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sabato 3 luglio 2010

In metropolitana: tra cozze gratinate e vongole slanciate.

Qualche giorno fa ho assistito ad una cosa che oggi mi ha fatto pensare. Milano. Metropolitana. Sto viaggiando verso il centro. Il centro di cosa poi? Dopo qualche fermata salgono quattro ragazzine, si siedono di fronte a me. Ragazzine normali come tante altre. Confesso che io sono uno spione che adora ascoltare i giovani parlare. Ascoltare gli adolescenti di adesso mi fa capire la loro "velocità" rispetto al me stesso, alla mia generazione. Quando avevo quattordici anni, io pensavo a guardare Hazzard, T. J. Hooker, a giocare a calcio con gli amici all'oratorio. Adesso le nuove generazioni, alla stessa età, parlano del ragazzo figo in classe, se già non hanno da raccontare esperienze sessuali.

Una di queste, la più ciarliera del gruppo, era vestita in maniera molto "fescion" ma, anche, molto troppo oltre le sue possibilità. Un microminigonna in jeans, sopra dei leggins, con un top bianco con paiette colorate e un sandalo molto... sandalo. Tutto questo su un fisico di 1.60 m per, credo, più di 80 kg di simpatia, con tutte le conseguenze (rotolini cicciolosi) del caso in bella vista. Si stava vantando con le amiche dei sandali di Manolo(?), del top di Dolce e Gabbana, della gonna di Richmond. Praticamente indossava il doppio dello stipendio medio di un operaio. Le amiche, sullo stesso trend, la elogiavano. Oooh, cometistabeneiltop. Come seifigaconisandalidiManolo (?). Come tislancialaminigonna. 

Ora va bene tutto ma... Ammetto che la ragazzina, per quanto sembrasse un cetaceo in metropolitana, aveva un viso piacevole, con degli occhi molto belli ma, il suo abbigliamento, era completamente fuori luogo per il suo fisico. Le donne sono sicuro che hanno capito quello che ho scritto; per gli uomini ricorro ad un paragone calcistico. Alleni una squadra di brevilinei velocissimi e con una tecnica fenomenale. Devi affrontare dei caproni di 1.90, fortissimi fisicamente ma piuttosto lenti. Di certo non la metti sulla forza, giusto? Chiederai ai tuoi di giocare veloce negli spazi, palla a terra.

La ragazzina in questione, invece, l'ha messa sul fisico e le sue amiche, incosciamente la elogiavano. Era chiaro però che apprezzavano il capo in sé, non certo le doti dell'indossatrice. Il gruppeto chiaccherone e ridanciano, per un po', con al centro il cetaceo griffato, ha rallegrato la carrozza della metro. Poi, a Loreto, è salita una stangona con capelli mori, occhiali da sole scuri,  un fisico da paura che si è piazzata davanti al gruppetto che stava adolescendo. Il silenzio è caduto come una pietra addosso a Willy il coyote. La stangona era vestita come il cetaceo, forse meno griffata ma, senza dubbio, a lei la minigonna, i leggins e il top la slanciavano veramente. Forse perché non c'era niente che non fosse già slanciato di suo. Sulla ragazzina griffata si è materializzata una nuvola di silenzio e, forse, di pudore. Si era resa conto di essere scesa in campo, giocando con la strategia sbagliata. Si è incupita.

Io spero che l'esperienza le sia servita per conoscersi meglio, per capire che non ha bisogno di top firmati o scarpe di Manolo(?), per potere essere una persona. Tra l'altro il cetaceo griffato mi era pure simpatico, aveva la parlantina giusta, di quelle coinvolgenti senza risultare logorroica. Mi auguro che, tornata a casa, abbia ripensato profondamente a se stessa e al suo guardaroba fescion.

Al mondo ci sono le cozze e le vongole. E le cozze, se resistono alla tentazione di fare le vongole, sono in grado di esercitare un fascino irresistibile. Devono solo capire quale stategia o schema di gioco, meglio si adatta alle loro possibilità. In una pasta, cozze e vongole se la giocano in un match aperto a qualsiasi risultato. Le cozze gratinate, invece, hanno pochissime avversarie che possono impensierirle... men che meno le vongole. Ognuno ha la propria dignità, i propri punti di forza e il proprio fascino. Perciò ragazzine care, se siete un po' cozze, non snaturatevi, non fate le vongole. Non lo sarete mai. Guardatevi allo specchio e pensate a questa cosa: se posso essere una meravigliosa cozza gratinata perché devo atteggiarmi a insipida vongola?

Ma poi... chi cazzo è questo Manolo??!!

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10 commenti:

LTfgg ha detto...

Sante santissime parole!
Io ho 23 anni, perciò i miei teen non sono poi così lontani. Però cacchio se si sente il salto generazionale. Ormai si cambia da un anno all'altro. La società è troppo veloce. E le ragazzine per starle dietro fanno degli errori madornali a mio parere. Credo che tutti nella nostra adolescenza abbiamo fatto delle cavolate, ma oggi esagerano su tutto (anche sui racconti).

Per la cronaca, Manolo, è uno stilista di scarpe di "lusso": averne un paio significa davvero spendere l'intero stipendio di un operaio. O le sue erano finte, o ha dei genitori scemi! Anche perché fidati che se le ha comprate realmente, l'ha fatto solo perché ha visto "sex and the city", altrimenti per lei Manolo poteva essere un insegnante brasiliano di salsa e merengue :P

Curly ha detto...

