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venerdì 19 novembre 2010

L'evoluzione ha due punti cardine: l'asino e l'uomo. Resta da capire quale dei due sia il punto di massimo sviluppo.

Oggi ho letto delle notizie che mi hanno sconvolto e fatto riflettere sul termine  "animale, bestia" nell'accezione di persona priva di umanità. Mi riferisco alla storia di un operaio belga che per dieci anni è stato umiliato, vessato, torturato sul posto di lavoro dai colleghi. Il malcapitato si è rivolto più volte ai dirigenti senza ottenere risposte. Ora è iniziato un processo che coinvolge 25 persone ma la vittima sono tre anni che non esce di casa e soffre di disturbi post-trauma da stress. La seconda notizia, invece, riguarda alcuni consiglieri (Pdl e Lega) che in viaggio di piacere all'Oktoberfest, visitano una chiesa con le birre in mano e con un linguaggio, che definire inadatto è un eufemismo. Queste due notizie, non saranno certo l'immagine precisa dell'umanità attuale, però, se la mela non cade mai lontano dall'albero, direi che ci sono tutti i sintomi di una malattia preoccupante.
In un mondo ideale i 25 imputati andrebbero trattati allo stesso modo della vittima. Che poi non capisco cosa ci sia da processare, visto che ci sono filmati che provano il tutto. Per quanto riguarda gli imbecilli che in campagna elettorale si ergono a paladini della cristianità per poi andare a bere birra e bestemmiare in chiesa, direi che la natura è già stata piuttosto bastarda. Come minimo, però, mi aspetto un'immediata espulsione dei consiglieri in questione.  
Un po' come è successo al povero asino Herman congedato con disonore dall'esercito tedesco. Notizia vera, leggete qui l'articolo sul Bild. Vi chiederete cosa abbia fatto l'asino Herman per meritarsi questo. Ha bestemmiato in chiesa? No. Ha vessato e torturato dei commilitoni? No, nulla di tutto questo. L'animale ultimamente si rifiutava di portare pesi e munizioni in territori pericolosi. Così, dopo essere stato congedato con disonore, è stato venduto ad un mercato per 100 dollari. 
E' necessario aggiungere altro? Il quadro mi sembra completo. Tra bestemmiatori e colleghi violenti, l'asino Herman, senza ombra di dubbio, da questa faccenda è quello che ne esce meglio. Anzi, direi che la presenza dell'asino, in questo contesto di bestialità, un po' stride.

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2 commenti:

Itsas ha detto...

d'accordissimo con te, il più intelligenete dei protagonisti delle tre notizie, è proprio l'asino che evidentemente ha raggiunto un grado evolutivo molto più alto di quegli pseudoumani che vessano i propri colleghi o che vanno in giro a farci fare delle figure di merda.

Sono solidale con l'operaio che ha subito quelle angherie. Spero che la giustizia belga sia migliore di quella italiana.

Einzige ha detto...

agghiacciante la notizia dal Belgio. mi fa pensare che questi decantati migliaia di anni di progresso e civiltà (perlomeno qui in Occidente) si siano rivelati solo un pesante tappeto sotto cui nascondere lo sporco, o semplicemente la nostra natura intrinsecamente barbara, che, soprattutto nei periodi di declino culturale (come questo), esce fuori e fa vittime come un elefante in una vetreria. mah...

(comunque, complimenti per il blog che hos coperto con imperdonabile ritardo :D)