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mercoledì 13 maggio 2009

Il giorno prima

Troppo spesso si dimentica il giorno prima. Nessuno ricorda il giorno prima di essere felici. La felicità ti esplode in faccia come un'anguria kamikaze e, con un colpo di spugna, cancella dalla memoria il giorno prima di essere felici. Ed è un peccato! Eh, sì è proprio un peccato perchè dimenticare il giorno prima fa perdere moltissimo al giorno della felicità. E' fondamentale conservare la sensazione di vuoto, di mancanza. Dimenticare di solito vuol dire dover rivivere ciò che si è dimenticato. A volte, poi, si rivive comunque quel senso di vuoto ma, l'averlo ricordato ci aiuta ad affrontarlo meglio. Bisogna sforzarsi di ricordare i giorni prima. Il giorno prima di essere felici è un giorno importante, perché mancava una cosa che è fondamentale: la felicità. Io ho imparato a ricordarli i giorni prima, tutti. Per questo ora riesco a sentire tutti i sapori, tutti i suoni della felicità. Il giorno prima, in alcuni casi, è anche meglio del giorno stesso. Perchè siamo corde di violino, vele tese su rotte sconosciute e, per questo, straordinarie. Siamo corpi strabordanti di speranza, buoni propositi, sogni, paure. Siamo vivi. Dimenticare il giorno prima è sconveniente perchè toglie un po' di felicità alla felicità. Spesso il giorno prima della felicità, è un altro giorno di felicità. Troppo spesso però non ce ne accorgiamo. Ogni giorno, dunque, è felicità? Non lo so. Lo spero.

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1 commento:

ValeMoon ha detto...

Tutti i giorni possono essere "il giorno prima" di qualcosa, non possiamo saperlo.
Alcuni sono anche "attimi prima", un momento dopo cambia tutto, nel bene o nel male.
Io quelli importanti li ricordo tutti.
Tante volte vorrei rivivere quell'incoscienza.


(allora...sei felice?)