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domenica 10 ottobre 2010

L'Italia è una Repubblica fondata sulle televendite...

Ieri pomeriggio, con la mia dolce metà, ho comprato un decoder per il digitale terrestre. Abito in una zona un po' sfigata dove vedo solo rai1, rai3 e qualche canale inutile che il massimo lo raggiungono con le linee erotiche. Questa mattina, in quattroequattrotto, ho montato e sistemato per benino il tutto. Avvio la ricerca canali speranzoso di poter vedere Vaime su La7, RaiStoria e magari anche Mediaset. Al momento la tv posso godermela solo in sala con Sky. Ricerca completata, trovati quasi 50 canali!! Con grande entusiasmo scorro la lista: Rai1, Rai2, Rai3, Rai4, Rete4, Canale5, Italia1, tappeti, pentole, poker, numeri del lotto, una messa da chissà dove, alcuni canali hard e un documentario vecchissimo ma così vecchio che sostiene ancora che la terra è ferma.

Insomma, una delusione mostruosa. 50 canali trovati, di cui una 40ina completamente inutili. Mi chiedo come sia possibile svilire in questa maniera un mezzo così potenzialmente strepitoso come la tv. Un cazzo di canale che propone qualche bel film con la possibilità di scegliere la lingua originale e/o i sottotitoli? Mi andrebbe bene anche un palinsesto in loop con Gassman, Mastroianni, Sordi, Manfredi, Troisi, Villaggio. No, tappeti. VENTIQUATTRO cazzo di fottutissime ore di tappeti. Tappeti e numeri del lotto. Tappeti, numeri del lotto e gioielli e maghe sgrammaticate.
Mi chiedo (bis) che senso abbia aver legiferato che "non si può trasmettere più del 20% orario di spot commerciali" se tutti si fanno i comodi propri? Eh già, perché la legge viene aggirata in maniera molto semplice. Alla televendita viene dato un nome e di fatto diventa un programma. Solo in Italia è possibile che una televendita diventi un programma di intrattenimento. Non mi stupisce il fatto che una legge sia aggirata dai soliti furbi, bensì dal fatto che la legge stessa non sia in grado di adeguarsi alle contingenze.   
Poi mi pongo un'altra domanda. Se il tizio che mi vende l'attrezzino in plastica per fare le spirali con le carote, è in onda tutto il santo il giorno, evidentemente è il mercato che vuole così. Altrimenti al suo posto ci andrebbe un film, un documentario o qualsiasi altra dannatissima cosa.
Ora chiedo: quanti cazzo di idioti passano la loro cazzo di giornata a guardare il venditore di turno? Sei uno di loro? Sarei quasi disposto a pagare per la tua confessione.

Alla fine mi sa che, tutto questo, non è altro che l'ennesimo segno del decadimento culturale dei tempi.

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12 commenti:

Curly ha detto...

Dove abito io di canali sul digitale terrestre ne prendo in tutto una diecina... tra cui uno svizzero interessantissimo (del ticino), due austriaci nazionali e uno tedesco nazionale. Tranne le rai (che ancora non so definire) i canali italiani non li ho... e sinceramente credo di perdemi poco...

gattonero ha detto...

Dove hai scritto "confessione" intendevi "crocifissione"?
Io non sono in zona ufficialmente digitalizzata, però essendo prossimo a una regione che lo è, a un certo punto mi sono trovato con rai1 rai3 e un canale locale che è una chiavica.
Essendo per di più in zona d'ombra, ho dovuto prendere il digitale satellitare.
Forse ci saranno un miliardo di canali, ma una volta visto il primo tg che mi capita a tiro e qualche filmetto d'azione o commedia, può anche mancare la luce che piango per la roba nel freezer, non certo per la mancanza di tivvù.

Valente il ragazzo diffidente ha detto...

@ Gattonero: no, no, ho scritto confessione... poi magari il mio subconscio intendeva crocefissione.

Io, ad essere sincero, un po' piango quando guardo la tv. Piango perché, secondo me, ci sarebbero tante possibilità di utilizzo di questo mezzo. Dietro la tv ci sono parole da leggere e scrivere, idee da sviluppare, immagini, musiche e una lacrima mi cade quando vedo i mucchi di letame che passano a video.

Zio Scriba ha detto...

la tv sarà anche un mezzo potenzialmente strepitoso, ma lamentarsi del livello delle tv commerciali italiote (rai di merda e merdaset) è un po' come comprare novella 3000 e poi incazzarsi perché sopra non ci scrivono Vargas LLosa e Philip Roth. Io quel decoder non l'avrei preso neppure se mi avessero dato loro una bustarella per corrompermi... :D

gattonero ha detto...

