazione dal ricordo.

 
Ti immagino ancora sorridere
Ma non so più distinguere
L'immaginazione dal ricordo
E' che d'improvviso 
Dal nulla più recondito del mio profondo
Si forma il tuo viso
Come una fotografia
Masticata dal tempo
Tu di trequarti 
Con una scheggia di vento
Che traforma un ciuffo di capelli
In una cicatrice sanguigna
Che ti taglia il viso a metà
E sento il rumore del fiammifero
Grattare la striscia di cartavetrata
E dal silenzio il bagliore sonoro
Della cappocchia con la sua chioma
Nuova e fiammante
Sorridi rivolta al nulla
Finirà che piove - mi dici
Puntando la lama dei tuoi occhi nei miei
E tu non sai quali mondi 
E quante millemila possibilità
Cela il tuo sguardo
Così rimango attonito a guardarti
Le tue labbra che dolcemente
Aspirano dalla docile sigaretta
Un fumo che leggero 
Viene carpito ucciso disperso dal vento
Ed io vorrei comprendere
Anche solo per un attimo
Se sei solo ricordo o totale immaginazione
Devi saperlo tu - rispondi ad una domanda mai posta
Poi ti volti in direzione del vento
E mentre ne respiri l'essenza umida
Mi saluti
Addio
E piano piano
Ritorno ad essere ricordo
O forse immaginazione
Non lo sai
Non ne hai mai colto la differenza.

sabato 17 marzo 2012

Leroy Merlin? Ma va a cagher!!

 Questa mattina sono uscito a fare colazione con gli amichetti e la mia concubina. La colazione dopo una bella passeggiata si è trasformata in pranzo buono e abbondante. Tornato faccio il bucato e mi sdraio nel lettino per una meritata pennichella. Mi sveglio e, spinto da buoni propositi ecologisti, metto le pile esauste in un sacchettino insieme a due lampadine a basso consumo fulminate per andarle a gettare. Sempre con la mia concubina pensiamo di unire l'utile al dilettevole, ovvero andare a fare la spesa. Arriviamo al supermercato. Ci guardiamo negli occhi. C'è un delirio mostruoso. Forse hanno annunciato la terza guerra mondiale e l'umanità sta facendo provviste. Desistiamo. Andiamo da Leroy Merlin a lasciare le lampadine. Entro. Mi avvicino ad una signora. Porgo le lampadine.
 
Mi farebbe vedere lo scontrino? - mi chiede gentilmente.
Quale? - domando io.
Ha comprato delle nuove lampadine?
Non oggi.
Va bene anche un vecchio scontrino.
Scusi ma a cosa le serve? - chiedo io.
Altrimenti non posso ritirarle le lampadine.
Vede, non so come dirglielo, ma non vado in giro con vecchi scontrini in tasca.
Se vuole può fare un giro e comprare un'altra lampadina. - dice la signora.
 
Rimango stupito. Sono anni che sento dire che Leroy Merlin si impegna per l'ambiente e fa un sacco di cose degne del massimo rispetto ma poi, se porti due lampadine (tra l'altro comprate da loro) non te le prendono. Alla fine l'attività di smaltimento delle lampadine è una nuova idea commerciale. Un po' scocciato, anzi parecchio scocciato, me ne sono andato con le mie lampadine fulminate. Sono uscito di casa per andarle a smaltire e sono stato aggredito dalla voglia di buttarle nel prato, ben curato, del posteggio. Sappiate che ho resistito...

sabato 25 febbraio 2012

Lapo Elkann e la controversa arte di mimetizzarsi...

Lapo Elkann a me è sempre stato simpatico e credo che lo sia a tutti. Perché ricorda un po' l'amico scemotto che tutti hanno avuto nell'adolescenza. Solo che lui ha tutti i mezzi per poter continuare ad essere scemotto anche da grandicello. Ultimamente è su tutti i giornali per le sue grandi trovate stilistiche. Qualche settimana fa, come è stato possibile leggere e vedere in tv, era a vedere la Juventus con degli originalissimi pantaloni a righe bianche e nere. Considerando che ultimamente la Juve si esibisce con una maglietta color Hello Kitty, in effetti Lapo ha proprio avuto un'intuizione degna del miglior Steve Jobs. Nel 2007 il geniaccio di casa Agnelli è stato premiato a Madrid da GQ 'Best Young International Business Man' grazie alla sua innata creatività. 

