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martedì 6 luglio 2010

Wolfman: se esiste il lupo, allora esiste anche Cappuccetto Rosso.

Qualche giorno fa sono andato a vedere Wolfman con Benicio Del Toro. No, non è che io e Benicio siamo andati a vedere il film insieme... vabbé dai, ci siamo capiti. Non è un capolavoro della cinematografia mondiale ma è guardabile, magari in una serata fra amici. La storia è quella del licantropo con l'immancabile parallela storia d'amore con il classico fine redentorio, fine nel senso di scopo, non finale del film. La sceneggiatura non offre nulla di innovativo o, almeno, originale ma ciò nonostante, è un film che si può guardare.

Il tema principale è sempre l'uomo e la bestia che nasconde o, meglio, la bestia e l'uomo che la nasconde. Sì perché in effetti non è del licantropo che bisogna avere paura. Il licantropo sappiamo benissimo che, in quanto tale, uccide. E' nella sua natura di lupo. Il licantropo non inganna, si sa benissimo da che parte sta e come si comporterà con l'avvento della luna piena. E' da stupidi credere il contrario. Il vero mostro, però, è l'uomo che sa di essere licantropo. Cosciente del suo mistero orribile e che non fa nulla per evitare l'orrore. E' l'uomo e le sue ipocrisie e ambiguità che bisogna temere. Perché lui, un nostro simile, lo accogliamo nella nostra casa, alla nostra tavola senza immaginare quello che nasconde. E quando quell'uomo è anche un nostro famigliare, magari il padre assassino di nostra madre, le persone normali buttano la paura e l'atrocità nell'inconscio, concentrando la mente cosciente su altro, su sostituiti meno orribili che scagionano la realtà.

In fondo, però, anche l'orrore ha i suoi lati positivi. Perché se basta una luna piena per trasformare l'uomo in feroce lupo, allora vale tutto. Se esistono il licantropo, il demonio, il male esistono anche le fate, il folletti, Peter Pan, il bene; magari in numero minore ma sapere che esistono è già motivo di conforto.

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6 commenti:

Il rospo dalla bocca larga ha detto...

So che c'entra poco, ma Benicio con la pubblicità del Magnum m'è calato un sacchissimo...

Cannibal Kid ha detto...

non mi attirava granché, ma se dici che è vedibile magari me lo recupererò...

Curly ha detto...

ehhh questi film non posso proprio vederli... pena l'insonnia fobica furente! ue... come no! certo che esiste Cappuccetto Rosso, ma dove vivi????
o_O

A. ha detto...

l'avevo visto al cinema e l'avevo trovato molto noioso, ma leggendo il tuo post quasi quasi lo rivaluto un pochino ;)
ah...è un remake di un film non ricordo se degli anni '30 o '40.

Valente il ragazzo diffidente ha detto...

@ Rospo: credo di essermelo perso.

@ Marco: se hai altri titoli in lista di attesa continua con i tuoi titoli. Se una sera hai a cena amici e vuoi vedere un film e poter fare due chiacchere... allora Wolfman è ok. Un po' di azione e effetti speciali con una storia decente. A me è piaciuto per le riflessioni su uomo-bestia che mi ha fatto fare.

@ daisy: se alludi alla paura... direi che non dovresti avere problemi. Non è un horror. Certo che se ti spaventi con questo film, immagino cosa possano farti le crudeltà di Gargamella contro i Puffi!!! :-D

@ Lumaca a 1000: grazie! però potrebbe diventare una colpa. Il merito del film è che fa riflettere sul tema uomo-bestia non si fa certo apprezzare per essere un must della cinematografia. Il film del 1941, dallo stesso titolo, all'avanguardia per gli effetti speciali è sicuramente meglio fatto di questo. Senza dubbio in quel caso parliamo di ottimo film, sia per lo spessore della trama e per il carattere del personaggio, in totale balia del suo destino come nella migliore tragedia greca.

Curly ha detto...

dici? mmmm