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lunedì 13 luglio 2009

Ma tu ci vuoi... (Il primo incontro con i suoi)

Una sera si esce con gli amici che ti hanno invitato alla sagra della salamella e, come capita nei film, si rimane folgorati da una delle leggiadre donzelle presenti. La testa inizia a lavorare come non mai per cercare un modo per colpirla. Scarto subito l'ipotesi della gara di rutti a tavola (dove, tutto sommato, avrei potuto dire la mia) ma anche quella "del faccio il duro che beve 10 litri di birra e rimane lucido", perché normalmente perdo la sobrietà già quando sono vicino ad uno che beve un crodino. Non mi resta che buttarla sul dialogo, visto che non posso nemmeno far valere un fascino torbido alla "Johnny Depp". Ciò non toglie che sono un bel ragazzo e molte ragazze sostengono che ho i capelli brizzolati alla George Clooney; faccio la pipì in piedi come Patrick Dempsey e la cacca marrone come Brad Pitt. Io, però, di questi tre riassumo il peggio. Ma poco importa, al mondo c'è un'anima gemella per ognuno di noi e se siamo abbastanza sfortunati (non è un errore di prestidigitazione), la incontreremo.

Una volta incontrata, bisogna conquistarla. Ultimamente le leggende metropolitane narrano che vada molto l'uomo stronzo. Ho una mia teoria che, in quanto mia, tengo per me. Diciamo che anche le donne stronze non mancano. Una volta conquistata, non sono qui per darvi consigli su come farlo, perché ogni donna è un caso (disperato) a se, vi sentirete bene. Avrete le farfalline nello stomaco, vi sveglierete la mattina e aprendo le finestre sul vostro quartiere triste e grigio voi vi sentirete in Polinesia; tutto il mondo, nonostante, disoccupazione, fame, guerre e Cassano, vi sembrerà rosa, azzurro e verde pastello. Inizierete, se siete adolescenti, a scrivere cazzate in ogni dove, specialmente su facebook. Per poi pentirvene amaramente. Per concludere, quel minimo barlume di intelligenza, se mai l'avete avuto, si sarà sciolto come neve al sole.

Dopo la conquista inizierà la prima fase della storia. In questa prenderete appunti sulla prima volta che vi siete baciati, siete andati al cinema, avete guardato un dvd, avete fatto la fotografia abbracciati, avete raggiunto la ggggioia, avete fatto un week-end insieme, siete andati al mare, avete fatto il bagno, avete fatto la spesa, sul primo gelato che tu hai pagato a lei, poi che lei ha pagato a te, sul primo articolo che avete letto insieme, sul primo cruciverba finito. Insomma, prenderete appunti su tutto, finché un giorno con un po' di malinconia, scriverete "oggi per la prima volta non ho preso appunti su una cosa fatta insieme per la prima volta". Non preoccupatevi, non è nulla di grave. E' ritornato l'inverno che vi ha riportato un minimo barlume di intelligenza che (ricordate?) si era sciolto come neve al sole.

Qui inizia la fase due. Ci saranno sporadici tentativi di supervisione del futuro. Sintomo di questa fase la fatidica domanda "dove saremo fra un paio di anni?". Ma una dramma ben più grave incombe sulla fase due. I genitori!! Eh sì. Siamo in un momento nel quale è troppo presto per sposarsi, troppo tardi per lasciarsi ma in tempo per conoscere i genitori. Bisognerà andare a cena una sera. Questa è la cosa più impegnativa nella vita di un uomo. Normalmente, si cerca sempre di fare gli splendidi o, al contrario, i riservati. In entrambi i casi, immancabilmente, si passa per deficienti. La cosa migliore è cercare di essere noi stessi anche se, ad alcuni amici, sconsiglio vivamente di seguire questa linea di comportamento. Alla fine, nonostante tutti i vostri tentativi per evitare quell'incontro, quell'incontro arriverà. Perché come ben sapete "il destino prende sempre la strada che avete scelto per evitarlo".

La prima volta con i genitori. Per questa occasione ho solo due consigli spassionati. Uno: prima di questo incontro, mesi prima, guardate la trasmissione di Marzullo cercando di rispondere a quante più domande riuscite (più avanti capirete perché). Due: quando entrerete in casa, fate attenzione! Sappiamo bene che, tutti i week-end che i suoi erano al mare, vi siete chiusi in quell'appartamento a tr****re come ricci ma evitate di entrare in casa e muovervi come se la casa fosse vostra. Fatto questo siete a buon punto. Altra cosa importante da fare: preparatevi una serie di risposte prestampate per le domande di routine che vi saranno poste. Se siete studenti universitari preparatevi a due domande chiave:
  • quando ti laurei?
  • dopo cosa vorresti fare?
Concordo con voi che le risposte reali sono "laurearmi e perchè? poi mi tocca andare a lavorare... l'università è l'unico modo socialmente accettato per non fare un cazzo!" e "sbancare il superenalotto e farmi un harem tipo Hugh Hefner e morire d'infarto con una coniglietta che mi cavalca fino in Cina". Purtroppo in questo contesto, simili risposte (se si vuole evitare il ripetersi della defenestrazione di Praga) non valgono. Consiglio di rimanere sul vagamente ambizioso del tipo "mi mancano x esami, vorrei laurearmi l'anno prossimo ma, oltre all'impegno e alla tenacia, serve un po' di fortuna" e "mi piacerebbe poter lavorare alla ... (sparate sempre altissimo che ve frega!!) ma per iniziare va bene qualsiasi cosa. L'importante è essere indipendenti economicamente e la gavetta aiuta a fare esperienza". Se siete un calciatore famoso, queste domande saranno inutili. Il padre di lei, al 99%, le avrà consigliato di farsi ingravidare e voi, difficilmente, sareste in grado di leggere questo post.

Il vero problema, la figura più ostica è la mamma. Sappiatelo che con lei vi giocate tutto. Il padre per quanto difficile, è sempre prevedibile. C'è quello arcigno che lo conquistate dimostrando di non temerlo ma di rispettarlo; c'è quello simpaticone che appena parlerete di calcio sarà completamente vostro (ah, ovviamente se dice che Egidio Calloni è il più forte giocatore di sempre, dovete assecondarlo!!); ce ne sono varie tipologie ma, una volta individuata, diventa facile disinnescarli. Le mamme però sono pericolosissime perché imprevedibili. Quando pensi di aver capito dove vanno a parare, abilissime come Cristiano Ronaldo in un dribbling, te le ritrovi alle spalle, oppure, quando pensi "miii, finalmente ha finito le parole!" e tu spegni le sinapsi per 5 secondi, se ne esce con una domanda a bruciapelo "ma tu ci vuoi bene a mia figlia? che intenzioni hai? la sposi?". Le classiche domande alle quali non è possibile trovare la risposta, nemmeno dopo essersi sposati. Però voi, che avrete acquisito una certa elasticità mentale seguendo Marzullo in tv (ricordate più sopra?), riuscirete a trovare una risposta efficace ma senza senso e che, in quanto tale, non permette una contro-domanda.

Una volta superato questo ostacolo, tirate pure un sospiro di sollievo, il peggio deve ancora arrivare.

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