Negli ultimi mesi l'eclettico designer a tutto tondo è balzato alle cronache per il suo esclusivo SUV mimetico e in queste settimane per la fantastica Ferrari sempre mimetica. Qui, nella fato a fianco, potete vedere un banale tram arancione che cerca di offuscare l'originalità del macchinone di Elkann. Dico io ma nel 2012 abbiamo ancora i tram? e soprattutto perché si ostinano a passare così vicino ai marciapiedi?

Il vulcanico Elkann è stato proprio folgorato da questa nuova tenuta mimetica, originalissima e mai usata da nessuno, se escludiamo tutti gli eserciti del mondo e metà degli adolescenti alternativi-grunge-fricchettoni degli ultimi ventanni. Lapo, però, grazie alle sue idee è riuscito a imporsi come paladino dello stile italiano. E questa cosa la dice lunga su come sia messa la creativià in Italia. Perché poi, diciamolo pure, di creativi con idee migliori di Lapo il mondo è pieno. La differenza sta nel fatto che lui ha la possibilità di buttare soldi nel cesso per pitturare la macchina di verde mimetico e/o creare occhiali da 1000 euro. Fossero almeno quelli a raggi X per vedere le donne nude.

Che poi sarebbe interessante capire quanti compreranno una Ferrari mimetica come questa nella foto. Io se avessi le possibilità non ci penserei nemmeno per mezzo secondo.

Anche perché, pensandoci bene e considerando tutte le multe che ha preso per divieto di sosta, queste macchine mimetiche non è che si mimetizzano così bene.

lunedì 16 gennaio 2012

Costa Concordia: il crew è incompetente solo per chi non sa nulla di mare.

Importante: al momento mi risulta impossibile rispondere a qualsiasi intervento e voi dovreste essere impossibilitati a vedere pubblicato il vostro, o meglio, lo vedete nella colonnina Commenti Recenti ma non appare in fondo al post. Non sto cancellando nulla, anzi sto tenendo tutti i commenti che arrivano. Ho ricevuto almeno una decina di post via email che non trovo pubblicati on line. Appena potrò, cercherò di rispondere in maniera più ordinata a tutte le domande in un altro post.

Innanzitutto vorrei scusarmi. Rileggendo alcune mie risposte ad interventi in questo post, sono stato aggressivo e maleducato. Non è il mio stile e vi prego di comprendere il mio coinvolgimento in quello che è accaduto. Purtroppo questo incidente unito all'abitudine tutta italiana di sparare a zero su tutto e tutti, mi ha fatto imbestialire e così svegliarmi in una nazione dove tutti improvvisamente sono diventati esperti navigatori mi ha fatto un po' perdere le staffe.

Prima di tutto mi auguro parta una denuncia a carico di Giuseppe Miccoli che dichiara bellamente di essersi impossessato di una scialuppa per mettere in salvo famiglia e amici. Io spero sia la solita cazzata per farsi belli, così non fosse, con una nave già privata di metà dei suoi mezzi di soccorso, portare via una scialuppa da 150 posti per salvare 20/30 persone è un atto criminale.

Nel presente post vorrei analizzare e spiegare parte delle sciocchezze sentite nei vari servizi riguardo l'impreparazione e l'incompetenza del crew. Prima di tutto per poter dare dell'incompetente a qualcuno, bisogna quanto meno destreggiarsi nella disciplina in maniera adeguata. E' evidente, per chi naviga o ha navigato, che i passeggeri e i giornalisti che hanno parlato in questi giorni, non sapevano nulla dell'argomento che stavano trattando. Dunque, ho pensando che invece di denigrarsi a vicenda, sia molto più utile e istruttivo cercare di spiegare quello che è successo, partendo da spunti che mi hanno colpito e che mi sono stati segnalati.

Non intendo parlare delle cause dell'incidente. C'è poco da dire, se la nave è andata a sbattere contro uno scoglio le cose sono due: errore tecnico o errore umano. In qualsiasi caso chi ha sbagliato deve pagare, senza se e senza ma.