@Zio: personalmente il tempo della tivvù lo passerei leggendo, dormendo o, da non molto, al pc (per leggere, o solo guardare, tutti i blog che mi interessano avrei bisogno di almeno 48 ore al giorno).
Ma alle tre papere che ho in casa, come faccio passare le serate?
La moglie, ogni tanto, so come occuparla, ma non dura più una serata intera come un tempo.
Le altre due non è che posso mandarle a fare shopping tutte le sere: a) perché, per fortuna, i negozi sono chiusi; b) per fortuna sono chiusi, altrimenti dovrei chiudere io, per fallimento.
Credo di avere fatto una bella conquista convincendole a non guardare nessunissimo di quei programmi che mi stanno là, né grandi fratelli, né isole, né amici-nemici, né per-factor (questa l'ho rubata a Perboni) né altri del genere.
E, modestia a parte, le ho convinte senza ricorrere alla violenza.
E ribadisco, non dirò mai: cara tivvù, mi manchi tu.

Colei che... ha detto...

Quando il mio ragazzo non c'e' la TV a casa e' regolarmente spenta... il (relativamente poco) tempo libero a casa lo passo su internet: perche' devo guardare passivamente l'accrocco quando posso scegliere quello che voglio vedere e i contenuti che voglio leggere? ;)
P.S. - Quando c'e' il mio ragazzo la TV e' accesa ogni tanto per giocare con la wii. :P

Vaniglia ha detto...

Ci sarà un perchè se io ho optato per appendere un cartello fuori dalla porta con disegnata sopra una Tv e scritto sotto: "Lei non può entrare".

http://www.vanigliablog.com/2010/07/21/non-ho-la-televisione/

Il grande marziano ha detto...

Anche a me viene da chiedermi chi diamine si compra in TV l'aggeggio che ti taglia i peli del naso.

Nella misura in cui, se ci sono tutte queste televendite, dovrebbe essere conveniente per chi le mette in onda, questo può significare solo due cose:

1) che c'è un esercito di gente che acquista effettivamente questi prodotti;

2) che in questi tipi di vendite ci sono altri tipi di convenienza "finanziaria", invisibili da questa parte del televisore.

So che potrei sbagliarmi, ma siccome sono un ottimista, propendo per la seconda.

paciuffo ha detto...

ogni tanto qualche film lo fanno pure... ma certi giorni, se hai culo, puoi trovare il vuoto assoluto... inteso come programmazione e palinsesti. per fortuna che ci sono i libri... almeno fino a quando non metteranno la pubblicità anche li!

Il rospo dalla bocca larga ha detto...

Ma cazzo Valè non ti sei innamorato nemmeno un po' di quel tappeto Iraniano Tabriz ultrafine 245x245 che SVENDEVANO a 8.000 euro l'altro ieri?????

Non dirmi che non lo hai visto nemmeno per un attimo al centro della tua sala da pranzo!

Non ci credo! :D

GIORGIA ha detto...

.. francamente io nel digitale ho una discreta gamma di canali, da rai storia alla bbc word passando per iris, dove mediaset trasmette, quasi sempre in chiaro, telefilm tra gli ultimi di successo - e abbastanza decenti - americani e non, e film recenti (questa sera ad esempio davano Seta, di François Girard con Michael Pitt, Keira Knightley, etc etc, trasposto dal libro di Baricco).. Anche se io francamente dopo cena mi dedico al relax, un po' di pc, lettura.. la tv francamente non la guardo mai, salvo appunto qualche volta proprio questi canali del digitale, e.. confesso confesso, salvo UN POSTO AL SOLE, soap opera che non so perché seguo da sempre.. (ognuno c'ha i difetti suoi :-) ). Ognuno è libero di fare ciò che vuole, intendiamoci, ma credo che registrare passivamente stando seduti sul divano immagini e suoni spesse volte senza capirne il significato (forse perché non ne hanno?) sia in fondo un modo per sprecare il tempo ..ono?

vicky ha detto...

Io lo confesso, sono dipendente dalle televendite. Non quelle patinate tipo mediashopping, intendiamoci.
Io provo un'attrazione morbosa per le televendite francamente brutte, quelle con le ciccione compresse nella guaina snellente, con i cuochi unticci che si eccitano per lo spicchiatore professionale, con le milf in sottana che passano languidamente l'aspirapolvere, ai limiti del porno soft.
Penso faccia parte della natura umana: il disgustoso ci seduce, vedi le folle che si raggruppano intorno alle vittime di incidenti stradali e protestano e rumoreggiano se non vedono neanche un po' di sangue, cazzo.
Io, ecco, sono ipnoticamente sedotta dalla bruttezza delle televendite e dai loro particolari più trash. Niente mi regala più emozioni di un doppiaggio pedestre, un conduttore sudato, un americano lobotomizzato che gongola davanti alle pentole per cottura al vapore, una ragazza che stira in 30 secondi la sua capigliatura afro con una spazzolina di plastica. Quelle dei tappeti, indirizzate a un pubblico più adulto e a una nicchia di mercato più elitaria, mi procurano un piacere più sottile, intellettuale, ma pur sempre irrinuciabile.
Le televendite sono lo specchio di un'epoca, è come toccare con mano la decadenza

Oh, l'ho detto. Se vuoi insultarmi, ne hai ben donde :)