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martedì 19 ottobre 2010

Due simbolici crisantemi per la Costituzione e la Democrazia.

Due veloci pensieri su due notizie di oggi. Due pensieri che simbolicamente sono due crisantemi sulle salme della Costituzione e della Democrazia. Sono così schifato che le parole mi marciscono sulla tastiera.
Oggi ho scoperto, con amaro stupore, che se copi ad un esame di Stato rischi di vederti annullare la prova e di essere denunciato. Se invece vinci le elezioni regionali, diciamo in Piemonte, con molti e vari dubbi a riguardo... è tutto ok. Nemmeno la briga di ricontare le schede. Intendiamoci, magari Cota, (un nome di pura fantasia) ha vinto veramente con qualche voto di scarto, però questa volontà di vietare qualsiasi chiarimento a riguardo mi fa pensare ad un truffatore che offende uno dei più importanti diritti e doveri del cittadino: il voto. Ad essere magnanimo giudicherei Cota come uno dei tanti finti invalidi che campano di mutua, pur essendo sanissimo, solo che lui campa con lo stipendio di presidente di regione pur non avendo vinto le elezioni. Finché non farà chiarezza su questo fatto, per me, quella carica se l'è presa come dono divino.

Il lodo Alfano potrebbe essere approvato anche con l'emendamento Vizzini, che prevede la retroattività. In questo caso, seppur schifato, sono anche contento. Almeno un po' di coerenza: una legge parzialmente di merda per parare il culo ad un merdone, con la retroattività sarebbe totalmente di merda. Per lo meno, i nostri figli, se mai ne avremo (perché se i peccati dei padri cadranno sui figli saranno cazzi amarissimi), non potranno avere dubbi sugli intenti dei delinquenti che l'hanno scritta.

Sono due sentenze che vanno/andranno rispettate? Alla fine la gente si stancherà di subire ingiustizie nel nome della legge? Mai come ora questa frase risulta adattissima:

Ribellarsi e ribellarsi ancora 
finchè gli agnelli diverranno leoni.


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3 commenti:

Mauro ha detto...

Non tutte le sentenze vanno rispettate. La Costituzione è chiara, quindi qualunque cosa dica il legislatore e quanhtunque si pieghi la Consulta... la Costituzione resta sovrana.

Per cui qualsiasi cittadino, qualsiasi giudice, qualsiasi PM, qualsiasi parlamentare... NON, e ribadisco NON, ha nessun dovere, nessun obbligo di applicare il lodo Alfano.

La Costituzione viene prima del Codice: nessun cittadino (neanche i giudici) è tenuto a rispettare leggi cha vadano contro la Costituzione. E la Costituzione è chiara.
Che al mammasantissima Berlusconi e al picciotto Alfano piaccia o no.

Saluti,

Mauro.

Valente il ragazzo diffidente ha detto...

Mi hai fatto notare un errore. La mia non era una affermazione ma una domanda.

E' assurdo che la Costituzione nata per regolare i rapporti tra cittadini e SOPRATTUTTO per limitare il potere, debba essere modificata proprio a discapito di questo principio superiore che va a vantaggio di tutti.

Vado subito a correggere.

Mauro ha detto...

:-)

Comunque, errori o non errori, la Costituzione su questo punto (l'uguaglianza di TUTTI di fronte alla legge - l'immunità parlamentare, giusta o ingiusta che sia, è altra cosa rispetto a ciò di cui stiamo parlando) non è stata ancora modificata.

Ergo, per ora, nessuno è tenuto a rispettare il lodo Alfano. Qualunque cosa dica o non dica la Consulta.

Saluti,

Mauro.