Due parole sulla manovra effettuata dopo l'urto. Questa è una mia opinione e, in quanto tale, soggettiva. Credo che fin da subito, si siano resi conto della gravità del danno. La scelta era tra ordinare un abandon ship immediato o fare quello che è stato fatto. La cosa prioritaria, a quel punto, credo sia stata rimettere la nave in equilibrio, zavorrandola da un lato. Un eventuale abandon ship in quelle condizioni, con una nave ormai compromessa, forse avrebbe permesso un'evacuazione veloce ma la nave probabilmente sarebbe affondata completamente. E' mia personale opinione che la scelta di portare la nave in secca, sia stata la mossa più logica. Ha consentito lo sbarco del 99% delle persone e la nave ad oggi, ore 18.50 di lunedì 16 gennaio, è ancora disponibile per le ricerche di eventuali dispersi. Qui trovate il parere di una persona che ha tonnellate di esperienza più di me.

Tra le altre cose, come mi fa notare l'amico Axel, tra il momento dell'incidente e lo sbarco c'è stata tutta una procedura tecnica per il riavvio degli impianti, isolamento dei locali e controlli dei fatti. Procedura che non dura certo 10 minuti e che probabilmente sarà stata fatta in condizioni di lavoro estreme.

Da qui in poi analizzerò le cose più strane sentite in tv.

Sorvolo sui commenti assurdi del tipo:
  • ci hanno fatto salire su una scialuppa in mezzo allo sporco (in effetti avrebbero dovuto passare la cera quella sera)
  • ci hanno lasciato a terra senza nemmeno qualcosa di caldo da bere (purtroppo, in caso di naufragio il servizio catering viene sospeso)
perché credo sia palese che sono argomentazioni meschine e fuori luogo.

Tutti i passeggeri che hanno vissuto questa esperienza hanno la mia più piena e onesta solidarietà. Comprendo qualsiasi dichiarazione fatta a caldo, dettata dall'emotività del momento. Però, ritengo che non sia ammissibile che dei passeggeri e giornalisti possano sentenziare sulla preparazione di un intero equipaggio. E' probabile, per me è certo, che tali giudizi trancianti siano dovuti alla ignoranza riguardo le procedure di emergenza.

Da qui in poi non sono più opinioni personali e dunque soggettive, ma si tratta di fatti oggettivi e inconfutabili.

L'equipaggio una volta salito a bordo ha un corso di familiarizzazione nave. Dopo di che gli viene affidato un ruolo preciso sul quale dovrà addestrarsi e verà esaminato per tutta la durata del contratto. Per rendere l'idea di quanto sia minuzioso tale ruolo, faccio presente che ci sono delle persone che sono addette a controllare che i passeggeri che imbarcano sulle zattere non abbiano scarpe con il tacco o oggetti contundenti che possano minare l'efficienza della zattera stessa.  

Molti mi hanno scritto che sono saliti a bordo comprandosi attestati e senza fare nemmeno un'ora di preparazione. Consiglio loro di auto denunciarsi e denunciare chi permette simili pratiche. A bordo siete pericolosi a voi stessi e a chi vi sta intorno.

Doverosa precisazione su quest'ultimo punto, visto i numerosi commenti a riguardo che mi chiedono perché non ho denunciato se sapevo. Io non so nulla di questa cosa, sono interventi di anonimi che mi sembrano dettati dalla voglia di screditare la preparazione dell'equipaggio. Per quanto mi riguarda è una accusa senza fondamento. L'ho citata perché la gravità della stessa non può farmi fare altrimenti. Detto questo, mi auguro che chi di dovere esegua controlli approfonditi a riguardo.

Ho sentito dei passeggeri lamentarsi perché si sono ritrovati a bordo di una scialuppa pilotata da un filippino o da un cuoco. Al di là che un filippino, romeno, italiano, argentino, indiano ecc... hanno pari dignità di chiunque altro, chiariamo bene questo punto. Il cuoco o il filippino che portano la lancia hanno ricevuto una preparazione per far questo, hanno seguito corsi e conseguito un attestato che, se ricordo bene, dovrebbe chiamarsi MDAP. Non sono stati messi lì a caso. Se poi preferite un italiano impreparato ad un filippino competente... fatevi delle domande.

Alcuni hanno fatto notare che erano in vacanza e chiedevano se era logico che in vacanza si dovessero preoccupare e perdere tempo facendo esercitazioni. La riposta è sì!! Siete in vacanza ma su una nave. Se non volete perdere tempo in esercitazioni, andate in gita ad Assisi, Firenze, Genova... insomma, rimanete a terra.

