Ma anche mi allieta
Perché quando smetterai le lacrime
Assaporerai nuovamente e con più intensità
Il piacere del sorriso
Il tuo dolore è fonte di gioia
Perché i tuoi occhi color fiume
Possono solo donare fertilità
Persino ai più grandi deserti
Ma nonostante questo
Tu non dovresti piangere mai
Perché sei bellissima quando sorridi
Ed io sono un guitto
Sono acrobata ed equilibrista
Solo per far sorgere un sorriso
Sull'orizzonte delle tue labbra
E quel sorriso lo guardo salire in cielo
Prendendone tutto il calore
Studiandone la parabola
Che lo porta a tramontare
Sperimentando mille modi
Per farlo sorgere e sorgere ancora
Perché mai segreti ci divideranno
Se non ci priveremo di domande e risposte
E non aver paura di entrare in me
Di aprire i miei cassetti segreti
Forse non avrò risposte immediate
Ma le cercherò
Le cercheremo insieme
Non aspettare che io evada
Dalla mia torre di dolore
Forse la mia unica via di fuga
E' la tua curiosità
Ed ogni esperienza fatta
Non sarà una distanza fra noi
Ma la possibilità di vedere cose nuove
Con gli occhi dell'altro
Io sono stato solo per troppo tempo
Mi sono trascinato
In strade senza via d'uscita
Ho solcato mari agitati
E sono naufragato
In un arcipelago di solitudini
Ora so
Che tutte quelle avventure
Spesso sembrate senza senso
Erano invece un esplorare il mondo
Per poterlo raccontare a te
Dunque stammi vicina
Tradimento dolore e infelicità
Mi hanno già ferito
Adesso ne sono immune
E ti donerò
Se lo vorrai
Una goccia del mio sangue
Come antidoto al veleno
Non lasciarmi ora
Che ho capito di aver un porto
Al quale fare ritorno
Lascia che i tuoi occhi color di fiume
Guardino il mondo
Perché io attraverso loro
Vedrò ciò che tu vedi
Lascia che i tuoi occhi esondino in me
Lascia che io possa fluttuare in loro
Graffia la mia schiena
Solleticami con la levità delle tue dita
Abbracciami e metti le tue labbra dove sai
Oppure
Spaventami di modo che io
Possa nascondere il viso
Nel piccolo spazio
Tra la tua spalla e il collo
Feriscimi se lo riterrai opportuno
Io non ti chiederò giustificazioni
Sarò il tuo foglio bianco
Sul quale scrivere poesie
Sarò la tela che dipingerai
Sarò ciò che desideri
E non morirò mai
Fin che i tuoi occhi color di fiume
Sorrideranno guardando me.
(Nella foto: Il compleanno, Marc Chagall, 1915)
Perché quando smetterai le lacrime
Assaporerai nuovamente e con più intensità
Il piacere del sorriso
Il tuo dolore è fonte di gioia
Perché i tuoi occhi color fiume
Possono solo donare fertilità
Persino ai più grandi deserti
Ma nonostante questo
Tu non dovresti piangere mai
Perché sei bellissima quando sorridi
Ed io sono un guitto
Sono acrobata ed equilibrista
Solo per far sorgere un sorriso
Sull'orizzonte delle tue labbra
E quel sorriso lo guardo salire in cielo
Prendendone tutto il calore
Studiandone la parabola
Che lo porta a tramontare
Sperimentando mille modi
Per farlo sorgere e sorgere ancora
Perché mai segreti ci divideranno
Se non ci priveremo di domande e risposte
E non aver paura di entrare in me
Di aprire i miei cassetti segreti
Forse non avrò risposte immediate
Ma le cercherò
Le cercheremo insieme
Non aspettare che io evada
Dalla mia torre di dolore
Forse la mia unica via di fuga
E' la tua curiosità
Ed ogni esperienza fatta
Non sarà una distanza fra noi
Ma la possibilità di vedere cose nuove
Con gli occhi dell'altro
Io sono stato solo per troppo tempo
Mi sono trascinato
In strade senza via d'uscita
Ho solcato mari agitati
E sono naufragato
In un arcipelago di solitudini
Ora so
Che tutte quelle avventure
Spesso sembrate senza senso
Erano invece un esplorare il mondo
Per poterlo raccontare a te
Dunque stammi vicina
Tradimento dolore e infelicità
Mi hanno già ferito
Adesso ne sono immune
E ti donerò
Se lo vorrai
Una goccia del mio sangue
Come antidoto al veleno
Non lasciarmi ora
Che ho capito di aver un porto
Al quale fare ritorno
Lascia che i tuoi occhi color di fiume
Guardino il mondo
Perché io attraverso loro
Vedrò ciò che tu vedi
Lascia che i tuoi occhi esondino in me
Lascia che io possa fluttuare in loro
Graffia la mia schiena
Solleticami con la levità delle tue dita
Abbracciami e metti le tue labbra dove sai
Oppure
Spaventami di modo che io
Possa nascondere il viso
Nel piccolo spazio
Tra la tua spalla e il collo
Feriscimi se lo riterrai opportuno
Io non ti chiederò giustificazioni
Sarò il tuo foglio bianco
Sul quale scrivere poesie
Sarò la tela che dipingerai
Sarò ciò che desideri
E non morirò mai
Fin che i tuoi occhi color di fiume
Sorrideranno guardando me.
(Nella foto: Il compleanno, Marc Chagall, 1915)
1 commento:
che persona fortunata... wow.
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