Ho capito ho capito (da donna) e ho capito anche la metafora per gli ometti!. Le mie domande:
1. da dove prende i soldi (quindi visto che la risposta è implicita... ti dico che io tra i 12 e i 14 anni ero goffa e abbastanza rotonda, ma non grassa... mia mamma se mi volevo mettere addosso qualcosa solo perchè la vedevo indossata da Linda Evangelista o Monica Bellucci, mi guardava e mi diceva "non fa per te, non ancora" oltre che sicuramente trovare la versione standa della versione armani per intenderci. il mio primo paio di levis l'ho ricevuto al compleanno dopo avergli rotto le scatole per 5 anni... e quel paio di levis è durato a toppe e rammendi...)
2. hanno uno specchio? cioè non serve una mamma a dirti se fai schifo...
3. meno griffata? la stangona era meno griffata e questo SOTTOLINEA e COMPROVA quello che dico da anni a tanta gente: se sei figa puoi metterti un sacco di patate addosso e sarai sempre figa... se sei cesso puoi metterti anche il vestito di Megan Fox... e il risultato non cambia.
Questo post mi è piaciuto un sacco! Bello. Ma non credo impareranno... i ragazzini di oggi crescono diversamente da noi.

Mauro ha detto...

Manolo?

Io conosco Manolo el Bombo: http://www.karikami.com/34-109-large/manolo-el-del-bombo.jpg

:-)))

Bellissimo messaggio, comunuqe, che riporta a quanto disse più di un secolo fa Nietzsche: "Conosciamo il prezzo di tutto e il valore di nulla".

Saluti,

Mauro.

Anonimo ha detto...

io so solo che quando ho fatto il liceo le vongole non esistevano, le ragazze, da brave talebane, usavano portare i baffi, vestire in tuta, e tirarsela nonostante tutto. i giovani d'oggi son decisamente più fortunati, sesso a 12 anni, creme per i brufoli efficaci, e persino le cozze si impegnano a migliorarsi esteticamente (almeno ci provano)

viva le nuove generazioni

Scix ha detto...

a me lo vieni adire ma che cavolo ne so la roba piu griffata che ho è una banalissima scarpa geox che ho preso per l università..figurati...ma l'aporia cozza vongola grazie a dio l ho superata da un pezzo pur non avendo gravi problemi di stazza!!ma cmq non me ne frega un acca!!!pero è vero mia madre lavora nel campo dell abbigliamento e mi racconta di robe assure...di slim che non comprano tubini perche si vedono grasse e di armadi che comprano capi microscopici senza ritegno.-)ciau

Il rospo dalla bocca larga ha detto...

Manolo? Ma non era quello degli orologi sector?

"Manolo... A mani nude, su pareti impossibili! Sector... No Limits!"

Talmente no limits che si è messo a disegnare scarpe? Poraccio... Certo però che ha fatto i soldi a quanto pare... E di sicuro non rischia la vita.

Comunque tra un giorno da vongola e cento da cozza preferisco 25 da cannolicchio!

paciuffo ha detto...

secondo me certe "cozze" non lo capiranno mai...
mi è piaciuta molto la descrizione e lo stato d'animo del cetaceo che si configuarava man mano:)

premio petrolio ha detto...

mah… io avevo tante amiche vongole, ma vongole veraci, proprio! E non avevano bisogno di griffarsi per essere ammirate! Io? Una capasanta a cui la mamma cuciva i vestiti e le scarpe erano due paia, uno per l'inverno, uno per l'estate, quelle un po' più eleganti, messe poco, perché si preferiva uscire in jeans e maglietta… io personalmente non invidio loro né le esperienze precoci in fatto di sesso, né la possibilità di indossare Manolo (?????????), Armani e compagnia bella (???????)… son loro che non sanno cosa si perdono, ma è ovvio non avrebbero potuto sopravvivere nella nostra epoca. :/

Colei che... ha detto...

Piaciuto molto il post. Ocncordo e confermo: oggi ho visto l'ennesima cicciottella fascaita in modo da far uscire i rotolini fuori dalla minigonna che la strizzava. Le calze a rete davano il tocco "salame" che non puo' macnare se vuoi essere anche "sexy" oltre che trendy... :P Eppure se si fosse fermata un'attimo prima di vestirsi cosi', prendendo magari una gonna piu' lunga e una magliettina piu' larga, e magari valorizzando la notevole scollatura... insomma, avrebbe fatto la sua figura! :)

EffeEmme ha detto...

E' la moda che non rende giustizia.
O meglio l'esigenza di quasi tutte le adolescenti di portare capi alla moda, anche se non idonei al loro fisico.

Vanno di moda i leggins: da 0 a 120 kg tutte con i leggins e anche la mini.

Bel post, anch'io ho la tendenza di spiare e ascoltare quello che dicono le persone in metro, soprattutto le teens!

A 14 anni è difficile aver già sviluppato un gusto, un modo personale di approcciarsi alla vita e di conseguenza anche ad una cosa banale come la moda. Si va per imitazione, ma per me oggi è più omologazione e massificazione.

Non vorrei fare l'apocalittica della situazione, ma trovo che oggi tutte le teens si vestono in modo uguale, sia che quel tipo di abbigliamento doni sia che ci stia di cacca.

Io a 14 anni ero una sogliola, senza seno e senza sedere, magra inchiodata (bei tempi!) e e con i capelli spioventi. Facevo fatica a trovare dei jeans che mi stessero bene, perchè facevano solo pantaloni ultra scampanati e io sembravo uno spaventa passeri!

Cmq ho 27 anni e sogno ancora il mio primo paio di Manolo...e mi sa che sognerò ancora per molto!