Molti si sono lamentati del fatto che il comandante li ha presi in giro dicendo che era tutto a posto. E' normale, doveva mantenere la calma. Secondo voi, cosa sarebbe successo se avesse detto "stiamo affondando?". Avrebbe scatenato il panico più furioso e una folla impanicata su una nave può fare disastri.

Una giornalista ha dichiarato che i passeggeri sono stati mandati al ponte 4 per bilanciare la nave che si stava inclinando. Assurdità! Il ponte 4 è il ponte dell'evacuazione. Poi una nave di 115.000 tonnellate, come diavolo puoi bilanciarla con dei passeggeri? Devono essere degli elefanti!

Alcuni hanno dichiarato che "i camerieri sulle scale non facevano nulla e non ci parlavano, ci dicevano solo di andare al ponte 4 e non ci facevano andare negli altri ponti". Signori cari, quei camerieri che non hanno fatto nulla, vi hanno consentito di arrivare alla muster station. Non facendovi accedere ad altri ponti, non vi hanno fatto perdere per la nave salvandovi la vita. Poi probabilmente è vero, non vi hanno parlato in quel momento. Sono convinto che se li inviterete a cena, saranno più loquaci. In quel momento non erano pagati per fare gli intrattenitori.

Un giornalista ha detto che ai salvagenti non funzionavano le luci, dando per scontata la scarsa manutenzione. Ebbene, le luci si accendono solo a contatto con l'acqua, quindi normale che non fossero accese sul ponte. In più ad ogni crociera gli stessi salvagenti vengono portati a riparare, perché spesso qualche furbone si porta via il fischietto o la luce come souvenir. Se si prestasse più attenzione durante l' esercitazione alla partenza queste cose si saprebbero.

Non c'erano giubbotti per tutti. Falso ogni cabina e' provvista di giubbotti, mentre quelli che si trovano alle muster station sono in piu' come previsto dalla normativa internazionale ed è normale che non ci siano per tutti.

Altra cosa atroce sono state le dichiarazioni di una signora che ha dovuto rompere dei vetri per appropriarsi di un salvagente. Credo che la signora abbia sfondato la vetrina degli shops, perché i salvagenti al ponte quattro sono tutti in armadietti che MAI E POI MAI hanno dei vetri.

Qualcuno ha detto di essere rimasto chiuso cabina, perchè le porte si chiudono in automatico. Assurdo, le porte si aprono con un badge elettronico ma dall'interno si aprono con una maniglia tradizionale.

Un giornalista ha detto che quella che si vedeva spuntare era un ala di stabilita' in quanto la nave essendo molto alta ha problemi di stabilita' e quindi per questi problemi ci devono essere queste ali, rimarcando come queste navi e la loro costruzione sia al limite. Falso, queste si chiamano stabilizzatori e servono per diminuire il rollio della nave provocato dal mare preso in una certa posizione o mare lungo ed esse vengono estese per un maggior comfort dei passeggeri e delle attivita' di bordo, quando non ci sono problemi di rollio esse non sono estese. La stabilità della nave è tutta un altra cosa e una nave stabile si realizza di volta in volta tenendo conto di altri fattori 

Ci sarebbe altro da aggiungere, lo farò magari in altri post.
Ultima cosa che mi preme dire. Un crew va valutato come una squadra di calcio. Se quella squadra di calcio vince, ma il difensore centrale ha sbagliato tutto, bisogna dire che quella squadra ha giocato bene. E' ovvio che qualcuno dello staff non avrà dato il meglio di sé (era un momento di terrore anche per lui), ma il crew ha funzionato alla grande. In meno di due ore sono state sbarcate 4000 persone, con una intera fiancata di nave inutilizzabile.

Sabato ho passato la notte in bianco, mi sono addormentato all'alba. Quando mi sono svegliato ho subito acceso la tv. Si parlava di tragedia, di Titanic. Ho subito pensato a migliaia di morti. Invece, c'era il 99% delle persone in sicurezza. E' assurdo che sia possibile dare informazioni simili, come è preoccupante che pochissime persone abbiano compreso che il messaggio principale della notizia era l'opposto del contenuto della notizia stessa. Queste persone probabilmente credono agli asini volanti.

