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martedì 19 maggio 2009

Berlusconi e le dieci domande: ricchi premi e cotillons!!

A scanso di equivoci lo dico subito: "Sì, lo ammetto sono invidioso di Berlusconi è ricco ha successo e quando dice balle non lo beccano mai!". Ora che l'ho ammesso non si può più ricorrere a questa accusa per eludere le domande. Mi ritrovo a scrivere un articolo nel mio piccolo spazio online sul nostro Silvietto. Devo confessare che mi girano le balle, vorticosamente, uh come girano le mie balle. Girano perché lo stipendio degli italiani è tra i più bassi d'europa e i miei amici Adamo, Fabio, Christian, Andrea e altri sono in cassa integrazione. Ovviamente, non pretendo che giornali, radio e tv si occupino di Adamo, Fabio, Christian e Andrea. Molto meglio intasare tubi catodici e onde radio, sprecare carta e foresta amazzonica per parlare del divorzio di Silvio e dei suoi rapporti con la nipotina, figlioletta, amichetta (fate voi) Noemi. In un mondo normale la fine del rapporto matrimoniale di due persone dovrebbe essere questione personale dei diretti interessati. Non è così, in questo caso. Non può essere così visto quello che è saltato fuori. Se un Premier politico che mi rappresenta per il mondo diviene oggetto di accuse di questo tipo ha il dovere di fare chiarezza. Dovere che deve prima di tutto a se stesso e poi alle persone che rappresenta. I più precisi mi diranno che lo ha fatto andando da a Porta a porta. Mmmmh, direi di no. A me, che sono l'ultimo degli scemi, quello è sembrato un comizio senza contraddittorio, nel quale, oltre a non dare risposte a domande importanti, il nostro beneamato ha pure accusato la sinistra di aver manipolato la moglie nel tentativo di screditare la persona del Premier. A parte che mi viene da ridere per tre motivi principali:
  1. la sinistra attuale non è capace di organizzare se stessa, figuriamoci se è in grado di architettare un piano di questa grandezza, manipolando giornali e televisioni, per screditare Berlusconi;
  2. ammettendo che la sinistra fosse in grado di fare quanto al punto 1... Berlusconi sarebbe sparito da un pezzo;
  3. per concludere, dicendo una cosa del genere dimostra di avere una stima pressochè pari allo zero nelle capacità intellettive della moglie.
Lasciando la fantapolitica ai romanzieri capaci, torniamo ai nostri miseri problemi. L'apparizione di Berlusconi a Porta a porta, secondo me, è stata la classica montagna che partorisce il topolino. Tanto rumore per nulla per citare il buon William. Un'apparizione inutile servita solo al Premier per ribadire che sono tutti invidiosi, che numeri alla mano la fiducia degli Italiani in lui è altissima, ecc... ecc... I dubbi rimangono. A me e a tantissimi altri ed è grave che un Premier permetta che simili dubbi restino senza essere chiariti. E la cosa ancora più grave è sapere che, per chiarire questi dubbi, basta rispondere alle domande fatte da Repubblica, alle quali Berlusconi si è rifiutato di rispondere:
  1. Signor presidente, come e quando ha conosciuto il padre di Noemi Letizia?
  2. Nel corso di questa amicizia, quante volte vi siete incontrari e dove?
  3. Come descriverebbe le ragioni della sua amicizia con Benedetto Letizia, il padre di Noemi?
  4. erché ha discusso delle candidature europee con Letizia, che non è neanche iscritto al Pdl?
  5. Quando ha avuto modo di conoscere Noemi Letizia?
  6. Quante volte ha avuto modo di incontrare Noemi Letizia e dove?
  7. Lei si occupa di Noemi e del suo futuro e sostiene economicamente la sua famiglia?
  8. E' vero che lei ha promesso a Noemi di favorire la sua carriera nello spettacolo e in politica?
  9. Veronica Lario ha detto che lei "frequenta minorenni". Ce ne sono altre che incontra o "alleva"?
  10. Sua moglie dice che lei "non sta bene" e che andrebbe aiutato. Quali sono le sue condizioni di salute?
Domande che considero lecite, anzi, doverose perchè Berlusconi é un uomo pubblico e, purtroppo per lui (ahime, anche per noi), deve rendere conto alle persone che vogliono sapere. Rifiutando una riposta a queste domande Berlusconi ha perso l'occasione di fugare ogni dubbio. Sarebbe ancora accettabile il fatto che si sia rinchiuso nel silenzio. Invece no, ha attaccato il giornale in questione dimenticando che la critica giornalistica è un aspetto fondamentale della libertà di stampa, della democrazia. Confondendo la linea editoriale con il volere del proprietario del giornale, cosa che dovrebbe fare pensare e non poco!! Attacco tanto grave da essere ripreso dal Times (mi rendo conto che la fonte è inattendibile in quanto in mano alla sinistra del punto 1) che accusa Berlusconi di intimidire il dissenso. Che poi sia la stampa estera a doversi indignare di questo fatto mi fa un po' specie. Dovrebbero essere i giornali italiani a difendere il proprio diritto di critica. Di altro non mi interessa parlare, per il momento, anche se ci sarebbe molto da dire. Spero solo che le 10 domande alla fine ottengano risposte soddisfacenti. Sarebbe anche utile una presa di posizione del Presidente della Repubblica che porti un minimo di chiarezza e senno in un panorama politico, per me, al completo sbando. Ottenute le 10 risposte i giornali, le tv e le radio potrebbero occuparsi di altro. Magari dei miei amici Adamo, Fabio, Christian, Andrea che devono pagare il mutuo da disoccupati o degli altri che hanno stipendi troppo bassi... perché l'ottimismo sarà anche il sale della vita ma da solo non basta.



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1 commento:

Anonimo ha detto...

Bell'intervento, sono completamente d'accordo. Chissà, forse si cerca di tagliare i fondi all'istruzione per fare in modo che i futuri elettori non abbiano le capacità di informarsi e di riflettere.