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mercoledì 10 giugno 2009

Sono arrivato UNO!!!


E' stata una bella serata quella di ieri sera. Una serata alla Cuore di Collodi. Ci siete cascati, eh? Ma quale Collodi, quello ha scritto Pinocchio. Edmondo De Amicis! Comunque, non tergiversiamo che, a furia di tergiversare, il coach si è trovato con la casa annacquata e, a quanto si mormora negli spogliatoi dei palazzetti dello sport brianzoli, lui le cose annacquate proprio non le digerisce. Dicevamo. Bella serata di sport, vabbè... bella serata di (at)tentato sport. Arrivo che i miei idoli hanno già giocato il primo match, vincendolo... moralmente. Non importa ci rifaremo, immediatamente, nel secondo. Il loro sogno lo hanno già coronato. Ne è passata di acqua nel Lambro da quando calcavano i campetti di periferia, degli oratori; da quando giocavano alla sagra della salamella o del gnocco fritto. Loro, grazie ai loro sacrifici, novelli Lucchetta, Giani e Bernardi, ora indossano la maglia Azzurra. Torniamo a noi. Squadra ben posizionata in campo, talmente ben messa che sembra brutto muoversi dalle posizioni prefissate. Quello che fa più movimento è Matteo, peccato che fosse in panchina. Preso dal raptus "della casalinga" decide di entrare in campo e darsi alle pulizie di primavera. L'arbitro lo chiama. Lui se ne fotte. L'arbitro lo richiama. Lui se ne rifotte. Finito di passare il mocio vileda e un filo di cera, abbandona la superficie di gioco. Soddisfatto guadagna la panchina al motto di "tutti insieme per un linoleum pulito!". La partita scorre serena. L'ultimo acquisto Franzisck Colamodionskji, il fortissimo ucraino di Saprich, è ancora in panchina per via dell'italico idioma ostico. Comunica con i compagni di squadra in latino. Il problema è che quando chiamano lo schema lui risponde: "Marcet sine adversario virtus". Mosca in cinque minuti di delirio, forse posseduto dallo spirito di Matey Kaziysky (ammetto che l'ho cercato con wikipedia), mura, schiaccia, difende, ci manca solo che pettina l'arbitro e ha fatto tutto. In cinque minuti di gloria, che non torneranno più, distrugge psicologicamente gli avversari. Valemoon in un solo set realizza quello mai fatto in tutta la carriera agonistica: 3 muri, 1 schiacciata e 3 salti (fatti per festeggiare i 2 muri e la schiacciata). Ci sono anche momenti di tensione per un palla che non si capisce se sulla linea o fuori, o forse entrambi o nessuno dei due. Boh! Finisce il secondo match. Anche questo vinto... moralmente. Mi informo se sono io che porto sfiga, considerato che quando li vado a vedere non vincono mai. No, io non centro nulla. Anzi, quando ci sono, vincono qualche set. Sono, quasi, un amuleto. Bella serata. Mi piace vedere giocare questi ragazzi. Ogni volta che li vedo calcare i campi di pallavolo mi commuovo e penso che in fondo, loro sono gli atleti perfetti che vanno in campo consci dei propri limiti ma disposti a tutto per superarli. Ovviamente, il mio sarcasmo è conseguenza del profondo rispetto che nutro nella loro passione e nella loro testardaggine. Testardaggine che li porta a dedicare tutto questo tempo ad un sport per i quali non sono portati. Però, ieri mi hanno smentito alla grande. Sono arrivati terzi. Hanno guadagnato il podio. Poco importa che fosse un triangolare...

Nella foto: I miei idoli festeggiano il 3 posto!!

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