La verità è che questo naufragio, questo dramma del mare, alla fine è il più grande salvataggio della storia della marina. Non è una mia opinione, é un dato oggettivo. Lo dicono i numeri.

Ora solo rispetto e silenzio per chi non ce l'ha fatta e una preghiera per chi ancora manca all'appello.

Un ringraziamento a tutti gli amici Costa che mi hanno aiutato a scrivere il post.

Gradirei che questo post fosse spunto per fare domande, riflessioni e confronto. Da marittimo la mia impressione è che l'incompetenza attribuita al crew sia più altro mancanza di conoscenza. Invece di accusare per un comportamente che vi sembra assurdo, chiedete il perché di quel comportamento. Sono sicuro che alla maggior parte delle vostre domande ci sarà qualcuno a dare una riposta competente.

Un'ultima cortesia, non lasciate i messaggi come Anonimi, mettete un nome o uno pseudonimo, mi aiuta a rispondervi. Non è facile cercare di rispondere a 50 commenti anonimi. Grazie.

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sabato 14 gennaio 2012

Costa Concordia: il parere di un marittimo.

E' stata una notte strana. La maggior parte di voi ieri avrà sentito del Costa Concordia in avaria e dopo aver commentato la notizia se ne sarà andato a dormire. Per me, che su quella nave ho lavorato per anni, è stata una notizia sconvolgente e la nottata l'ho passata quasi in bianco pensando ad amici e colleghi imbarcati lì sopra.

Scrivo perché mi stanno infastidendo tutti i servizi in tv che parlano di un crew impreparato a gestire la situazione. Posso solo dire il crew appena salito a bordo segue corsi per la familiarizzazione con la nave e per ogni genere di emergenza. Durante il contratto vengono fatte numerose e svariate esercitazioni, spesso anche dopo turni massacranti di lavoro. Inoltre (cosa importantissima che avevo dimenticato), lo stesso crew prima di imbarcare segue corsi di soccorso. Corsi che se non superati precludono all'imbarco.

E' chiaro che in un'emergenza simile, qualcosa può andare storto, se non lo facesse probabilmente non sarebbe emergenza ma è abbastanza assurdo dare addosso ad un crew defininendolo incapace e impreparato. Faccio presente che in una situazione che definire critica, con una nave inclinata sul lato,  è un eufemismo, un equipaggio di 1000 persone ha messo in salvo più di 3000 passeggeri. E' vero, ci sono state anche 3 vittime ma, con tutto il rispetto per chi ha perso la vita, da quello che mi risulta è stato un infarto e alcuni che, presi dal panico, si sono buttati in acqua senza seguire le direttive del crew. Non credo che questo sia imputabile alla preparazione del crew stesso.

Per quanto riguarda il comandante, a nessuno viene da pensare che il suo "non è successo niente, state tranquilli", sia servito a mantenere la calma a bordo per permettere alla nave di avvicinarsi alla costa, invece che affondare completamente? Con tutta probabilità quella manovra, che molti giudicano stupida, ha contribuito a salvare centinaia di vite. Con parte delle scialuppe inutilizzabili avvicinarsi alla costa ha permesso di usufruire dell'aiuto di mezzi esterni che hanno potuto imbarcare passeggeri e portarli sulla terra ferma velocemente.

Altra cosa da dire, il boat drill di inizio crociera (obbligatorio per i passeggeri), spesso viene preso alla leggera dagli stessi, che si presentano senza salvagenti, in ritardo o molto più intenti a filmare con i cellulari, invece che ascoltare le informazioni. Il fatto stesso che in una situazione di emergenza simile, alcuni passeggeri pensano che sia meglio filmare con i cellulari invece che ascoltare le comunicazioni... la dice lunga...

Sentire dire in tv che "nessuno ci ha salvati" quando sei al sicuro su una banchina è quanto meno stupido, visto che non credo che lì ci sei arrivato volando.

Per quanto riguarda la dinamica dell'incidente e le tempistiche di comunicazione allarme non mi pronuncio. L'unica cosa che posso dire con certezza è che il crew meriterebbe più rispetto, perché mentre i passeggeri lasciavano la nave, molte persone del crew rimanevano a bordo cercando di salvare più persone possibile.

Qui trovate alcune informazioni chiare in risposta alle tante inesattezze sentite nelle dichiarazioni e/o riportate dai giornalisti.



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