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lunedì 8 giugno 2009

Anomalia del sistema

Se me lo chiedi posso anche morire
Ma un po’ di pazienza potresti concederla
A me anomalia di un sistema anomalo
Che comunque a tutti sembra perfetto
Preciso in ogni singolo meccanismo
Trovare l’imperfezione è peccato
Sarebbe come trovarsi inadatti al compito
Ed è veramente poca cosa ma vi illudete
Di controllare che fra un tic e un tac delle lancette
Il tempo intercorso sia davvero un secondo
Mai è successo che sbagliassimo il lasso
Mi dicono i controllori con parole spocchiose
Dai loro abiti color notte e i visi infarinati
E’ normale la mancanza d’errore il tempo non sbaglia
Deve fare solo questo scorrere e scorrere e scorrere
Cancellandoci come inutili figurine dalla ribalta
Stupide comparse di un dramma diventato farsa
Vi illudete di poter controllare chi piano piano
Vi conduce per suo talento naturale alla morte
Io anomalia di questo sistema idiota ho capito
Che tutto ciò che posso fare è guardare il cielo
Il mare le nuvole scorrere negli occhi ancora innocenti
Di chi con poco tempo alle spalle ignora lo scempio
Io sono il meccanismo impreciso pigro che rifiuta
L’inutilità di eseguire un compito che si compierebbe da sé
Ed ammesso e non concesso che sia nostro il merito
Perché continuare a spingere avanti la ruota del tempo?
La zingara che mi ha fatto l’oroscopo in riva al mare
Mi ha predetto un amore traditore e io non voglio
Che il fato si avveri se è vero che dipende da me
Smetto il mio compito di meccanismo piccolo piccolo
Però necessario all’esistenza del grande sistema
Siedo in un angolo lontano dal tramestio e dal rumore
E leggo poesie d’amore che mi ricordano ciò che manca
E più leggo e più mi sento incompleto e più prendo coscienza
Della profonda immensa insensatezza di quello che vi ostinate a fare
Non vedo decenza nell’aver fatto mille cose e una di più
Se fra queste non vi riesce di trovare nulla che si avvicini alla felicità
Basta rifiuto categoricamente di lavorare per questo sistema
Trovate qualcosa di alternativo alla mia fatica
Non girerò più la ruota del tempo per vostro ordine
Io so raccontare grandi bugie che poi proprio bugie non sono
Dal momento che le metti su un foglio e correggi la grammatica
Un occhio all’impaginazione carta bianca interlinea due
Diventano un racconto e tutti hanno bisogno di sentire una storia
È necessario studiare gli occhi e capire le preferenze del soggetto
Forse dovrai giocarti quella drammatica o la divertente
Ma una storia farà gola a chiunque tutti amano ascoltare
E così un racconto dopo l’altro sarete tutti con gli occhi spalancati
Ad ascoltare di personaggi mai esistiti e per questo affascinanti
E ogni meccanismo smetterà di girare e di eseguire il suo compito ingrato
E la fantasia del bugiardo contagerà gli ascoltatori e i loro pensieri
Inizieranno così loro stessi a trovare nuovi percorsi finali alternativi
Alle storie che sono piaciute ma non completamente
Uno dopo l’altro ascolteranno racconteranno e si consiglieranno
Dimenticandosi del sistema e del lavoro quotidiano
E dopo giorni mesi anni quando si volteranno a vedere il tempo
Si accorgeranno che questo è passato comunque loro malgrado
E finalmente potranno morire di una morte luminosa
Perché tutta l’esistenza non sarà andata sprecata
E’ per questo che mi sono sempre sentito ingabbiato
La mia immensa vitalità è stata costretta dalle maglie del destino
Troppo limitato per la mia esplosiva voglia di impazzire
E quando hanno visto che i miei occhi erano troppo vivi
Hanno deciso di eliminarmi perché il sistema non permette anomalie
Mi hanno inciso il petto e asportato il cuore gettandolo nell’oblio
E la morte mi ha ghermito ma non si sono accertati del decesso
Il mio polso spirituale non ha lasciato perdere il battito
Tutt’ora mi sfugge il perché di questo ma un motivo forse c’è
E così sono ritornato a chiedere vendetta a chi di me s’era vendicato
E ho assunto sembianze nuove dapprima docile e mansueto
Di modo che chiunque mi trovasse degno di fiducia questo il mio piano
Ed allora la macchia nera della mia esistenza precedente
Ha preso il sopravvento con lo scopo di distruggere il congegno
Che da sempre tutti comanda a consumarsi in impegni senza significato
Ma la violenza non ha mai donato al mio palato dolcezza
Ho preferito la via della conversione della produzione in nuovi beni
E così l’anomalia è passata di grado uniformando tutti a sé stessa
Il risultato lo ho ottenuto con relativamente poca fatica
Avrei potuto minacciare terrorizzare uccidere ma è bastata
Un po’ di fantasia e qualche buona storia da raccontare.

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