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sabato 30 gennaio 2010

La Santa Libertà di Roberto Santoro...

Oggi un post atipico!! Volevo parlare di un musicista molto bravo che, tra le altre cose, è un mio caro amico. E posso dirlo con certezza perché è una persona alla quale vorrei dedicare molto più tempo, senza riuscirci. Ci frequentiamo molto poco, ma quando lo sento per telefono è come se l'avessi visto il giorno prima. Si chiama Roberto Santoro ed ultimamente sta promuovendo il suo ultimo album "Santa Libertà". Non mi riesce di dire che il disco è bello, per il semplice fatto che è oltre il confine del bello. Dovendo scomporre questo lavoro in fattori primi mi troverei fra le mani le seguenti cose: testi, musiche e arrangiamenti, voce.

Tutti questi tre elementi compongono un risultato straordinario. I testi sono molto profondi, la chiarezza di scrittura li rende immediati ma mai banali e, pur conservando una grande ricerca concettuale, non risultano cervellotici. La musica è un manifesto del retroterreno di Roberto: è possibile percepire le influenze di tutti i maestri ascoltati nel tempo; influenze rielaborate in maniera personalissima e originale. In ultimo, oltre a ottimi testi e ottima musica, c'è anche la presenza di una voce notevole, molto particolare, quasi camaleontica. Ad un ascolto completo si può percepire il fruscio di seta e raso, il sapore scintillante del metallo ma anche la ruvidezza di waitsiana giovinezza. Non mi lancio in una disamina più approfondita perché sarebbe inutile. L'amore va fatto, la poesia letta e la musica ascoltata. Tutte le parole che potrebbero girarci intorno diventano superflue.


Questo post lo scrivo dopo aver sentito Roberto unplugged su Radio Hinterland dove ha eseguito dal vivo Santa Libertà e Hai trovato casa in Mexico. La cosa divertente è che il giorno prima gli avevo chiesto di dire "lupino" in diretta. Sapevo che non mi avrebbe deluso ma è riuscito ad inserire la parola in un contesto di grande ricercatezza, tanto da lasciare a bocca aperta i conduttori. Peccato che non  ho un mp3 per dimostrarlo!!!

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1 commento:

Mauro ha detto...

Non mi quadra solo una cosa... come fa uno a essere molto bravo e al tempo stesso tuo caro amico? :-DDD

Battute (anzi battutacce) a parte... il nome di Roberto Santoro lo avevo già senito altrove, non sei il primo a citarmelo.
Dovrò proprio cercarmi il CD...

Saluti,

Mauro.