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venerdì 9 luglio 2010

Il terribile rumore del silenzio...

Oggi non scriverò nulla, se non queste brevi righe. E' la mia adesione allo "sciopero del silenzio" contro il ddl intercettazioni. Quasi tutti gli organi di informazione hanno aderito. Il Giornale no e il suo direttore, Vittorio Feltri, qui spiega il perché. Per fare una battuta, ed essere un po' ironici, tra lo sciopero del silenzio di oggi e le giornate precedenti, non mi sembra di avvertire tutta questa differenza.
Però, due righe in più vorrei spenderle. Ho letto la spiegazione di Feltri e, di seguito, anche i commenti dei lettori de Il Giornale. Mi sono stupito del clima goliardico, quasi da tifoseria calcistica. Chi legge Il Giornale sberleffa la Repubblica, L'Unita.  Per la precisione, questo atteggiamento si ritrova anche nei lettori dell'altra parte. Per quanto mi riguarda ritengo che la vera libertà di stampa, e la conseguente libertà di espressione e pensiero, stiano più negli occhi di chi legge che nella penna di chi scrive. Per come la vedo io, la vera libertà di informazione è proprio negli occhi di chi legge. E' come pensare di andare per mare. Quando sei in mezzo ad una immensa e sconfinata distesa d'acqua, non puoi avere un solo punto di riferimento, perché se ti venisse a mancare, o se per mille motivi lo confondessi con qualcosa d'altro, saresti finito. E' per questo che è necessario confrontare più voci. La libertà è un'azione attiva. La libertà non si subisce. Si subiscono le violenze, le umiliazioni, la prigionia.
E' per questo che, quando posso, mi informo leggendo più giornali, senza schifarmi di prendere in mano Il Giornale o la Repubblica. Perché la vera libertà di stampa sta nel mezzo, o meglio, nella loro unione. Quando gli organi di informazione, di correnti diverse si accoppiano, spesso generano spirito critico in chi legge. Quando Il Giornale mi dice che mi trovo in Italia e la Repubblica insiste a dire che sono in Francia, il mio spirito critico, sempre che non si sia rincoglionito, vedendo davanti a sé Buckingham Palace mi farà capire che mi stanno raccontando balle.

Tutto qui.

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8 commenti:

premio petrolio ha detto...

son d'accordo, nel confronto c'è la vera informazione! ma devo fare lo sforzo di arrivare fin in fondo? no… perché a un certo punto non posso fare a meno di cambiare (tv) o di voltar pagina (quotidiano)! ;)

Itsas ha detto...

in teoria concordo!

solo che a leggere certi giornali mi viene il voltastomaco... e poi già so cosa c'è scritto!

quindi faccio fatica a leggerli

lo stesso dicasi per la tv, se già so cosa dicono i vari minzolini e fede, che faccio? li ascolto lo stesso?

Scix ha detto...

concordo in pieno la liberta e la dittatura la permettiamo noi..io stessa cerco di seguire piu voci possibili..

Umberto ha detto...

La pluralità! Cosa sacrosanta! Solo che quando ti ritrovi a leggere quotidiani esageratamente populisti cerchi di allontanartene!
Per il resto condivido al pieno il tuo pensiero!

Curly ha detto...

Anche io cerco di leggere punti di vista diversi. Uno perchè credo che comunque forse riesci ad avere una visione più completa della verità e due perchè credo che tutti abbiano diritto alla propria opinione, nel limite del rispetto per il prossimo.
Mi piace questo post tanto.

Valente il ragazzo diffidente ha detto...

@ Petrolio: no, io in base al tempo e gli interesse scelgo un argomento (come avevo fatto con la privatizzazione dell'acqua) e l'approfondisco, leggendo più giornali. Spessissimo, anche se i giornalisti sono schierati, trovo nuovi punti di vista e interessanti pro e contro che aiutano a chiarirmi le idee, o a far nascere nuovi dubbi su problematiche che ignoravo. Leggere tutto è impossibile, a volte inutile.

@ Itsas: verissimo ma questa può essere un'arma affilatissima nelle nostre mani. Pensa a 30 milioni di persone che comprano i quotidiani A, B, C e D. Dopo un mese la metà si accorge che i quotidiani B e C, fanno letteralmente schifo e smettono di comprarli. Le cose sono due: B e C continuano ad essere giornali qualitativamente scarsi e non venderanno più, oppure B e C si danno una mossa cercando di migliorare la qualità del loro lavoro. Al momento i giornali funzionano solo perché sono organi di informazione manovrati per foraggiare milioni di lettori ottusi. Paradossalmente invece di aguzzare la vista di chi legge, spengono i neuroni.

@ Umberto: hai ragione, in un discorso molto teorico fatto ad Itsas qui sopra, parlo di una sorta di selezione naturale della stampa.

@ Scix e Daisy: non posso che concordare.

Il rospo dalla bocca larga ha detto...

Comunque Vale sei un mezzo krumiro! Parti con la premessa che aderisci e poi invece non ti sei imbavagliato, ma hai parlato! :D

Dicci la verità, eri uno di quelli che a scuola diceva di aderire allo sciopero e poi mentre erano tutti distratti entravi di corsa in classe e ti facevi segnare come unico alunno presente, seppur in ritardo! :)

Scherzi a parte concordo con quello che hai detto, bisogna vedere le cose da ogni punto di vista, che ci piaccia o no.

Valente il ragazzo diffidente ha detto...

@ Rospo: in effetti hai ragione, volevo scrivere due righe e, come spesso succede, mi sono fatto prendere la mano.

Gli scioperi scolastici, me li sono fatti tutti a letto a dormire della grossa. Il mio spirito rivoluzionario era ben vivo già allora!!! :-D