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venerdì 27 novembre 2009

La battaglia dei tre regni: l'ultima fatica di John Woo

Ieri sera ho visto l'ultimo bellissimo film di John Woo. Doverosa una precisazione riguardo la durata del film. La versione distribuita in Asia consta di due parti, la prima uscita nel luglio del 2008 e la seconda nel gennaio 2009, per un totale di oltre quattro ore. Al di fuori dell'Asia, il film è uscito in una versione ridotta di circa due ore e mezza.

Il film è basato su un evento realmente accaduto e sul poema epico Le cronache dei Tre Regni di Luo Guanzhong (risalente al XIV sec.) ed è una bellissima pellicola epico-storica che sarà apprezzata specialmente da chi ama la storia orientale. Il film presenta comunque qualche pecca. Le scene delle battaglie, per esempio, sono un po' caotiche e confusionarie (forse perché le battaglie sono caotiche e confusionarie?) ma sono inezie rispetto ad un film ben scritto e ben diretto.

La trama narra i giorni finali della dominazione della dinastia Han. Il primo ministro Cao Cao convince (senza troppi sforzi) l'imperatore Han che l'unico modo per unificare l'intero paese è sottomettere il Regno di Wu e quello di Shu, a lui confinanti. Cao Cao è così a capo di una spedizione militare di proporzioni immani. Quella che sembra una guerra dal destino già segnato (a favore di Cao Cao, che una volta unificato l'impero, vorrebbe prendere il trono) porterà, invece, ad un finale imprevisto. I due regni in pericolo, guidati rispettivamente da Lie Bei e Sun Quan, si uniscono facendosi guidare da Zhuge Liang, grande militare e stratega, contro il comune nemico Cao Cao. Inizierà così la battaglia delle Scogliere Rosse, il cui esito influenzerà la storia della Cina a venire. I due schieramenti si scontreranno per terra e sulle acque dello Yangtze fino ad arrivare alla triste verità finale. Ovvero che dalle guerre nessuno esce vincitore. Durante la visione si potranno intuire l'arte della guerra, l'importanza delle scelte dei generali e, per finire, anche la stupidità della guerra stessa.

Il film è molto bello, le due ore e mezza scorrono veloci. Le ambientazioni sono bellissime e i personaggi molto ben delineati. Viene da chiedersi come sia la versione originale da più di quattro ore. La visione si svolge con un ottimo equilibrio tra dialoghi e scene d'azione che, in alcuni casi, strizzano l'occhio alla spettacolarità. In fondo John Woo è il regista di Mission Impossible ma bisogna anche osservare che i personaggi del film, nella storia cinese, sono una sorta di leggenda, delle semi divinità alle quali erano attribuiti dei poteri quasi magici.

Che dire ancora? Vale sicuramente i soldi del biglietto. Consigliatissimo!

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